Beta Alp 4.0

Viaggio di 4 giorni in Toscana con tenda e sacco a pelo su una Beta Alp 4.0: avventura e libertà su due ruote

Dopo il test della moto appena lanciata sul mercato e il viaggio in off-road nei Balcani, per completare il long test della Beta Alp 4.0 e affermarne le effettive qualità di “moto tutto fare” mancava ancora uno step. Un viaggio con il passeggero!

Un’avventura autentica: un viaggio in moto attraverso la Toscana, senza una meta prefissata, senza decidere se quello che scorreva sotto le nostre ruote sarebbe stato asfalto o sterrato, in totale libertà visto che avevamo con noi tenda e sacco a pelo.

A condividere con me questa esperienza, Mitzi: la nostra corrispondente austriaca, amante del viaggiare, della cucina italiana e del buon vino. Nella mia Toscana giocavo in casa e ammaliarla con le nostre “squisitezze” sarebbe stato un gioco da ragazzi.

Equilibrare la moto con tutto il bagaglio e il nostro peso, che superava abbondantemente il peso complessivo della BETA ALP 4.0, era una cosa che mi preoccupava ma, alla fine, è bastato avvitare un po’ la ghiera del mono per calibrare il tutto.

Altra cosa che mi preoccupava non poco, era che avrei dovuto fare lo “zavorrino” con Mitzi alla guida. Non so perché ma, per coinvolgerla, mi era venuta questa brillante idea, aggiungendo anche che avremmo campeggiato in tenda e sacco a pelo in luoghi appartati.
È stato come servire una ciotola di mascarpone a un goloso!!!

Unica deroga è stata che se avessimo affrontato del fuoristrada, sarei passato io alla guida della Beta Alp 4.0.

Giorno 1: tra le colline del Chianti e le terme con la BETA ALP 4.0

Il viaggio inizia da Anghiari, paese medioevale in provincia di Arezzo e ci dirigiamo verso ovest in direzione delle colline del Chianti, una delle regioni più famose per i suoi vigneti e oliveti. La Beta Alp 4.0, con la sua agilità, ci permetterà di godere al meglio le strade secondarie e panoramiche, piene di curve dolci e viste mozzafiato.

Lungo il percorso attraversiamo vari borghi caratteristici di queste zone, ma Mitzi è attratta da queste immense colline ricoperte di vigneti. Lambiamo le Crete Senesi con i loro paesaggi lunari per poi addentrarci nella miriade di strade sterrate che costituiscono l’immenso patrimonio fuoristradistico che è il percorso de L’Eroica.

È quasi ora di pranzo quando ci fermiamo a Castelnuovo Berardenga, ma è solo per la “pausa cappuccino”, il bramato desiderio degli austriaci quando sono in Italia.

Ripartiamo e, pur non conoscendo la zona, Mitzi sembra guidare verso una direzione ben precisa. Passiamo di fronte alla fattoria di Vallepicciola e all’ingresso è esposto questo cartello: “Attività consigliate: fai una sosta in una cantina del Chianti per una degustazione di vini e goditi una breve escursione tra i vigneti.”
Ecco che in un attimo vedo sfumare il mio pranzo e rimpiango la schiacciata con la mortadella che non ho preso al bar. 

È appena iniziata la vendemmia e l’escursione in fattoria è veramente interessante.
Si passa alla degustazione che io declino per la mia innata riluttanza all’alcool. Per fortuna che c’è la possibilità di gustare dei taglieri con prodotti tipici. Mitzi, che per passione fa la “sommelier”, mi indica le differenti uve e i sapori contenuti nei vari calici.

La sosta enogastronomia mi permette di  passare al manubrio della BETA ALP 4.0. Il caffè lo prenderemo a Siena in piazza del campo dove fervono i preparativi per il palio.

Si sta rannuvolando ed è prevista qualche precipitazione, svanisce così l’idea di trascorrere la notte in tenda sul monte Amiata. Nessun problema, l’alternativa è pronta: Terme di Petriolo!

Arriviamo li che è quasi l’imbrunire. Giusto il tempo di fare un sopralluogo e rendersi conto che le piscine naturali sono super affollate. Più avanti però scorgiamo un sentiero che dalla boscaglia scende verso il fiume. Ci sono delle belle pozze di acqua calda e le ultime 4 persone presenti se ne stanno andando. C’è anche una terrazza naturale dove piazzare la tenda. Scarichiamo i nostri bagagli, con gli ultimi raggi di sole prepariamo il giaciglio e poi di corsa in acqua. Di tanto in tanto arriva qualcuno, fa capolino e se ne va.
Dopo due ore in ammollo siamo belli lessi. Un tramezzino e una bottiglietta d’acqua saranno la nostra cena, poi ci ritiriamo nella tenda. Sembra tutto surreale!

Da li a poco si sentono arrivare delle persone. Ridono, scherzano, accendono il fuoco e pure la musica. Poi ne arrivano altre e altre ancora e va avanti così almeno fino alle 3 di notte quando riesco finalmente ad addormentarmi. Alla faccia del luogo tranquillo!

Giorno 2: mare o montagna

Ci svegliamo con le prime luci dell’alba e, prima di rimontare in moto, ci immaginavamo ancora un bel bagnato caldo. Apro la tenda e quando faccio per uscire scorgo una amaca tra due piante poco sopra la testa, con uno addormentato come mamma l’ha fatto.
Il bosco si era popolato durante la notte. Erano state piantate almeno 5/6 tende e altrettante amache sparse qua e là e tutti erano candidamente nudi.
Con passo felpato per non svegliare nessuno (anzi con la paura di svegliare qualcuno!), mi accingo alle pozze e per la prima volta mi accorgo dei vari cartelli: “FKK zona riservata ai nudisti – Rifugio termale naturista”. Eravamo capitati proprio nel bel mezzo di un festino!

Risaliamo in sella e dopo una bella colazione nel primo bar aperto che incontriamo, proseguiamo in direzione monte Amiata. Uscendo da una strada secondaria per immettersi nella provinciale, Mitzi accosta e mi indica due segnali stradali: sinistra Amiata, destra Grosseto. Mare o montagna?
Il monte Amiata può attendere, oggi trascorreremo una giornata in spiaggia. Andremo a Principina a Mare a fare una sorpresa all’amica dakariana Silvia Giannetti.

È fuori dal negozio, ma non si aspettava di vederci arrivare in due, così carichi su una Beta ALP.

In effetti la moto con le borse, i bagagli e due persone sopra alte 1.80, sembra sparire. In realtà ha un’abitabilità incredibile, la sella comoda con la parte posteriore leggermente più imbottita che permette al passeggero una seduta rialzata e la possibilità di guardare la strada sopra il casco del conducente. Anche le pedane hanno una distanza ottimale, le ginocchia non si affaticano perché sono in posizione comoda.

Per scendere e montare con i bagagli invece è un po’ complesso. Noi avevamo adottato questo sistema: prima montava chi stava dietro e si “incastrava” tra le borse, dopodiché saliva il guidatore alzando lateralmente la gamba e passando il piede tra il ventre del passeggero e serbatoio, sfruttando il fatto che la moto è bassa.

Cena a base di pizza in compagnia di Silvia e poi a nanna con la tenda montata sulla spiaggia libera. Che tramonto incredibile, peccato per il vento che sferza sulla battigia.

Giorno 3: caro Monte Amiata ci vediamo il prossimo anno

Anche stamani dobbiamo alzarci presto, ripiegare la tenda e sistemare i bagagli prima che la spiaggia inizi ad affollarsi. 

Oggi puntiamo decisi verso il monte Amiata, ma il nostro itinerario prima ci porterà alla scoperta della Maremma, della Val d’Orcia e… del Brunello di Montalcino!

Eh sì, perché passi nelle zone del Brunello e non vuoi fare una degustazione? Detto fatto! Lungo uno degli sterminati sterrati che attraversano queste colline, passiamo difronte alla Fattoria “Ciacci Piccolomini d’Aragona”. Per Mitzi è un’attrazione irresistibile.
Due ore dopo, quando usciamo dalle cantine, il tempo è cambiato e la cima del monte Amiata è coperta. Uno dei vecchi proverbi toscani narra: Se il monte Amiata ha il cappello, a Moltalcino prepara l’ombrello!

Nell’attesa di vedere come volge il tempo, ci spostiamo a Bagni Vignoni, altra perla della Val d’Orcia, per pranzare.

Niente da fare, sta arrivando il temporale, l’Amiata non ci vuole ospitare. Torneremo il prossimo anno.

 Andiamo a recuperare la BETA ALP e ci dirigiamo verso la Valdichiana. Ci addentriamo in qualche sterrata fino a trovare un posto veramente panoramico dove trascorrere l’ultima notte in tenda. Tira tanto vento, le nuvole sono state spazzate via e ci gustiamo un altro bellissimo tramonto e un buon panino con la porchetta.

Giorno 4: si rientra, la vacanza a è finita

Finalmente stamani ce la prendiamo con calma e quando partiamo è quasi ora di pranzo. Dobbiamo rientrare perché Mitzi domani parte per tornare in Austria.

Questo è il momento perfetto per concludere il viaggio con un passaggio nei borghi che si trovano sulle colline, come Montepulciano, Cortona e Castiglion Fiorentino, famosi per le loro tradizioni artigianali e la bellezza paesaggistica. Le strade collinari, con le loro curve e i loro scorci mozzafiato, sono il finale soddisfacente per questo viaggio su due ruote.

Considerazioni sulla BETA ALP 4.0

Questa estate con la Beta ALP 4.0 ho vissuto esperienze memorabili. L’ho messa alla prova percorrendo oltre 2.000 km in fuoristrada, mi sono sobbarcato ore e ore di noiosa autostrada e lei, imperterrita, mi ha portato ovunque. Poi questa ennesima avventura in due con tenda e sacco a pelo, mi ha convinto ancor di più che oltre a essere una moto facile, robusta e parca nei consumi, è soprattutto la compagna ideale per qualsiasi occasione e, soprattutto, a un prezzo accessibile.

La novità del parafango alto (disponibile da fine settembre), la rende più snella e degna di nota anche per un pubblico più giovanile, perché è giusto non dimenticare che anche i neopatentati possono guidarla!

Testo e foto: Pietro Bartolomei

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