HAT acronimo di Hard Alpi Tour rende proprio l’idea dell’evento che è accumunato alla stregua degli eventi turistici adventuring nel panorama italiano ma che di fatto è una Marathon dove viene messo a dura prova il binomio uomo/macchina.
Partiamo dalle basi: cosa è la HAT?
La Hat è un evento, una festa e un’avventura che porta tanti motociclisti (quest’anno 600) a mettersi a dura prova su percorsi avventurosi di diversa difficoltà rispettando una tempistica e gestendo in autonomia le proprie forze e quella dei compagni di squadra. Ebbene si l’evento non può essere affrontato da solo ma con una squadra.
Da ricordare che la navigazione è esclusivamente a GPS con traccia (o waypoint in caso della classe Challenge).
Le categorie della HAT Sanremo Sestriere
Ben cinque le categorie tra cui i partecipanti potevano scegliere in questa edizione 2024:
-Discovery 490km
-Classic e Vintage 510km
-Extreme 870km
-Challenge 903km
Solo per le due più impegnative, l’unico pre-requisito era di aver partecipato almeno una volta all’evento in declinazione classic.
- Discovery partenza il sabato ore 09:00 e prevista sosta notturna con un percorso misto stradale e fuoristrada mai troppo impegnativo;
- Classic e Vintage partenza dopo la Discovery con sosta notturna da gestirsi in autonomia. Percorsi fuoristradistici a tratti impegnativi;
- Extreme, come suggerisce anche la parola, ad elevato chilometraggio e partenza nella notte di venerdì notte. Oltre 24 ore di guida e sosta notturna da gestire in autonomia;
- Challenge, non per tutti, una vera sfida da Pro. Alla lunghezza chilometrica e alle tante ore di guida si aggiunge un altro elemento di difficoltà legato alla navigazione. In alcuni tratti infatti la traccia gpx si interrompeva per lasciare spazio ad una navigazione a waypoint, in cui è il pilota a propria discrezione a scegliere la traccia per raggiungere il punto dato. L’importante è raggiungere i waypoint e poi rientrare in traccia.
Si comincia la HAT Sanremo Sestriere!
La nostra classe è la Classic, che detta così può sembrare facile, ma che invece facile non è. Specialmente quando l’attenzione spazia oltre che alla navigazione e alla guida, al tentativo di immortalare con mille mezzi a disposizione ogni particolare che balza all’occhio, per ricordare e raccontare un evento che è EPICO!
Partenza ore 10:30 da Sanremo dalla piazza ante il Casinò. Location perfetta per poi andare ad inerpicarsi per le montagne. Temperatura 28 gradi ma con un’umidità pazzesca e, vestiti di tutto punto con tanto di protezioni, è come fare sauna e bagno turco insieme.
Fortuna che i giorni prima ha piovuto, per cui appena si sale in quota la temperatura scende notevolmente.
La prima direzione da raggiungere è il ristoro a Pigna (IM), passando percorsi tortuosi ma fattibilissimi, panorami infiniti tra le montagne.
Pigna è una cittadina molto carina che mantiene l’aspetto medievale inalterato e location perfetta per rifocillarsi e ascoltare musica dal vivo.
Pietraie…
Dopo il pranzo al ristoro pensavamo di pascolare e invece affrontiamo un bel tratto “digestivo” sul Monte Pietravecchia, con sassi a perdita d’occhio ma divertenti. Qualcuno non si è astenuto dal precipitare in qualche cantone purtroppo.
A seguire Monte Grail, Monte Saccarello con passaggio nel tunnel, e a Mendatica il passo del San Bernardo con famosissimo tunnel.
Dopo un frugale ristoro a Montegrosso Pianlatte con panorama suggestivo, procediamo in direzione Pornassio e subito dopo il fascino delle pale eoliche ad Armo.
La fanga e le nebbie
Quando tutto sembrava facile e scorrevole e pensavamo di raggiungere Garessio in bellezza, ecco i tratti di sottobosco infangati, fattibili ma non banali se non fatti con lucidità e attenzione.
La vera difficoltà arriva in alta quota, verso Frabosa Sottana e Prato Nevoso, dove ci sono anche impianti sciistici. La visibilità era a due metri dalla moto, per cui molta attenzione e navigazione con occhi puntati sulla traccia (per fortuna avevamo quella per capire sommariamente la direzione). Le luci a led non aiutavano, anzi…ho invidiato chi aveva le luci gialle (che in precedenza denigravo).
Cena a Boves
Superate le difficoltà tutto sommato alle 22:00 avevamo le gambe sotto il tavolo. Verso le 23:00 abbiamo deciso di approfittare della location “ortomercato” per fare un sonnellino. Purtroppo a causa di persone che accendevano la moto all’interno della struttura, i chiacchiericci incessanti e il russare pesante, le ore dormite sono state poche. Per me solo una, ma bella pesante fortunatamente.
Quindi tirati insieme, come si suol dire, partenza 01:30.
Asfalto e montagne
Tanto bitume per superare Cuneo e raggiungere Busca. Da lì si riprendeva a salire e il freddo a farsi sentire bello pungente. Fortuna vuole che sono caloroso e vestito giusto. Il microclima all’interno del vestiario e il movimento in off-road mi teneva caldo e sul chi va là.
Ancora Nebbie pesanti, freddo, fango e stanchezza non hanno aiutato in questo tratto e all’avvicinarsi dell’alba il corpo comincia ad avere un tracollo fisico.
Qualche breve sosta ce la siamo presa (Io anche 30 min di russata presso il piazzale di una chiesetta me li sono concessi).
Arriviamo ad un piccolo break mattutino allo stupendo Agriturismo Abatti, presso Barghe (CN), che si erano fatte e 06:30.
Fino qui ero in compagnia di Alberto Capra, amico e inviato come media-press per MOV/moto.it, ma lui era visibilmente distrutto e non aveva chiuso occhio. Inoltre il mio passo era decisamente più sostenuto. Per me andare piano era distruttivamente stancante; quindi la decisione di separarsi. Lui per dormire, io per spalancare il gas!
Detto fatto mi sono scatenato un pochino, pompandomi di adrenalina!
La stanchezza si fa sentire alla HAT Sanremo Sestriere
Come l’adrenalina da, l’adrenalina toglie! Per un continuo dentro e fuori strada, attraversando lunghi pezzi di asfalto che mi sono parsi infiniti, mi sono stancato a dismisura.
Però i panorami mi tenevano vivo!
In quel di Angrona, Colle della Vaccera poi Colle Lazzara e direzione Pomaretto il tragitto è diventato più dolce.
Fenestrelle e Assietta
La parte peggiore arriva ora. Dopo la colazione a Pomaretto ha cominciato a diluviare, quindi andare in direzione Fenestrelle per inerpicarsi all’Assietta per me è stato un supplizio. Specialmente per non poter fare riprese e dronate come avrei voluto. Non vado così spesso in queste location magnifiche e ogni volta che ci provo piove e fa freddissimo.
Beh animo, qualche foto e dronata ai fortini sono riuscito a tirarle fuori e grazie all’immancabile 360 ho potuto riprendere qualche tratto in cresta.
Sestriere finalmente!!!
Al briefing avevano annunciato l’apertura dell’arrivo a Sestriere alle ore 12:00 e indovinate? Casualità vuole che sono arrivato proprio alle 12:00 in punto. Se fosse stata una prova di regolarità avrei spaccato il secondo!
Beh finalmente una sosta, i saluti a tutta la troupe, a Nicola Poggio, Corrado Capra e agli amici influencer, un panino frugale e ripartenza per tornare a casa.
Consiglio: Prendete un hotel o appartamento all’arrivo che vi possa consentire di recuperare e riposare. La cosa più pericolosa che esista è la privazione di sonno e la stanchezza insieme! Non fate come me che sono ripartito subito, arrivando a casa a notte fonda stanchissimo e dopo mille soste.
SEMPLICEMENTE FANTASTICO
La HAT Sanremo Sestriere un’esperienza che consiglio a tutti gli amanti di queste avventure. L’importante è essere preparati. Allenamento fisico, integratori, barrette, sacco a pelo e materassino, impermeabile, strati su strati per scaldarsi ecc., ecc., ecc.
Vi rimarrà nel cuore un ricordo indelebile e la facoltà di dire: “Io c’ero e l’ho finita!” Facendoti sentire un eroe, anche se alla fine solo tu saprai quello che hai affrontato veramente, e avrai una storia in più da raccontare a tutti.
Testo e Video: Kim Filippi
Foto: Massimo Di Trapani