Suzuki V-Strom 800 Bettini

SUZUKI V-STROM 800 BETTINI TEAM “AZZURROROSA”

Prendi una moto di serie e la trasformi per correre qualche prova del Motorally. Poi ci prendi gusto e inizi a pensare alle gare nel deserto. Così è nato il progetto della Suzuki V-Strom 800 by Bettini Team Azzurrorosa.

“THE AFRICAN DREAM”

È indiscutibile. Per gli amanti del Moto Rally e dei raid motociclistici, per chi ama l’avventura su due ruote e la guida in spazi aperti, l’Africa rappresenta la meta più agognata e sognata!

È il caso di Mirco Bettini, un Riminese DOC classe 1963 che di pietre, fango, e soprattutto sabbia, ne ha masticata davvero tanta e al raggiungimento dei suoi 60 anni,  ha deciso di farsi il “regalo dei regali” e prendere parte alla prossima Africa Eco Race 2025. Mirco è un grande appassionato del mondo rally, ma è anche un uomo di grande esperienza nel  settore, avendo partecipato ai più importanti eventi in ambito fuoristradistico, anche in Africa.

La partecipazione all’ AER invece è la sua prima esperienza e per fare questo ha dovuto mettere sul piatto un notevole impegno da ogni punto di vista: tecnico, fisico e anche economico.

Il progetto AER

Organizzare la partecipazione alla Africa Eco Race non è certo un gioco da ragazzi, tante sono le cose da mettere insieme, da raccordare, da organizzare, ma la cosa essenziale, senza la quale nulla avrebbe senso è ovviamente la moto! E per questo evento particolarmente impegnativo, Bettini ha scelto una moto tutt’altro che scontata ne tropo comune in ambito racing. La Suzuki V-Strom 800, messa a disposizione del suo partner Ugolini, concessionario di Rimini, che è stata oggetto di cure particolari per portarla ad un livello ottimale.

Il progetto parte circa tre anni fa, quando tutto nasce da un’idea di partecipare a qualche gara di moto rally in sella a questa moto, poi la soddisfazione cresce e crescono anche gli obiettivi… 

La Suzuki V-Strom 800 ci è stata messa a disposizione da Mirco al raggiungimento di uno sviluppo quasi ultimato, dove tutte le parti hanno iniziato a funzionare in “accordo” le une con le atre raggiungendo quell’equilibrio necessario per l’utilizzo estremo.

Le modifiche essenziali

C’è da dire che la moto non è stata oggetto di stravolgimenti, quanto più di ottimizzazioni. Il telaio ed il motore sono rimasti sostanzialmente invariati, perché già di ottima qualità progettuale, e ci si è concentrati più su tutte le parti funzionali all’uso. Primo su tutti il comparto sospensioni, che in realtà, è stato poi l’ultimo elemento ad essere messo appunto, perché si sa, lavorare sulle sospensioni non è mai scontato, e non essendo una “scienza esatta” quella del setting ideale, trovare la quadra è molto laborioso. Le mani sapienti del reparto sviluppo di Andreani ha messo a punto il comparto Ohlins dopo numerose prove e test. Oltre alle sospensioni il lavoro è stato incentrato alla ricerca dell’alleggerimento , della semplificazione ma anche della protezione delle parti più esposte . Settore questo affidato alle capacità di Mucci che ha messo appunto un grande para motore in alluminio a protezione del propulsore e delle parti esposte, concentrandosi poi anche sulla parte posteriore della moto ridisegnando il codino che sarà probabilmente oggetto di un ulteriore modifica volta all’aggiunta di due serbatoi ausiliari per aumentare l’autonomia della moto.

Si è lavorato poi sulla parte anteriore della così detta “torretta” sulla quale sono stati posizionati il road book e tutta la strumentazione necessaria,  e poi anche sull’ergonomia attraverso manubrio e pedane Sam Racing appositamente regolate sul pilota.  I partner 4K, WLP, Bar Tubless , ProtoType, hanno sviluppato e messo a disposizione prodotti ad hoc volti all’utilizzo di moto e componentistica nelle competizioni.

Il risultato

Tutti elementi che rendono la V-Strom anche molto più bella rispetto alla versione di serie, risultando più snella, più armoniosa e anche più aggressiva.

Ma la bellezza del mezzo si avverte quando ci si sale sopra! La mole non è indifferente e anche il peso non è propriamente basso (si parla di circa 220 kg). Nonostante questo una volta in movimento il tutto sembra scomparire dando la sensazione di guidare una moto nettamente più leggera. La V-Strom 800 di Bettini ha un equilibrio e un’agilità degni di un monocilindrico e tutto il “pacchetto” messo appunto lavora in perfetta armonia rendendo la guida agile, intuitiva, e soprattutto tanto divertente.

La prova

La versione che abbiamo avuto il piacere di provare monta l’anteriore da 21″ e il posteriore da 17″ come da libretto. Salvo poi utilizzare una 18″ in “modalità gara”. Sicuramente la 18″ rende tutto più adatto all’uso off road, ma nonostante questo la trazione su fondi sconnessi è molto buona e in ogni caso la tendenza alla derapata e allo spinning non mette in crisi, ma al contrario fa divertire molto perché l’anteriore complice la Ohlins, resta praticamente ancorata al terrendo mentre il posteriore “sbandiera” che è una bellezza, ma sempre con grande progressività e senza mai impuntare ne scalciare.

Ovviamente oltre alla forcella, un lavoro egregio lo svolge anche il mono sempre Ohlins, che copia tutto e mantiene ben sostenuto il posteriore, un equilibrio dietro al quale si sente che c’è tanto studio riposto nella messa a punto. Bella l’ergonomia, una triangolazione buona che permette di guidare bene in piedi sulle pedane e di far leva sul bel manubrio largo. Un po bassa la luce  a terra, e le pedane spesso tendono a urtare le pietre più alte, ma il problema sicuramente diminuisce con il montaggio della posteriore da 18″ che aumenta l’altezza da terra .

Gustoso il motore. Praticamente originale con la sola adozione del sistema di scarico della X-Racing, ha tanto tiro gia dai bassi regimi, si guida con facilità con le marce alte; le doti di coppia permettono di recuperare spunto in ogni situazione. Non mi aspettavo un così bel carattere da un bicilindrico in linea. Mi ha stupito. Come mi è piaciuta molto la frizione in termini di morbidezza e modularità.

Anche su terreni piu sconnessi, la moto da sicurezza, non si scompone e il gran tiro del motore che non ha mai indecisioni permette di guidare con fluidità e tanto divertimento.

L’Africa è vicina

In conclusione ritengo che tutto lo sforzo destinato alla realizzazione di questo mezzo, abbia prodotto ottimi risultati e sono anche convinto che Mirco e il team AzzurroRosa sapranno ben distinguersi nel corso della Africa Eco Race, che non mancheremo di seguire  e di raccontarvi!

Quindi in bocca al lupo per l’avventura e gran gas in sella a questa bellissima Suzuki V-Strom 800 “made in Rimini”!!

Tester: Edoardo Tommassini
Foto e video: B.K. Produzione

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