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Queen Trophy 2023

Al cospetto della Regina

Chiamatela fatalità, combinazione o coincidenza ma quest’anno il Queen Trophy ha avuto luogo esattamente per l’anniversario della scomparsa della Regina “Queen” Elisabetta II d’Inghilterra e, da tutti i partecipanti, è stata etichettata come l’edizione più memorabile a livello di percorsi.

Noi siamo affezionati a questo evento e i motivi sono molteplici: abbiamo contribuito alla nascita del Queen Trophy condividendo idee e suggerimenti con Cesare Pompei, il “deus ex machina” e organizzatore poliedrico nonché presidente del Motoclub Pepe Bevagna. Negli anni la comunità di questi “adventurieri” si evolve, si espande, si modella ma a settembre a Bevagna ci ritroviamo sempre uniti come una grande famiglia per godere di questi tre giorni di fuoristrada. 

Perché ogni giorno vengono proposti tre itinerari con difficoltà tecniche differenti e ognuno può scegliere quello più adatto alle proprie capacità, senza però mai scendere nel banale o nello scontato.

Perché, quando meno te lo aspetti, dietro a una curva puoi ammirare paesaggi da cartolina o piccoli borghi semi abitati che aprono l’immaginazione di come si può ancora vivere serenamente lontani  dall’urbanizzazione di massa.

Perché tutti si lamentano della levataccia alle 4 di mattina per vedere il sole sorgere dalla cima di qualche montagna, ma poi restano affascinati da un’alba mai vista prima!

E per finire perché, al Queen Trophy, si mangia bene e veniamo coccolati come dei veri piloti.

La nostra sfida è quella di partecipare ogni anno seguendo la traccia Expert alla guida di una moto differente, sia essa  adventure o scrambler, con cerchi da 19” o da 21”, con gomme tassellate o stradali, non ci lasciamo intimorire e perseguiamo l’obbiettivo dell’arrivo. 

Quest’anno mi è andata di lusso!!!

Ho avuto come compagna di viaggio una Ducati DesertX nuova fiammante ed equipaggiata con il kit accessori off-road che comprende piastra para motore, rete protezione radiatore acqua, protezione pompa acqua, paramotore in tubi d’acciaio, paramani rinforzati cui è stata aggiunta la sella rally, molto più comoda e pratica per l’utilizzo in fuoristrada.

Il ritrovo è in piazza a Bevagna (PG) per le operazioni preliminari, consegna delle tracce GPS già dal giovedì pomeriggio. Per questioni di sicurezza, tutti i concorrenti sono obbligati a scaricare sul telefono l’applicazione Whip Live che permette all’organizzazione di monitorare da remoto i partecipanti lungo il percorso e intervenire con tempestività e precisione in caso di bisogno.

Il venerdì mattina i ritardatari hanno una finestra di 2 ore per poter adempiere alle procedure sopra descritte e, alle 10.00 in punto, viene data la partenza, scaglionando i partecipanti a tre alla volta.

Giusto il tempo di prendere confidenza con la DesertX nei pochi chilometri di asfalto che ci separano dal primo fuoristrada e si inizia subito a far sul serio sulle veloci piste dei monti Martani. Dopo la pausa ristoro, il percorso si fa molto più sinuoso, a tratti impegnativo, ma Cesare ci aveva avvertiti che questa tre giorni non sarebbe stata una passeggiata. Se l’aperitivo è questo, prepariamoci per una bella scorpacciata di sassi!

Day 2: saturday calling

Nel tardo pomeriggio arriviamo a Piediluco, sopra le cascata delle Marmore e prima della cena prevista proprio sulle rive del lago, c’è ancora tempo per un gelato e una breve passeggiata lungo il camminatoio che si affaccia direttamente sullo specchio d’acqua per ammirare uno dei borghi più belli d’Italia.

Il giorno due prevede l’arrivo a l’Aquila, prima però dobbiamo scalare  il monte Terminillo per poi ridiscendere ai piani di Rascino. Giornata spettacolare sia dal punto di vista paesaggistico che dei percorsi. 250 km disegnati per soddisfare qualsiasi palato, con i tracciati Expert, Hard e Soft che si intrecciano l’un l’altro per scongiurare le parti più impegnative ai meno esperti, ma nello stesso tempo non scendere mai nel banale e regalare a tutti panorami da bocca aperta.

Raggiungiamo l’albergo abbastanza provati, eppure nel volto di tutti c’è stampato un sorriso di soddisfazione, giornata memorabile!

Continuano gli arrivi anche mentre siamo già a cena, per molti si farà tardi e la mattina dopo ci aspetta una “levataccia”, la sveglia infatti è fissata per le 4, dobbiamo raggiungere i piani di Pizzoli per vedere il sorgere del sole.

Sunday sunny sunday…

Una delle peculiarità del Queen Trophy, infatti, è proprio quella di ritrovarsi in cima a un monte a far colazione nel momento in cui inizia ad albeggiare. Per rendere l’atmosfera ancor più affascinante, l’organizzazione ci ha fatto trovare una abbondanza di leccornie dolci e salate in un mega picnic allestito da volontari locali in questo splendido pianoro incastonato tra colline verdi, cavalli e mucche allo stato brado. Colazione d’altri tempi!

Mentre per la salita sembrava di essere alla fiaccolata di capodanno a Madonna di Campiglio con una serie di luci che formavano un serpentone infinito, la discesa ci regalava la vallata coperta da una coltre di nebbia dove si ergevano qua e la tetti di manieri e torri medievali. A ogni curva, un nugolo di partecipanti fermi a immortalare questo spettacolo.

Ci aspettano ancora un paio di ore di guida  belle impegnative prima di arrivare a Norcia, il traguardo che decreterà la fine del Queen Trophy 2023, poi altri 80 km più scorrevoli ma sempre in fuoristrada per rientrare a Bevagna, quindi massima concentrazione!

Concentrazione che, però, è facile perdere difronte al piatto di lasagne con salsiccia e funghi che sono di contorno ai salumi “norcini” al banchetto finale presso il “Casale degli amici” poco fuori dal paese di Norcia.

In attesa che venga svelato il percorso per l’anno prossimo, la data ormai è fissata per il secondo week end di settembre, ma ricordatevi che ci sono solamente 150 posti disponibili. Anzi 149!

La Ducati DesertX

Ormai è risaputo che chi ha sviluppato la DesertX aveva ben chiaro che si sarebbe potuto farne utilizzo anche in fuoristrada, si capisce benissimo dalla posizione di guida, dalle sospensioni a lunga escursione, dai cerchi da 21” all’anteriore e 18” al posteriore, oltre che dall’ottimo bilanciamento dei pesi. La sella da rally migliora ulteriormente questo feeling, visto che è più stretta e filante e questo aiuta molto negli spostamenti. 

Con i due riding mode dedicati all’offroad “Enduro” e “Rally” è possibile interfacciarsi con il Display TFT per trovare il giusto appagamento nella guida. Con il riding mode su Enduro abbiamo a disposizione una potenza ridotta e alcuni parametri pre-impostati per l’utilizzo su facili sterrate o per chi ha poca esperienza, mentre con il riding mode Rally si dispone di piena potenza del motore e controlli elettronici con parametri pressoché azzerati. Setting consigliato per veri esperti! 

Nei tratti veloci, l’ammortizzatore di sterzo ha fatto egregiamente il suo lavoro evitando alla moto di “imbarcarsi” e di filar via liscia su pietre e buche.

Una delle migliori maxi-enduro da condurre in fuoristrada, unico neo la gommatura. Le Pirelli Scorpion Rally STR sono un ottimo compromesso tra strada e sterrati, ma come si suol dire, “quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare”, sul percorso Expert del Queen Trophy dove abbiamo trovato molti tratti con sasso smosso e ghiaia alta anche oltre 20 centimetri, avrei preferito una gommatura più aggressiva, perché con la DesertX era li che iniziava il gioco!

Testo: Pietro Bartolomei
Foto: Dario Lupini – Matteo Corradini

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