24MX

L’imponente 5° edizione – Irrinunciabile evento di fine estate con protagonista il fiume d’Italia

Ci sono molte, ma davvero molte cose che apprezzo di questo evento, che frequento ogni anno come appuntamento fisso del mio calendario enduristico. Le regole, poche ma giuste, dicono che per partecipare ti devi presentare con un ferro vecchio, epoca, pre 1992.

Ma veniamo ai dati salienti:

  •     ïCome: percorso offroad di circa 100km, famoso per il mitico e famigerato sabbione.
  •     ïDove: da Guastalla a Dosolo.
  •     ïQuando: week end del 3 e 4 Settembre.
  •     ïPerché: ci si diverte, ci si allena, si sta in compagnia, si mangia….(mi sembra una storia già scritta, no? Squadra che vince non si cambia!).

La più evidente delle cose che mi piacciono de L’Imponente è la varietà. A Guastalla, la mattina di domenica, trovi il più variopinto gruppo di enduristi che abbia mai visto. Si va dall’ultimo scappato di casa che vedo male solo a salire sulla pedana di partenza….a quello vestito di tutto punto, in stile/anno e magari anche brand della moto che condurrà nelle golene per tutto il giorno. Si va da veri paracarri accompagnati da un “cavallo” trascurato e malnutrito ad atleti della specialità con un “purosangue” tirato a lucido…forse pure troppo per rischiarlo sul percorso. La cosa divertente di una massa così eterogenea è invece lo spirito uniforme di andarsi  a divertire assieme, senza spocchia e con un cameratismo unico. In un attimo facciamo amicizia con Lumezzane, Vicenza, i Gileristi che non litigano con i Cagivisti…..insomma con tutti!

Si le Golene, avete letto bene. Dal dizionario: spazio piano, costituito dal letto di magra del fiume, delimitato dal suo argine. Guastalla, Dosolo, Viadana, etc….sono parte integrante del grande fiume. Il percorso è un tortuoso budello di circa 100km che si sviluppa sulle due rive del Po. Si passa senza soluzione di continuità dalla strada bianca che dà accesso alle coltivazioni, con fondo battuto e consistente, al single-track ricavato nella vegetazione fittissima del sottobosco, alle buche sempre ben sorvegliate dai ragazzi del MC Guastalla, al brecciolino sugli argini da cui godere dei panorami offerti dal fiume… Il percorso risulta molto vario, difficile il giusto da renderlo una piccola impresa senza mai fare impensierire trop…po…devo subito rettificare. Infatti la superparticolarità di questo evento è la sabbia! Per chi non lo sapesse, il più grande fiume d’Italia, ha delle spiagge da far tremare diverse località balneari blasonate. Spiaggie infinite, bianchissime ed impalpabili, dove sino agli anni 70 il turismo “da spiaggia” costituiva una delle principali attività della zona. Piccola parentesi, zona che non manca di certo di luoghi storici legati alle vicende di Matilde di Canossa, Gonzaga, ecc…. vi  basterà una rapida occhiata su internet e geolocalizzare la zona su maps per rendervene conto.

Troppo grande la tentazione per i ragazzi di Guastalla, bisogna sfruttare questo “angolo d’Africa” made in Italy. Il percorso prevede due varianti “speciali” opzionali, suggerite solo a moto e piloti adatti/preparati, con accesso alle spiagge sulla riva del Po, dove sfidare se stessi e le capacità dei mezzi meccanici. La sabbia, elemento con cui normalente si a poco a che fare, è una strana materia da calcare con delle ruote tassellate. Per “sopravvivere” vige una sola regola, peso indietro e gas a martello! Non c’è verso, qualsiasi altra condizione porta ad insabbiarsi con la ruota posteriore o con quella anteriore. La cosa è così spinta al limite, che anche le chiusure gas per i  cambi marcia….sono da front flip! 

PICCOnate sulla sabbia.

Quest’anno special Guest del giro domenicale, non che Maestro il sabato sul suo terreno di caccia preferito, Franco Picco. Uno sparuto gruppo di fortunati ha potuto allenarsi alla Dakar con il buon Franco. Ecco un’altra magia che l’imponente è stata in grado di proporre ad uno stretto numero di coraggiosi. Mettersi sul sabbione con una tale leggenda un po’  di pressione la mette di sicuro. 

Come avete potuto leggere dalle poche righe qui sopra, tanti sono gli elementi che rendono questa manifestazione qualcosa di speciale….. la diversità dei motociclisti, la varietà del percorso, l’unicità della sabbia, la capacità di avere un campione partecipante ed istruttore (buona consuetudine quest’ultima proposta ogni anno)….. 

E’ veramente eccezionale….ma la cosa che più mi piace l’ho tenuta per il gran finale.

La cosa inimitabile de L’Imponente sono le persone che lo rendono possibile. Raramente mi sono sentito così ben voluto, messo a mio agio, “coccolato” come quando arrivo a Guastalla. Il senso di comunità, aggregazione, di darsi da fare che si respira per queste strade è davvero un valore d’altri tempi. Il percorso perfettamente segnalato con frecce, bandelle in modo ineccepibile. Tutti i punti difficili presidiati da almeno due persone del motoclub, servizio di recupero mezzi in panne (nel limite del possibile ovviamente), tappa ristoro/colazione con succo e sbrisolona e poi il pranzo. Tortelli squisiti, affettati con il gnocco tirato con la “nonna papera” e fritto al momento, ciccioli, birra, lambrusco e pure caffè ed ammazza caffè. Mi sembra davvero eccezionale come è eccezionale il luogo in cui tutte queste leccornie ci vengo servite, a Dosolo, sull’argine del Po, al fresco all’ombra delle piante….credo le immagini parlino da sole (un grazie particolare all’associazione “Dosolo per il Po”). 140 brutti ceffi, impolverati e rumorosi, vestiti senza nessuna regalità e dai movimenti elefanteschi, vengono serviti come principi. Grazie Giuseppe Mandurino di aver ideato tutto ciò e grazie MC Guastalla di avere una squadrone con una pacchetto di mischia (in zona di Rugby ne sanno qualcosa) così forte. Grazie Claudio, Bianca, Luca, Presidente Germani, Vanni, l’instancabile speaker Carlo (che nessun db-killer potrà mai silenziare!), Maurizio e tutti quelli dello staff che non conosco direttamente e che si danno da fare per la riuscita, anzi riuscitissima de L’Imponente! Non è possibile non citare le amministrazioni comunali e i sindaci di Guastalla, Viadana e di Dosolo, che consentendo questo evento promuovono il territorio, il turismo, la popolarità di questi luoghi così caratteristici.

Lo scrivente, nonostante i 300 km di distanza che lo separano da questi luoghi, dopo aver partecipato alla prima edizione non ha esitato un instante ad iscriversi al MC Guastalla. Ancora grazie ragazzi!

Tenete d’occhio il Mc Guastalla per non perdervi la 6° edizione 2023 (i posti disponibili finisco in fretta), e per le altre iniziative come L’Iconica, versione on-road per moto vintage, fra percorsi tutto curve e luoghi storici.

Ps.

Per aggiungere quel pizzico di inadeguatezza che accresce l’impresa, abbiamo completato l’imponente in compagnia di Carlotta, a bordo di Gilera 175 del 1952….della serie: 500gr di coraggio, 500gr di voglia e 85gr di follia…..e l’evento è “cotto e mangiato”! Si….qualche grattacapo con la batteria da 6V….che ad un tratto ha preso l’iniziativa decidendo di sorpassare la moto….ma nulla che inventiva e fascette da elettricista non abbiano risolto con successo. Piccoli inconvenienti risolti in autonomia? Ancora più gusto di aver raggiunto l’arrivo! 

Testo: Alessandro Mattiello

Foto: Fausto Nicolini

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