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Couchsurfing: cos’è e perché non posso farne a meno

Finalmente scrivo un articolo su CS (lo abbrevieremo così), lo aspettavo da tempo, o almeno aspettavo di fare abbastanza esperienze per potervelo raccontare.
Dico subito che ho utilizzato CS solo durante i miei viaggi e non ho quindi mai ospitato ancora nessuno a casa mia, che peraltro al momento non ho!
CS per chi non lo sapesse è un social enorme, nato nel 2003 dall’idea di Casey Fenton e lanciato inizialmente come progetto no-profit per mettere in contatto persone disposte a scambiarsi “ospitalità”.

GIRARE IL MONDO GRAZIE AL COUCHSURFING
Come in Pakistan, ospite di Sahid, un avvocato molto… molto benestante! Ho trascorso qui una settimana tra cuochi privati, autisti e cene al golf club. Chi se lo sarebbe mai aspettato!
L’ospitalità delle persone a fine giornata mi fa sentire a casa anche a migliaia di chilometri di distanza, è sempre l’ospitalità che mi fa sentire un po’ meno straniero e mi fa avere ricordi eaneddoti sempre diversi per ogni paese che attraverso.
L’ospitalità è cultura, è religione, è usanza e costume; l’ospitalità è il sentirsi connessi e il conoscersi, è salvezza e riparo, spesso è l’indebolirsi della paura e dei preconcetti.
Ospitalità è una parola grande e piena di significati, un concetto molto soggettivo ma allo stesso tempo irrinunciabile in un qualsiasi mio viaggio.
Con CS potete sperimentare pienamente questo concetto sia come Ospite che come Padrone di casa, permettendovi di trovare persone disposte a darvi un letto, un divano o un semplice tappeto e cuscino durante i vostri viaggi o di aiutare un viandante a riposarsi presso di voi, scambiando qualche chiacchiera e qualcosa da mangiare.
Le uniche cose richieste sono un profilo ben fornito di informazioni, qualche foto e niente di più. Ora siete pronti a “Surfare”.

https://youtu.be/5uVC84ZMJwY

LA MIA ESPERIENZA
Negli 11 mesi di viaggio in solitaria in sella alla mia moto l’ho utilizzato tantissimo, iniziando in Turchia per poi non fermarmi più. Oggi, proprio mentre scrivo questo articolo, sono ospite di Nino, un ragazzo filippino che lavora e vive a Kuala Lumpur; siamo 10 viaggiatori in casa sua e ci sentiamo sempre più una piccola grande famiglia.
CS mi ha permesso di risparmiare moltissimi soldi, incontrare persone stupende, fare amicizie che ricorderò per sempre, imparare molto delle culture locali, vedere posti lontani dai turisti che solo i veri locali conoscono, provare cibi tipici, imparare a essere un ospite, a chiedere i miei spazi e a condividerli allo stesso tempo.
Ho avuto anche una sana dose di esperienze negative che comunque sono andate sempre a rinforzare la mia personalità e il piacere nell’utilizzo di questa piattaforma… Perché? Perché è ovvio che non può esserci qualcosa che va sempre “bene” soprattutto quando si tratta di entrare a casa di sconosciuti. Couchsurfing è una piattaforma dove è richiesta una buona dose di fiducia nelle persone e un forte senso di responsabilità, diciamo che a differenza di un in hotel è richiesto l’uso di una sana dose di buonsenso. Spesso, stanco sfinito dalla strada o troppo caparbio nel non dover spendere per costose sistemazioni, ho accettato con troppa leggerezza “l’ospitalità” di persone poco affini a me. Tutte queste esperienze si sono sempre tramutate poi in divertenti e indimenticabili aneddoti di viaggio.

COME FUNZIONA?
Il concetto di CS è molto semplice e si basa tutto sull’ospitalità e sulla voglia di fare conoscenze ed esperienze in giro per il mondo. Se utilizzato durante un viaggio, diventa anche un ottimo e salutare modo di risparmiare davvero tanti soldi.
Prima di tutto si apre un profilo, si aggiornano i nostri interessi, le cose che ci piacciono fare, la musica preferita e così via, poi si aggiungono alcune foto (fondamentali) e, se s’intende ospitare viaggiatori, è necessario dare anche alcune informazioni riguardanti la casa e la sistemazione.
Fatto ciò non resta altro che decidere chi ospitare o da chi essere ospite e di conseguenza ricercare padroni di casa o viaggiatori di passaggio da quella specifica località per diventare ospiti o ospitanti
Si può diventare ospiti sia scrivendo singolarmente alle persone (per un massimo di 10 a settimana)che ci appaiono nella ricerca (per località, città o paese) – scegliendo accuratamente quelle che più ci interessano – sia, cosa che consiglio, scrivendo un “viaggio pubblico” ovvero scrivendo in generale che ci troviamo in questa particolare città e cerchiamo un posto dove dormire. Sarannoquindi i padroni di casa a loro volta, scorrendo una sezione apposita del sito, a vedere il tuo “viaggio pubblico” e in base alle loro preferenze decidere se ospitarti o meno. In questo modo non c’è il limite di 10 “presentazioni” a settimana e si può raggiungere un pubblico più ampio rispetto allo scrivere alle singole persone a discapito, però, delle proprie preferenze.

HANGOUT
CS nasce come una vera e propria Travel App e, utilizzandola al meglio, si capisce velocemente il perché.
Sia che tu viaggi da solo o in coppia-gruppo, CS può fare al caso tuo entrando in contatto con viaggiatori da tutto il mondo.
Oltre a darti la possibilità di ospitare o essere ospitato, CS mette a disposizione anche gli “hangout” tra membri. Ogni giorno, attraverso il tuo profilo, puoi selezionare un diverso tipo di hangout, per esempio: “ho voglia di una birra e del cibo”, “ho voglia di camminare per la città per musei” ecc.Attivandolo, l’hangout diventerà visibile a tutti i membri e viaggiatori nella tua zona che potranno accettare di prendere una birra con te o andare insieme per musei e così via.
Con questa modalità ho salvato il mio Capodanno in Thailandia. Ero tornato da Londra da pochi giorni e avevo un jet lag davvero fortissimo e per di più il mio padrone di casa lavorava tutta la notte. Da solo, in casa, ho quindi attivato un hangout e in pochi minuti mi sono ritrovato tra cibo e birre insieme ad altri viaggiatori!

EVENTI
CS ti mette a disposizione anche gli “eventi” della tua località, ampliando moltissimo le possibilità e gli orizzonti offerti dalla App.
Gli eventi possono essere creati sia dai padroni di casa sia dai viaggiatori e sono visibili a tutti. Solo per citare alcuni esempi: “ Pool party con barbecue, vuoi venire?” – “Birra settimanale nel pub”- “Cena di presentazioni” – “Roadtrip to…”- “Giro per la città tra parchi e musei”, ecc. 

A voi non resta altro che scegliere quello che più interessa e aggiungervi ai partecipanti.

GRUPPI
Su CS potete anche trovare opportunità di lavoro! Se andate nella sezione Gruppi, troveretemoltissime attività disponibili nella vostra località o in altre sparse per il mondo. La ricerca “Gruppi” funziona per parole chiave quindi a voi basta cercare quello che vi interessa maggiormente, esempio: “Gruppo volontari”, “Gruppo datori di lavoro”, “Workaway” ecc. Funzionano come i gruppi Facebook, ognuno può postare un’offerta o una richiesta.
Adoro CS, non smetterò mai di utilizzarlo durante il mio viaggio attuale e in quelli futuri, è per me un’arma potentissima, una via (non scorciatoia) che mi permette di inserirmi spesso nel cuore e nella quotidianità delle persone e della cultura di cui fanno parte. É un’App che sembra semplice ma che nasconde dietro di sé alcuni dei valori e significati più importanti del concetto di “Viaggio” alla sua massima potenza, quelli del “condividere”, dell’immergersi nella cultura del paese che ti ospita, del vivere e vedere come un popolo trascorre la sua giornata e i suoi momenti, godendo delreciproco scambio di informazioni e conoscenze.

CS A PAGAMENTO?
La piattaforma funziona benissimo anche senza dover pagare niente, ma se si vuole avere la spunta verde bisogna o pagare 50 euro una tantum oppure essere membri attivi che abbiano sia ospitato che “surfato”. L’essere “verificato” permette anche di poter richiedere soggiorni senza il limite di 10 richieste settimanali. 

Ancora non ho il profilo verificato poiché non ho mai ospitato nessuno a casa.
Messaggio personale per la mamma: «se volessi ospitare qualcuno a casa nostra, fammelo sapere che così mi prendo la spunta verde!»

LA MIA ESPERIENZA PREFERITA
Ma parliamo un po’ di fatti e delle esperienze che ho avuto in questi 11 mesi di viaggio in solitaria con CS. Ho iniziato a usarlo in Turchia, paese di cui sapevo davvero poco e dalle dimensioni abbastanza importanti. Decisi di provare, non ero sicuro all’inizio di come si sarebbe svolta un’esperienza da surfer, di come mi sarei dovuto comportare e se il mio primo host mi avrebbe offerto un’idea positiva di questa modalità di pernottamento.
Premetto subito che quello che si trova su CS si può benissimo trovare anche al di fuori del social.Tante volte sono stato infatti ospitato da persone incontrate per la prima volta in strada che mi hanno guidato verso la loro casa.
CS è una “Via” come detto sopra, non deve essere una scorciatoia per rendere il tuo viaggio più “vero” o “immersivo” nella cultura locale, trasformando il tutto alla fine in un meccanismo volto solo all’aspettativa. Il buon vecchio romantico incontro sul ciglio della strada, in un bar o in situazioni varie, è sempre più vero e potente secondo me, ma è anche più raro.
Trascorsi due giorni con il mio primo host a Izmir, e contento della mia esperienza, ho deciso di ampliare il mio profilo CS, aggiungere foto e informazioni e cercare di utilizzarlo il più possibile nei mesi a venire.

IN IRAN
L’Iran è sicuramente il paese in cui CS non può essere dimenticato, va utilizzato a tutti i costi, anche se molto spesso non ne avrete il bisogno… gli incontri in Iran si fanno ancora in buona parte alla vecchia maniera romantica, sul ciglio della strada.
Tuttavia mi ricordo benissimo quando, ancora in Turchia, decisi di avviare un “viaggio pubblico”sul mio profilo dicendo che sarei approdato in Iran a brevissimo e mi sarei mosso da nord a sud attraversando tutte le principali città del paese. Il giorno dopo avevo il profilo intasato da più di 30 richieste di soggiorno da padroni di casa sparsi per tutto il paese.
Alcune richieste si presentavano come concorrenziali, nel senso che loro sanno bene che CS vieneutilizzato da molti in Iran e quindi per riuscire ad avere l’attenzione del turista scrivono messaggi del tipo “vieni da me perché ti offro un giro in quad, mia madre è la migliore cuoca del paese, ho un materasso (rarissimo in Iran, si dorme sui tappeti!) mentre altri no ecc…”.
In Iran CS è molto efficace, le persone sono affamate di cultura, vogliono conoscerti e vogliono farsi conoscere, vogliono condividere la loro cultura e spiegarla nei minimi dettagli, vogliono farti mangiare bene e portarti nei luoghi più belli.
Diventano addirittura euforici quando vedono che alcuni stranieri vincono le  paure instaurate dai mass media e decidono di venire nel loro paese. Sarà loro compito dimostrarti che tutto quello che sapevi prima riguardo all’Iran non poteva essere più travisato e loro saranno felicissimi di vederti, pian piano, cambiare idea.
L’esperienze più belle le ho avuto proprio in questo paese, e mai dimenticherò il mio amico Ahmaddi Zahedan, ultima città prima del confine pakistano. Mi ospitò per circa 2 settimane nella sua bellissima casa durante gli ultimi giorni del “Ramadan islamico”. Fu proprio in quella casa che affrontai il problema del visto pakistano scaduto (dovetti tornare a Teheran con un treno), fu con lui che conobbi le forti differenze tra Iran del nord e Iran del sud, il Belochistan, le storie sul Pakistan e sui Talebani, verità che nessuno mai ti racconta e che vissute lì emergono senza che tu nemmeno tene accorga.
Ahmad mi ospitò nel suo grande salotto ricoperto di bellissimi tappeti persiani senza alcun mobile o ornamento, solo una piccola TV sempre spenta su un tavolino di vetro.
Ogni giorno mi svegliavo alle 5-6 del mattino per fare colazione con lui prima che il sole sorgesse (legge del Ramadan), insieme andavamo ad assistere ad alcune feste e preghiere e ogni qualvolta mi servisse qualcosa si faceva in quattro per portarmela: mi comprò una Sim card pakistana, mi pagò il biglietto del treno per Teheran, ogni giorno sua moglie mi cucinava pranzi e cene degni di un re e la sua piccola bambina Ayeh si divertiva da pazzi a fare nascondino con me. Insieme andammo anche ad assistere alla preghiera dell’Eid al Fitr, l’ultimo giorno del Ramadan, anch’io vestito con il tipico Beluchi, così da non essere accerchiato da locali ogni 5 minuti interessatissimi a sapere da dove venivo e perché ero a Zahedan. 
Che ricordi! Passai completamente inosservato nella moschea, tanto che mi sentivo un vero locale, le persone mi salutavano in lingua Farsi-Pashtu ed io rispondevo con la stessa e nessuno si accorsedi me! Un’immersione davvero totale e indimenticabile.
Questa è stata sicuramente l’esperienza più bella mai avuta mediante CS. (Ahmad peraltro nonaveva CS, ma lo conobbi mediante un altro ragazzo che lo aveva, Alhi Arab, con cui ero incontatto).

Il mio articolo su CouchSurfing si conclude qui, spero di avervi invogliato a provarlo o, se ne fate già uso, di continuare a farlo!

Qui di seguito, come detto sopra, trovate il link al mio profilo, dove potete leggere alcune referenze delle persone che mi hanno ospitato e non dimenticatevi di mandarmi una richiesta di amicizia!

https://www.couchsurfing.com/people/cookintreavel

Testo e foto: Carlo Di Todaro – Taste the world

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