Amanda Pirani, classe 2000, è il nuovo volto femminile nel panorama del fuoristrada nazionale.
Una ragazza giovane e carina che in un primo momento sembra timida ma che invece nasconde grinta e carattere che poche altre hanno! La sua passione per il fuoristrada parte molto indietro nonostante la sua giovane età. Ad un anno e mezzo già era a bordo come passeggera della Honda XR 600 del padre nei dintorni di casa e da lì è nata la passione, un giusto imprinting per iniziare. Intorno al decimo anno di età comincia l’avventura, dapprima a bordo di una minimotard a noleggio, poi con la prima propria moto regalata dai genitori, una pit-bike 125 4t con la quale ha cominciato a girare nel cross.
La passione da subito era tanta ed il passo successivo verso una moto più seria e specialistica è stato breve.
A 12 anni arriva una minicross Kawasaki 85 a marce e poi a 14 anni si entra nel mondo “dei grandi” con una Honda CR 125. La passione era tanta ma non avendo ancora la patente dell’auto e con i molteplici impegni lavorativi dei genitori, la possibilità di allenarsi era molto limitata.
La migliore soluzione quindi è stata quella di passare all’enduro vista la possibilità di recarsi agli allenamenti direttamente in moto. Da buona pesarese la scelta non poteva che ricadere sulla TM 125 2 tempi che alla fine usava al posto del motorino per tutti gli spostamenti. Poi un giorno ha provato alcuni sentieri attorno a casa e da lì è nato l’amore per l’enduro! All’inizio qualche sentiero, poi ha cominciato a conoscere altri enduristi e spostarsi nei bellissimi territori dell’entroterra marchigiano dove si trova veramente di tutto, dalle strade bianche alle mulattiere più estreme.
Tanto fuoristrada e pista da cross con gli amici, poi all’inizio di quest’anno passa al 4t a bordo di una Husqvarna 250 con la quale si iscrive al trofeo monomarca.
L’avvicinamento al mondo del motorally avviene grazie a Filippo Ciotti, pilota di rally da anni ed anche paziente del padre di Amanda che è ortopedico. Un giro in mulattiera ed una semplice domanda: “ma perché non provi a fare Motorally?” Fanno partire una nuova avventura, quella di correre nella categoria femminile nel campionato dedito all’uso del Roadbook. Per imparare a navigare, subito si iscrive ad una manifestazione della “Lupi e Bisonti” nella vicina Montefeltro e noleggia una strumentazione della Twalcom.
A questo evento l’assistenza Twalcom era seguita da un altro forte pilota del panorama del Motorally, Niccolò Pietribiasi, che a bordo della sua Yamaha Tenere 700 del Team Valentini Moto, era apripista della manifestazione. Due chiacchiere assieme mentre si monta la strumentazione sulla moto e Niccolò capisce subito quali sono le intenzioni della giovane pilota che il giorno dopo completa tutta l’evento senza particolari problemi, sia di guida che di navigazione. Da lì, grazie alla disponibilità di Ghigo Valentini, manager del team Valentini che corre nell’italiano Motorally, Amanda entra a completare lo schieramento dei propri piloti affiancando lo stesso Ghigo e Niccolò, nuova pedina dedita a scalare la vetta della classe femminile.
Da subito diversi marchi del settore dimostrano interesse nei confronti della giovane pilota e la strumentazione da rally completa viene subito fornita dalla Sfango di Roberto Ciotti e Paolo Michelotti.
Poco il tempo a disposizione, un’uscita di allenamento navigato assieme a Niccolò che l’ha presa sotto la propria ala per impartire tutti i trucchi della navigazione, e si parte per la prima dell’Italiano a Bella.
Ma da qui facciamoci raccontare direttamente da lei com’è andata.
“Sono partita carica sia di voglia di fare che di…agitazione!! Era la mia prima avventura ufficiale nel mondo della navigazione, un mondo tutto nuovo che un po’ spaventa. Per fortuna Niccolò Pietribiasi e tutto il team Valentini mi sono stati vicini e mi hanno aiutato sotto tutti gli aspetti, sia tecnici che emotivi!
La gara era a Bella in Basilicata e come prima uscita nel motorally l’ho trovata molto impegnativa, sia per il tracciato che soprattutto per il caldo infernale. Ma ascoltando Niccolò, mi è stato detto che come gara è stata molto difficile, diciamo che ho scelto quella giusta per partire! Ho trovato però molto bella questa disciplina che è un giusto connubio tra tecnica di guida ed uso della testa per essere sempre attenti e sbagliare il meno possibile nella navigazione. La moto è andata benissimo, cosi come tutta la nuova strumentazione della Sfango che ho trovato ben leggibile nei continui passaggi dal sole al buio sottobosco.
E’ stato un evento di tre giorni molto bello, dove al sabato è arrivato anche il mio primo podio, terza di classe, mentre la domenica sono caduta in prova speciale e mi sono fatta male ad una spalla e sono stata costretta a ritirarmi. Nulla di grave alla fine per fortuna, solo una forte botta. Torno a casa molto contenta comunque perché questa disciplina mi piace molto e voglio impegnarmi il più che posso in futuro per riuscire ad arrivare sul gradino più alto del podio. Non sarà facile lo so, ma ho delle persone attorno che mi aiutano e mi insegnano molte cose utili per migliorarmi sia nella guida che nella navigazione. Voglio infatti ringraziare il Team Valentini Motò di Ghigo Valentini, Niccolò Pietribiasi, Pivesso e Sfango Roadbook per la disponibilità che mi hanno dato da subito e per il supporto che continuano a darmi costantemente per affrontare le prossime sfide del campionato italiano Motorally. Un grazie poi a tutte le persone che si complimentano con me e che mi fanno il tifo, una carica ulteriore per affrontare con il massimo impegno questo sport!
Testo e foto: Marco Fratini