24MX

KTM 790 Adventure R e Yamaha T7: Le stelle più infrangate di Milano

C’è poco o nulla da fare: il 790 e la t7 erano le novità più attese della fiera.
Gli stand delle rispettive case erano stracolmi, traboccanti di curiosità: tutti in fila davanti alle schede tecniche, tutti ad aspettare il proprio turno per provarne l’ergonomia , scoprirne il dettaglio o la finitura, ed è giusto così!
Nel nostro mondo si apre una nuova categoria, o meglio torna in voga la categoria delle moto agili che non temono il sasso o una domenica fangosa, ma che allo stesso tempo hanno prestazioni, ergonomia e protezione aerodinamica tali da permetterci un buon comfort in un viaggio autostradale.
Moto, insomma, in cui la destinazione d’uso ed i limiti sono dati più dalla tipologia di pneumatici montati che da restrizioni del progetto.
Partiamo proprio dalle ruote per l’analisi dei punti comuni: entrambe montano la coppia di cerchi 18 pollici dietro e 21 avanti e non sarebbe veramente potuto essere altrimenti; ciò significa che possiamo montare senza patemi d’animo tutta l’offerta di coperture dedicate al fuoristrada.
Entrambe montano un bicilindrico frontemarcia  tra i 700 e gli 800cc mutuato dalle cugine stradali.
I punti in comune per queste due nuove moto che vogliono riempire la nicchia delle piccole maxienduro agili e non strapotenti finiscono qui!
Analizziamole confrontandole nei dettagli:

SCHEDA TECNICA

MOTORE:
KTM 790 ADV-R
ARCHITETTURA: Bicilindrico parallelo doppio DOHC raffreddato a liquido 4 valvole per 6 marce
CILINDRATA: 799cc
POTENZA: 95 CV @ 8000rpm
COPPIA: 73,5 Nm @ 6500rpm

YAMAHA T7
ARCHITETTURA: Bicilindrico parallelo doppio DOHC raffreddato a liquido 4 valvole per cilindro 6 marce
CILINDRATA: 689cc
POTENZA: 75cv @ 9000rpm
COPPIA: 68Nm @ 6500rpm

CICLISTICA
KTM 790 ADV-R
TELAIO: traliccio in acciaio CrMo saldato con motore stressato per aumentarne la rigidezza
SOSPENSIONI: forcella WP da 48mm e mono posteriore WP PDS entrambe con 240mm di escursione e regolabili
LUCE A TERRA: 263mm
ALTEZZA SELLA: 880mm
FRENI: doppio disco da 320mm con pinze a 4 pistoncini radiali all’anteriore, disco singolo da 260 con pinza a doppio pistone al posteriore
PESO: 189kg in ordine di marcia ma senza benzina.

YAMAHA T7
TELAIO: traliccio in acciaio CrMo saldato a culla semi chiusa scomponibile.
SOSPENSIONI: forcella anteriore asteli rovesciati non regolabile corsa 210mm, al posteriore mono montato su leveraggio progressivo con 200mm di corsa.
LUCE A TERRA: —
ALTEZZA SELLA: 880mm
FRENI: doppio disco anteriore da 282mm con pinza assiale a due pistoncini, disco singolo al posteriore da 245mm
PESO: non dichiarato (si parla di circa 190kg)

IMPRESSIONI
KTM non delude mai e di recente difficilmente sbaglia una moto ma le linee di Kiska sono sempre molto tese ed a volte possono dividere la platea tra chi le ama e chi fa fatica a digerirle, le linee di Yamaha invece hanno messo d’accordo davvero tutti.

QUI DI SEGUITO LE FOTO DI PROFILO E FRONTALI ALTERNATE YAMAHA-KTM

Sono entrambe delle moto di “classe media” nel senso che non sono delle premium, KTM ha le sorelle maggiori e Yamaha ha il Tenerè; tuttavia alla vista bisogna dire che la componentistica dell’austriaca risulta di maggior pregio, ne sono un esempio le sospensioni o la stumentazione  (TFT su KTM), questo chiaramente si rifletterà su un prezzo che sarà verosimilmente maggiore per KTM.
Cifre ufficiali non sono state dichiarate ma si parla di circa 10 mila euro per Yamaha e 13 per KTM.
Salendo sulla moto, Yamaha regala una posizione di guida impeccabile, alzandosi in piedi risulta snella per la categoria è quasi anoressica tra le gambe ed ha una triangolazione sella pedane manubrio che ci fa sognare l’orizzonte del deserto al punto che sembra di guidare una enduro.
KTM dal canto suo ha una sella molto più larga, sicuramente comoda per i viaggi lunghi ma la moto risulta molto più ingombrante nella guida in piedi condizione di guida in cui si apprezzano invece le pedane molto larghe e comode, davvero ben riuscite a conferma che KTM nei dettagli è molto più rifinita.
Passando alla strumentazione quella di KTM è lo stato dell’arte attuale, display a colori ultra luminoso con una miriade di funzioni, Yamaha rimane più semplice senza fronzoli.
Sempre parlando di dettagli,  di Yamaha mi ha colpito il tappo del serbatoio e non in positivo; per carità un particolare di scarsa importanza ma che sulla t7 sembra davvero scomodo.

QUI DI SEGUITO LE FOTO dettagli  ALTERNATE di YAMAHA-KTM dello stesso particolare es quadro ktm e quadro yama

Il serbatoio è un altra grossa differenza tra le due, non tanto nella capacità, che comunque differisce del 20% (16 si Y contro 20lt di K), ma per la posizione.
Quello di Yamaha molto bello è posizionato interamente sopra il motore, mentre KTM ha preferito uno sviluppo laterale molto basso come sulle sue moto dakariane con lo scopo di mantenere il baricentro basso anche con il pieno di carburante.
Un ultimo discorso deve essere fatto per le sospensioni. Oltre alla possibilità di avere sospensioni regolabili su KTM, la differenza anche maggiore è nella corsa di 200mm contro i 240mm della moto austriaca.
Chi pratica fuoristrada sa bene quanto siano importanti delle sospensioni lunghe e di qualità, probabilmente i 40mm in meno di Yamaha derivano dalla necessità di mantenere la sella ad un’altezza ammissibile combattendo con il motore della MT07 che ha uno sviluppo molto verticale e non è a carter secco; la cosa si risolverebbe con una versione più specialistica e ci regalerà i mm mancanti, ma di questa ipotesi non se ne è parlato allo stand dei tre diapason.

Insomma, per chiudere possiamo dire che due moto dello stesso segmento con motorizzazioni e destinazioni d’uso pressoché identiche non potrebbero essere più diverse.
Dell’austriaca ci è piaciuta la cura del dettaglio ed una scheda tecnica da cui traspare con una propensione al fuoristrada davvero marcata, la giapponese spicca invece per le linee davvero belle ed un ergonomia strepitosa, dote  quest’ultima che o la si ha o non la si ha, nessun componente aftermarket potrà regalarla.
Le moto comunque non sono solo numeri, occorre provarle sul campo, finché rimangono sul cavalletto anche i dati sono buoni solo per le chiacchiere da bar. Noi alla luce di queste differenze che bilanciano la sfida non vediamo l’ora di infangarle entrambe, ma qui continuano le differenze: KTM sarà nei concessionari ad inizio anno, Yamaha solo dopo l’estate e solo in Europa, gli USA dovranno aspettare il 2020.

Testo e foto a cura di: Dario Lupini

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