B&B La Mulattiera, un weekend di navigazione all’insegna del divertimento

Ci siamo recati nei pressi di Scarlino, nella bellissima Toscana del sud ospiti del B&B La Mulattiera, una cascina ristrutturata e curata dall’amico Massimiliano Cocchetti, grande appassionato di motorally ed organizzatore di numerose gare del campionato italiano di categoria.

Instancabile come sempre, Massimiliano ha organizzato questo evento dedicato espressamente alla navigazione, ottimo sia per chi si avvicina per la prima volta ma anche per chi è già disinvolto nella guida tra le note e cerca un’opportunità per allenarsi prima delle imminenti gare del 2020.

Arrivati al venerdì sera, ci viene messo a disposizione un mini appartamento dallo stile rustico, come ben si addice alle caratteristiche del luogo. Un bel letto soffice (che si dimostrerà molto utile e comodo per riposare le fatiche del sabato), un piccolo cucinotto ed una bella doccia calda.

Dopo una buona cena a base di prodotti tipici assieme ad altri partecipanti in un vicino agriturismo, si va tutti a dormire per partire al sabato ben riposati.

Alla mattina sveglia alle 7:00, un’ottima e copiosa colazione e via a prepararsi. Massimiliano ci consegna i road book di giornata sia in forma cartacea che in forma digitale per chi è dotato del navigatore elettronico CoMaster.

Mi cambio presto e svicolo via subito! Ci sono altre 20 e passa persone e voglio riuscire a navigare per primo, senza nessun segno a terra che possa influenzare le mie scelte.

Salgo a bordo della mia Yamaha Tenerè 700 con il pieno di benzina, 16 litri più che sufficienti per coprire i circa 180km del giro, quindi decido di fare tutta una tirata tenendo magari un ritmo abbastanza alto in previsione delle prossime gare, ma sempre ricordandomi che siamo su strade aperte al traffico, per cui cercando di non rischiare nulla dove si può incontrare qualcuno.

La prima parte del giro è ottima per scaldarsi, sottobosco mediamente navigato e scorrevole, nessuno sbaglio ed ottime sensazioni dalla moto dopo il recente test in terra sarda. Poi dopo una trentina di chilometri il percorso cambia decisamente! Il sottobosco si fa più fitto e soprattutto molto più sassoso. Qualche tronco caduto a terra inoltre non aiuta in particolar modo, (soprattutto quando te lo trovi fuori da una curva veloce ed hai una moto da quasi 200kg) per cui il cappottone diventa inevitabile, per fortuna senza conseguenze per me, ma alla mia bella serve un raddrizzamento generale!

Molti sassi, abbastanza fango e molti canali scavati dal maltempo autunnale rendono il percorso abbastanza impegnativo, legato poi al fatto che bisogna anche navigare. Il roadbook è ineccepibile, una taratura adeguata della gomma davanti fa si che le note scorrano via senza alcun intoppo, complice anche il fatto che non essendo in gara si viaggia molto più rilassati e la testa sta più sulle note che sulle caratteristiche del terreno che diventa molto insidioso a velocità “da speciale”. I chilometri di sottobosco alla fine saranno poco più di 100, un ottimo allenamento per entrare in sintonia e conoscere ulteriormente il mio nuovo mezzo, un ottimo allenamento anche per il mio corpo che alla sera sarà discretamente stanco, soprattutto alle spalle e braccia a causa di alcune piccole scivolate con successivo rialzo della moto. Tornato alla base dopo la giornata “tutta di un fiato”, una bella doccia ad un lavaggio per poter avere la mia bella pulita per la manutenzione ordinaria. Una ingrassata alla catena, qualche piccolo lavoro di raddrizzamento e tutto è pronto per la domenica. Quella della manutenzione “da raddrizzamento” ho capito che sarà una voce sempre presente durante l’arco di tutta la stagione agonistica. Quando si cade con queste moto cosi imponenti e pesanti si storce sempre qualcosa, che si vada forte o piano. Anche se però devo dire che il lavoro svolto dalla Valentini Moto’, da Twalcom e da Xracing Exhaust è ottimo. La torre di supporto per la navigazione non ha mai dato segni di cedimenti nonostante le continue sollecitazioni ed anche lo scarico modificato con silenziatore in posizione più alta e rientrante nel corpo della moto ha fatto si che anche negli impatti più duri il tutto abbia continuato a funzionare correttamente.

Terminata la fase di manutenzione tutti a ricaricare le energie sempre nello stesso agriturismo e sempre a base della ottima cucina toscana e del buon vino rosso.

L’indomani si riparte per un giro più corto; 110 km ed a detta di Massimiliano molto più scorrevoli. Siamo nella zona delle colline sopra Punta Ala dove in passato si sono sviluppate diverse prove speciali e dove la navigazione si districa tra stretti sottoboschi e velocissime tagliafuoco, il tutto con sfondo il mare e il profilo dell’isola d’Elba. Anche qui tutta una tirata ma con un ritmo più blando, anche perché vale veramente la pena fermarsi ogni tanto ad ammirare il paesaggio e scattare qualche foto.

Complice il ritmo più rilassato, sbaglio anche un paio di note…ma ci sta…meglio ora che in gara.

Il giro finisce in fretta anche perché, nonostante non sembri, con il suo motore sornione e copioso la Tenerè comunque viaggia sempre a velocità piuttosto alte ed i chilometri scorrono in fretta.

Al primo pomeriggio ritorno presso il B&B e dopo una bella doccia, una buona merenda a base di salumi e l’ottimo liquore al cioccolato fatto dalla moglie di Massimiliano, carico la moto e riparto verso casa, ci sono più di 4 ore di viaggio da affrontare.

Non è la prima volta che scendo a Scarlino in questa location per allenarmi ed ogni volta torno a casa con il sorriso, soddisfatto dell’allenamento fatto e di essere stato con persone genuine e disponibili, come essere in vacanza.

Posto super consigliato per gli appassionati di moto, ed anche no!!

Testo: Niccolò Pietribiasi

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