L’impervia pietraia del Colle Gilba tra la Valle Po e Bronda ( Cn ) non è per tutti, figuriamoci con una bicilindrica, ma con un po’ di mestiere e con il mezzo giusto si può fare, lo spirito adventuring anche questa volta è stato accontentato: no limits!!!!
Siamo tornati per un altro giro con gli amici di Desert-Alp anche questa volta c’è Massimo Mattio a guidarci, queste sono anche le montagne in cui abita a pochi chilometri da casa sua a Saluzzo, non siamo riusciti a fargli prendere l’Africa Twin Adventure Sports nemmeno questa volta e neanche la 750 RD 07, anzi si presenta con un monocilindrico e non è l’unico, qui la cosa si fa seria, doveva essere un giro soft per bicilindrici!!!!! Noi poi non abbiamo nemmeno montato i tassellati, siamo ancora con le Anlas Winter Grip Plus m+s.
Si parte da Saluzzo su asfalto fino a Castellar qui inizia lo sterrato, si passa dai comuni di Pagno e Brondello, siamo in Valle Bronda, si racconta che da queste parti possano esserci gli gnomi del bosco, meglio far piano per non svegliarli.
Saliamo per il Pramalan, molte foglie che nascondo pietre insidiose ed è molto ripido, guai fermarsi o spegnere la moto, noi con il DCT siamo tranquilli e lui in queste situazioni da il meglio di sè, un filo di gas e via! Si va alla grande, proseguiamo per San Bernardo di Martiniana per scendere nel Vallone di Gilba Località Masueria, salire e scendere sul colle Gilba è una tra le più lunghe pietraie che si possano incontrare nei vari giri e anche un po’ di neve, qui non è per tutti serve mestiere, ma con uno sguardo attento facendo scorrere la nostra CRF si scende senza problemi.
Siamo anche sulle strade dell’ HAT questo è un tratto di percorso che non manca mai in tutte le edizioni! Ricordo passando in una fredda notte del 2018 in sella alla CRF 1000 con gli amici di MBE, Francesco Agnoletto si lamentasse delle pietre…. ma quando finiscono? Gli dissi…a Sestriere, dai solo ancora quelle 6-8 ore di guida eh eh!!!!!
Ci dirigiamo direzione Colle del Prete sempre in sterrato per raggiungere la Madonna dell’Oriente.
Si sale sulla strada per Pian Mune’ e imbocchiamo la sterrata per pranzare al Rifugio Bertorello da Franca.
Riprendiamo direzione Pian Tournour e scendiamo a Paesana, fine delle pietraie e terreno più scorrevole, ma in montagna è impossibile non avere i sassi noi lo preferiamo al fango!
Siamo stanchi e felici, un altro bel giro sulla nostra CRF tutto tra i 1000 e 1.400 mt. di quota, in pianura è caldino, ma le prese d’aria sulla giacca e pantalone della nostra tuta Spidi All Road aiutano a rinfrescarci.
Poi nelle varie pause e attese è sempre comodo avere un casco modulare così da non doverlo sempre slacciare e sfilare, sicurante con lo SCHUBERTH E1 hai quella versatilità che cerchi, anche comodo quando vuoi fare una foto e guardare con un binocolo.
Questi percorsi con un mono possono sembrare più semplici, ma sul veloce e smosso la moto ben piantata a terra dà tanta sicurezza e stabilità, l’importante è la guida in piedi con caviglie e ginocchia piantate bene sulla moto, un pelo di gas, sguardo lontano per anticipare qualunque insidia e la “Hondina” fa tutto il resto!
Ora un aperitivo con gli amici di Desert-Alp ci sta, è l’occasione per inviare subito le immagini agli amici grazie all’applicazione Nikon snap brige su smartphone, anche il formato si può alleggerire come anche i video, così nella scheda Lexar avremo i file originali in alta e sul telefono in bassa per inviarle a chi desideriamo con rapidità.
Ora ci aspetta un’altra avventura ancora partendo da queste zone per giungere verso la Val Susa sulla mitica Assietta.
A presto!
Testo: Fabrizio Gillone
Abbigliamento e accessori di viaggio
Casco: Modulare SCHUBERTH E1
Giacca e pantaloni: Spidi All Road
Guanti: SPIDI G-WARRIOR e SPIDI Flash-R EVO
Stivali: Honda/Alpinestars Toucan Boot
Maschera: SPY+
Fotocamera: Nikon Z5 + Z 24-50mm + SD 64GB Lexar 667x Pro
Binocolo: Nikon Sportstar 10×25
Navigatore: GARMIN Montana 700
Orologio: GARMIN FENIX 6 Pro SOLAR
Pneumatici: Anlas Winter Grip Plus