Rally dell’Appennino. L’adventouring con il cronometro

Tutto è nato dalla proposta che mi ha fatto il mio buon amico Sauro Maccarelli, il quale ha da poco comprato la sua prima bicilindrica:

Oh, Davi, andiamo a fare il Rally dell‘Appenino con Ugo Filosa?

Vista la mia passione per le maxi enduro in off-road, venerdì pomeriggio dopo una giornata di lavoro ci siamo trovati in magazzino da me e abbiamo preparato le moto.

Ho deciso di partecipare al Rally dell’Appennino con la mia KTM 990, ritirata da poco dal meccanico di fiducia, dopo aver revisionato le sospensioni e aver fatto un controllo generale. Una volta installato e settato il navigatore tablet WLP sulla torretta di 4K, la mia moto era pronta.
Sauro, avendo la moto nuova, una volta montato un navigatore era pronto pure lui. Finito il momento dedicato alla strumentazione, ci siamo rilassati con un bell’aperitivo.

Rally dell’Appennino – primo giorno

La mattina del giorno seguente, visto che l‘evento non era molto lontano da casa, siamo partiti con calma direttamente in moto e arrivati puntuali al ritrovo che era a di Città di Castello, si respirava l‘aria di paddock.

Una volta concluse tutte le operazioni preliminari, ritirati i transponder, caricato ognuno sul proprio mezzo il roadbook o le tracce gpx e fatto il breafing, siamo partiti.

Pronti… via: sulla prima salita per arrivare dove cominciava la prima prova speciale, lunga 30 km.
Il percorso non era “tosto”! Per le maxi un po’ impegnativo, ma di passaggi veramente difficili in questi due giorni ne abbiamo trovati pochi (i miei preferiti).

Comunque, visto che con le bicilindriche non eravamo tanti, non ci sono mai stati intoppi o code; inoltre per chi non voleva fare il percorso competitivo o strade meno impegnative, l’organizzazione aveva preparato delle tracce apposite.

Quindi non posso che fare i complimenti ad OFFROAD ITALIA per l’organizzazione d questo evento.

Lungo il percorso non era previsto un ristoro a pranzo, quindi fra la P.S. 2 e la 3 ci fermiamo in una pasticceria con altri partecipanti e mangiamo qualcosa.

Finita la P.S. 3 ci siamo beccati un po’ di asfalto per poi arrivare alla struttura dove avremmo alloggiato, a Frasassi. Un albergo confortevole, la nostra camera era una doppia con due letti quasi matrimoniali.
Arrivati un po’ presto all’arrivo, ci siamo intrattenuti al bar di fronte per un aperitivo che si è tirato un po’ per le lunghe. Alle 8:00 cena in albergo con i “colleghi di moto”, dopo di che siamo andati ad aiutare degli amici che dovevano aggiustare le proprie moto dopo qualche botta rimediata durante la giornata.

La mattina seguente abbiamo gradito una abbondante colazione al buffet. Avendo visto che nella classifica di giornata ero andato abbastanza bene, ho deciso che il secondo giorno avrei provato a dare il massimo nelle P.S.

Così sopravanzo la fila e mi posiziono in mezzo a tutte le monocilindriche e nella PS 4 (la prima del giorno 2) mi ritrovo dietro a “Biscia” che stava detenendo l’assoluta. Aveva sbagliato una nota e questo mi ha dato la possibilità di raggiungerlo e provare a stargli in scia.

Ho faticato tanto a stargli dietro con la mia 990, ma lui essendo davanti aveva anche da navigare, mentre io praticamente mi concentravo solo a guidare. Così sono uscito dalla speciale proprio dietro a lui.

Così ho continuato a inseguirlo anche per le ultime due P.S.

Fra la P.S. 5 e la 6 ci siamo meritati una bella carbonara!
Alla ripartenza ha iniziato anche a piovere e ci siamo fatti le ultime due prove speciali sotto la grandine.

Verso la fine dell’ultima PS, ero davvero finito e non ce la facevo più. Sono caduto due volte e, per rialzare la moto da oltre 220kg, ho esaurito le mie ultime energie… stremato, arrivo alla fine.

Beh che dire! Ho passato due giorni con l’adrenalina a palla! Mi sono sfogato e divertito un mondo a questo Rally dell’Appennino! Non posso che fare i complimenti a OFFROAD ITALIA, sicuramente ci rivedremo presto a uno dei prossimi eventi.

Testo: David Stoppel

Una risposta

  1. Ma eri tu allora che col 990 sei arrivato da dietro mentre ero fermo a guardare un muro con una certa perplessità , e ti sei divertito a scalarlo a tutta ? Complimenti , gran manico , spettacolare.

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