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PRO PILOT. Il tuo miglior alleato per migliorare le performance in moto

Inverno… molte moto parcheggiate in garage sul cavalletto centrale in attesa di temperature e condizioni migliori… Mettici pure una bella pandemia e la polvere monta in sella più di molti motociclisti.
Cosa rimane? Delle belle mangiate e bevute, qualche uscitina sporadica, magari anche in bicicletta, e il pensiero fisso che, quando torneremo a cavalcare, le prime uscite saranno disastrose a 360 gradi.

E qui, interviene Praep Sports, il cui motto è “la preparazione è tutto”: i nostri cugini tedeschi hanno sviluppato un prodotto che unisce l’utile al dilettevole e che ci consente di colmare il gap invernale mantenendoci sempre fisicamente e mentalmente preparati a montare sulle nostre amate.

Ti voglio quindi parlare del ProPilot: prodotto che quasi sicuramente avrai visto su Instagram o Facebook in una di quelle odiose pubblicità che non ti lasciano mai solo e proprio per questo anche io, per un po’ di tempo, non ci ho fatto molto caso finché ho deciso di approfondire il discorso.

Sono quindi stato dotato del ProPilot Moto kit: la versione indicata per i motociclisti, tanto di enduro e off-road in generale, quanto di strada; uno strumento tanto semplice quanto innovativo per chiunque voglia migliorare e mantenere le proprie condizioni fisiche, specialmente in vista di migliori prestazioni e migliori recuperi durante l’attività motociclistica e non solo.

Di cosa si tratta in poche parole?

Di un manubrio da moto in alluminio 6061 da 78cm e 2cm di alzata con incluso un set di manopole di gomma e del ProPilot in sé, il supporto centrale, vero e proprio cuore pulsante del prodotto.

Qualunque sport abbia praticato nella vita, ho sempre cercato di arrivare a un livello eccellente affidandomi sempre alla preparazione psicofisica, anche nella pratica di discipline in cui questo aspetto è spesso sottovalutato o non preso in considerazione, come il paracadutismo.

Tutto ciò mi ha indotto a studiare e a informarmi continuamente e in prima persona, fino a ottenere il diploma di personal trainer. Più personal di così!

Posso pertanto affermare che migliorare la propria condizione fisica -funzionalmente- allo sport praticato (ma anche al proprio lavoro o al proprio stile di vita) sia basilare!  Ma non solo per ottenere migliori risultati. Voglio dire, non è che se non hai particolari velleità o non sei un atleta, non ne hai bisogno, anzi.

La questione principale è che essere allenato -funzionalmente- a ciò che fai, ti permette di evitare lesioni, di stancarti meno, di recuperare prima. Tradotto:

di evitarti il cazziatone di tua moglie perché ti fa male la schiena o ti sei slogato un polso; di non andare a lavoro e far fatica a salire le scale perché ti fanno male le gambe o hai preso uno strappo, ma anche di goderti un viaggio senza doverti affidare all’Ibuprofene.

Perché ho marcato più volte la parola “funzionalmente”? Ormai da qualche anno va di moda il cosidetto “allenamento funzionale”, funzionalmente usato ma anche abusato

Per funzionale si intende “specifico alla attività motoria” per la quale vogliamo essere preparati, che sia la vita quotidiana o uno sport in particolare.

Molto spesso sento persone dire “Oh va quello, un sacco di palestra e poi dopo 10 minuti di corsa è morto”, oppure “È sempre in montagna camminando e dopo mezza giornata in moto è cotto”.

Non è vero?

Lo spiego subito: il nostro corpo è una macchina perfetta con una memoria altrettanto perfetta. Allenarsi genericamente o praticare anche attivamente e costantemente uno sport non significa trovarci preparati in qualsiasi altro.

Cambiare anche solo di poco l’angolazione di un movimento include o esclude determinate fasce muscolari, stressa o meno determinati muscoli. Non è solo questione di forza.

Non fate l’errore di pensare che il ProPilot sia solo un manubrio con un supporto centrale, perché è davvero molto riduttivo. Ne è la prova la vincita di diversi premi come il Design and Innovation Award 2019 e l’ottenimento di riconoscimenti come la presenza da finalista all’ISPO di Monaco, la fiera dello sport più importante del mondo.

Il ProPilot in se è quasi una palestra completa, e direi anche: con intrattenimento!

Mi spiego meglio: tanto per cominciare, ProPilot consente già dall’inizio di differenziare l’utilizzatore in principiante, intermedio e avanzato. Come? Secondo la posizione dello stesso supporto.

Le tre facce sulle quali si appoggia sono infatti disegnate diversamente l’una dall’altra:

  • per il principiante, è piatta su entrambi gli assi per la migliore stabilità
  • per l’intermedio, grazie alla curvatura è instabile su un solo asse, lateralmente
  • per l’avanzato, è instabile su entrambi gli assi, quindi lateralmente e frontalmente

Cosa significa: significa che oltre a poter allenare forza e resistenza, parallelamente puoi allenare equilibrio e propocezione (ossia la capacità di percepire e riconoscere la posizione del nostro corpo nello spazio), nucleo di un vero allenamento funzionale. Ma non è finita qui anzi: in base a come lo utilizzo e agli esercizi che faccio, posso allenare la muscolatura secondo i tre tipi di contrazione principale:

  • concentrica:  la forza che applico è maggiore di quella che fa resistenza. Per esempio piegare il braccio
  • eccentrica: la forza che applico è minore di quella che fa resistenza. Per esempio distendere il braccio
  • isometrica: quando le sue forza si pareggiano. Per esempio mantenere il braccio a 45 gradi.

Andando in moto o in bici, specialmente off-road, quindi enduro, downhill, trial etc, è un costante passaggio da un tipo di contrazione all’altra che non siamo soliti praticare ed allenare. Ecco perché molte volte si rientra o si guida con male alla schiena, alle spalle, dorsali, avambracci, etc.

Ora giustamente ti chiederai: “Ok, ma io non sono un personal trainer e non so cosa fare esattamente, come iniziare, quanti set, ripetizioni”.

Innanzitutto sulla stessa pagina web di Praep Sports alla sezione training trovi un paio di video dove vengono mostrati alcuni allenamenti da cui puoi prendere spunto. Ma anche nella applicazione scaricabile gratuitamente per iOS ed Android, nonostante i video siano solo un paio e siano in tedesco.

Ho accennato alla applicazione: qui esce la ciliegina sulla torta di ProPilot. È stata infatti sviluppata una apposita App che permette un utilizzo e una esperienza unica di ProPilot unendo allenamento e intrattenimento. Hai presente, per esempio, le cyclette o i vogatori nelle palestre che hanno un video di fronte per “trasportarti” in una strada o in un fiume? Ecco!

Infatti è possibile attaccare il proprio smartphone a uno dei lati di ProPilot attraverso di un adesivo magnetico incluso nel kit.

La app ti permette a ora cinque utilizzi diversi!

  • La prima modalità è pump che permette di cimentarsi con le classiche flessioni, informandoti in real time del numero di ripetizioni e grazie, al giroscopio, dell’equilibrio che stai mantenendo.
  • La seconda  modalità è ride, che visualizza uno dei sei video a ora presenti e prevede di seguire il movimento del rider per sentieri di montagna o in pista. Questa forse è la meno interessante: non ne apprezzo l’essere dei video reperiti su YouTube che mancano di interattività, inutilizzabili off-line perché è necessaria una connessione a Internet.
  • La terza modalità è battle. Simpatica, ma perfettibile. Consente di sfidare un amico, usando lo stesso dispositivo, facendo il maggior numero di flessioni (che vengono riconosciute dalla fotocamera frontale). Carina l’idea, tuttavia avrei ritenuto più utile la possibilità di sfruttare la tecnologia Bluetooth o, addirittura, il Wi-Fi per allenarsi a distanza, ognuno con il proprio dispositivo.
  • La quarta modalità è play e qui andiamo sull’interattivo: ovverosia schivare degli oggetti inclinando il manubrio a destra o sinistra mentre stai in equilibrio e, se vuoi, fai flessioni. Niente di eclatante, però è un plus che, una volta iniziato, diventa divertente nonché  una sfida con te stesso.
  • La quinta e ultima modalità è workout: che concede un paio di video di allenamenti da cui prendere spunto.

Importante è non bruciare le tappe da subito.

Ciò che mi hanno sempre insegnato in anni di sport e che io stesso insegno agli altri, anche a livello di conduzione in moto off-road, è che bisogna sempre mantenere l’ordine dei tre principali stadi: da easy compound complex, ossia apprendere e somatizzare movimenti semplici e unici, iniziare poi a metterli insieme per poi aumentarne la difficoltà. Una casa senza le fondamenta non sta in piedi.

Domanda lecita:

posso comprare anche solo il ProPilot e usare il manubrio della mia moto o bici?

Si, puoi. Ma se non ne hai o non vuoi smontarlo, ti consiglio due opzioni: compri su Amazon un manubrio che ti costa la metà di quello Praep (senza grip), o meglio ancora vai diretto per il ProPilot moto kit, ossia lo stesso che ti sto facendo vedere e che ha un prezzo totale di 99€ al momento.

Che tu sia un atleta o il classico signor Mario Rossi (non me ne voglia per averlo preso d’esempio) con la passione per la moto o per la bicicletta, che tu sia muscoloso o che sia un poco sovrappeso, ProPilot ti consente di migliorare la tua condizione fisica e soprattutto adattarla al tuo sport preferito e come ho detto prima, preparare il tuo corpo ad allontanare possibili lesioni.

Se vuoi vedere un po’ il ProPilot in azione, qui sotto trovi il link di YouTube sul quale dare una occhiata, ma soprattutto, importante: se ti piacerebbe avere uno o più video specifici sull’allenamento con ProPilot compreso di riscaldamento e cool-down per far fruttare la stagione invernale, faccelo sapere!

E ora… ginnica, asciugamani, borraccia e… a prepararsi!

Testo e foto: Andrea “Fast” Scaramuzza

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