Karoo Extreme: dalla Dakar alla vostra moto

Metzeler con la gamma Karoo vuole accontentare tutti, ma proprio tutti, i praticanti del fuoristrada con le maxienduro

Per farlo produce tre coperture:

  • Karoo Extreme
  • Karoo 3
  • Karoo Street

Come intuibile dal nome, le Extreme sono quelle della gamma più vocate al fuoristrada.

Sono gli pneumatici usati dai piloti alla Dakar, attenzione: non derivanti dall’esperienza fatta nella gara più estrema del mondo, ma esattamente quelle che solcano la sabbia più famosa.

Un set di pneumatici dunque da fuoristrada vero, tuttavia con una durata notevolmente maggiore rispetto ai cugini pensati per l’enduro da moto leggere.

Vedendole si notano subito le caratteristiche del tassello: spigoloso per poter incidere il terreno, spaziato per scaricare il fango; al contempo, però, si nota un’impronta maggiore rispetto agli enduro per migliorare la resistenza alla lacerazione e lo strappo del tassello stesso.

Insomma: grande tenuta rispetto alle altre coperture da maxienduro, con una durata maggiore rispetto alle solite da enduro classico.

Parlando di misure…

Le Extreme sono disponibili solo per cerchi da 21″ e 18″, ovverossia solo per i mezzi realmente adatti al fuoristrada e, vista l’aggressività dello pneumetico, la cosa non stupisce. Anzi: è molto interessante notare che sono disponibili al posteriore sia in taglia 150 che tubeless, cosa del tutto unica in questo segmento.

Parola dunque a Edoardo il nostro tester

Ho testato i pneumatici METZELER Karoo Extreme su una dual di circa 200 kg e dotata di un motore piuttosto “arrogante”, con doti di coppia che normalmente mettono alla frusta qualunque tipologia di pneumatico.

Quindi il test effettuato con la KTM 950 super enduro dà la misura effettiva della qualità di questa copertura sia sull’anteriore sia, e soprattutto, sul posteriore. 

In realtà, parlando dell’anteriore da 21″, la prima impressione percepita non è stata troppo positiva. Ho percorso i primi km su asfalto con la sensazione di muovermi sulle “uova” e anche nel primo tratto di off, con un fondo abbastanza duro ricoperto da brecciolino, la sensazione di stabilità è risultata non ottimale.

Appena percorsi i primi km, però, lo pneumatico ha cambiato subito faccia. Probabilmente quel breve tratto è stato sufficiente a “rodare” le due gomme che hanno iniziato a lavorare bene e sono gradualmente migliorate nel corso di tutto il test, cha ha avuto la lunghezza di quasi 250 km su diverse tipologie di fondo.

Il posteriore mi ha colpito per l’incredibile dote di trazione. L’ho riscontrato particolarmente in quei tratti di ripartenza da quasi fermo su salite con terreno smosso da cui, con una moto di grossa dimensione e senza l’abbrivio, difficilmente si riesce a muoversi senza far scomporre la moto o peggio ancora pattinare e affondare…

Il Karoo Extreme invece mi ha permesso di ripartire praticamente da fermo su questa tipologia di fondo, spingendo la moto con “leggerezza” e tanto grip, permettendomi di superare con estrema facilità la salita con il piano instabile.

Parimenti, ho percepito l’ottima dote di “presa” sia sui terreni brecciati con fondo duro, che su quelli sabbiosi, fangosi nonché sulla pietra viscida. Ho avuto la fortuna di incontrare tutte queste tipologie di suolo e in ognuna la sensazione di controllo è stata da riferimento. 

Altro elemento di rilievo è la tenuta in fase di derapata, determinate per la guida su suolo instabilie con una maxienduro, che agevola la direzionalità della moto.

La gomma, complice la grossa dimensione dei tasselli laterali che si sviluppano molto verso l’esterno della spalla dello pneumatico stesso, regala una trazione incredibile e, a differenza di quanto normalmente accade, è il pilota che decide se far derapare o meno la moto e una volta innescato il traverso lo si può tenere molto a lungo senza rischi di impuntature o reazioni repentine del posteriore.

Direi eccellente!

E “davanti”…?

Diverso il discorso dell’anteriore che necessita di un po’ di “conoscenza” prima di prenderci confidenza e capirne bene le reazioni.

Rispetto al posteriore, dotato di tasselli centrali larghi con sviluppo quasi orizzontale e tasselli laterali “tondi” e larghi, l’anteriore ha tasselli molto spaziati e di piccole dimensioni che occupano tutta la superfice dello pneumatico e si allargano a sufficienza sulla spalla.

Sul fango e sul terreno sabbioso hanno un comportamento esemplare così come sulla pietra viscida dove mi ha particolarmente stupito per le doti di tenuta. Va comunque “interpretato” perché non dà una confidenza immediata e richiede un po’ di precisione quando si inserisce in curva.

Dove non convince, anche dopo diversi km di utilizzo, è sui terreni con fondo duro e cosparsi di breccia o superficie viscida. In questa condizione si deve stare molto attenti a inserire perché l’anteriore tende a scivolare abbastanza repentinamente facendo perdere il feeling di guida.

Anche sul trasferimento in asfalto il comportamento è stato buono, considerando la tipologia di pneumatico, non certo adatto alla percorrenza stradale, quanto all’off-road più specialistico.

Le nostre imrpessioni

Il test si è concluso con una prova particolare e inusuale, che però ha dato l’ulteriore conferma della qualità di questo pneumatico.

Ho portato la KTM 950 s.e. nel fettucciato organizzato dal Moto Club Torrita di Siena, mettendomi alla prova su un percorso certamente non indicato per maxienduro.

I tornanti stretti e le risalite su pendenze impegnative non hanno però scomposto più di tanto il Karoo Exreme che ha dimostrato doti di trazione impensabili, permettendo di ripartire da fermo anche su un lungo salitone con la terra morbida e fresata, quasi sabbiosa! L’anteriore ha tenuto piantata la grossa ktm e soprattutto a pista battuta e con gli appoggi la sensazione di grip e la trazione sono state davvero da riferimento! 

Ho usato i pneumatici con pressione di 1.8 al posteriore e 1.6 all’anteriore.

Il comportamento generale dei pneumatici METZELER Karoo Extreme mi ha soddisfatto appieno e ritengo questo “set” ideale per l’utilizzo sulle maxi enduro su percorsi specialistici per divertirsi in sicurezza nel periodo invernale e, perché no, agli eventi adventouring più impegnativi come il Queen Trophy o la Cèf .

Un’ultima nota sulla durata. C’è da dire anzitutto che sono pneumatici specialistici con una aderenza in fuoristrada sconosciuta a qualunque altro pneumatico on/off.
Noi maltrattandoli li abbiamo portati alla fine in 1500km ma il tassello praticamente non esiteva più, i più meticolosi li avrebbero cambiati 400km prima.

Usati senza il coltello tra i denti oppure su mezzi più leggeri e meno potenti sicuramente potrebbero avere una durata che supera i 2000km, difficile chiedere di più ad uno pneumatico con queste doti.

Testo e tester: Edoardo Tommassini
Moto: Ktm 950 SE
Foto: Elisa Valdambrini Photograpy – Andrea Migliorati Photographer

Abbigliamento: UFO Plast Indium Blu 

Casco: Airoh Aviator ACE

Stivali: TCX Boots Comp EVO2 Michelin

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