La Transumanza è la migrazione stagionale del bestiame e delle greggi dai pascoli di pianura o collinari verso le montagne, nel periodo estivo e viceversa, percorrendo antiche strade a fondo naturale che attraversano, o meglio attraversavano, indistintamente pianori, fiumi, colline e sentieri rocciosi. Si sostava di tanto in tanto negli ovili circolari costruiti con muretti a secco e nelle capanne di legni e pietra, rifugio per i pastori.
Intraprenderemo questo Raid di Sardegna proprio sulle tracce delle transumanze delle zone più caratteristiche dell’isola, attraversando siti di interesse storico-culturale ed archeologico con una grande attenzione all’accoglienza. Sceglieremo solo le migliori strutture ricettive che offrono ottime cene con prodotti tipici biologici rigorosamente a km zero di altissima qualità.
Tappe
Giorno 1
Olbia-Tempio-Pattada
Arrivo, briefing e subito si parte attraverso la foresta demaniale di Monte Pino, tra le fantastiche colline dei vigneti del Vermentino di Gallura, sino a valicare il massiccio del Monte Limbara con la seconda vetta più alta della Sardegna.
Dopo un pranzo veloce nel pomeriggio si proseguirà verso l’interminabile demanio di Filigosu, prima tappa della nostra Transumanza che si estende dalla vallata di Berchidda al famosissimo altopiano di Alà dei Sardi e Buddusó, sede del parco eolico più grande d’Europa e magnifica prova del Mondiale Rally Auto.
In serata raggiungeremo per rifornimento il paese di Buddusó, patria del granito, e si prosegue per l’antico paese di Pattada, patria del coltello più rinomato della Sardegna, Sa Resolza. Visteremo il famoso Museo del Coltello del maestro Giagu.
Si pernotterà in uno splendido albergo in autentico stile Liberty.
Giorno 2
Pattada-Foresta Burgos-Gavoi
Da Pattada si parte di buon’ora per andare subito a vedere uno dei più grandi complessi forestali della Sardegna settentrionale, il Parco dei Fiorentini, con i suoi tassi millenari e le numerose Domus de Janas. Da qui cominciamo un’altra grande Transumanza verso le creste della Foresta di Anela, nei territori di Benetutti, Bono per arrivare nel paesino di Foresta Burgos, storico presidio dell’Arma a Cavallo.
Ancora una tratta forestale e si arriva per pranzo a Bolotana e nel fondo valle di Illorai. Da qui giungiamo al paese del rinomato sarto Modolo, famoso per i suoi abiti in velluto indossati da numerosi personaggi.
Ancora foreste di lecci e querce per giungere al Santuario di Sa Itria con le sue “cumbessiasi”, le case dove le famiglie del paese alloggiano durante la festa del Santo.
Ancora qualche mulattiera e giungiamo a Gavoi, meraviglioso paese ricco di palazzi storici di fondazione piemontese. Alloggeremo in pieno centro in un tipico palazzetto di granito e mangeremo, secondo tradizione, in un ottimo ristorante pluri-premiato.
Giorno 3
Gavoi-Seui-Villagrande Strisaili
Oggi grande tappa marathon! Partiamo dalle ampie foreste di castagni e lecci, sempre intorno ai 1000 m s.l.m. Da Gavoi, superando il Lago di Gusana, entriamo nel massiccio del Gennargentu e, nei pressi di Desulo, entriamo nella Barbagia di Seulo attraversando il fiume Flumendosa (livello permettendo). Qui la Transumanza aveva il suo epilogo e infatti ci troviamo nelle più popolose zone di animali selvatici e di “cuili” (ovili) attivi dell’intera Sardegna.
Dopo una sosta pranzo, proseguiamo nella Barbagia di Seui per attraversare la foresta di Ussassai e giungere alle magnifiche cascate di Lequarci nei pressi del Santuario di Santa Barbara.
Ancora foreste, mulattiere e dopo i “Tacchi”, finalmente ci affacciamo al maestoso primo salto del Flumendosa, dove alloggeremo in un albergo da sogno immerso in un bosco, il cui accesso è direttamente da una taglia-fuoco!
Giorno 4
Villagrande S.-Orgosolo-Oliena
Sveglia, colazione e via… respiriamo l’Ogliastra a pieni polmoni, siamo immersi nei pascoli bradi. Qui la natura fa da padrone, non possiamo permetterci distrazioni, guasti o inconvenienti, i falchi e i maiali selvatici ci ronzano intorno per azzannarci!
Cominciamo dopo pochi km un’altra mega Transumanza, quella dei “Supramonte” di Villanova e Orgosolo, con scenari da film e incontri ravvicinati con ogni tipologia di animale. Sarà un miracolo incontrare esseri umani!
Orgosolo ci accoglie con sua maestà il Monte Fumai.
Proseguiamo su e giù per il Monte San Giovanni, dentro fiumi e su taglia-fuoco da pelo sullo stomaco.
Ci attende un vero pranzo con i pastori di Orgosolo e, dopo una breve visita ai famosi murales, nel pomeriggio proseguiamo lungo la parete calcarea del Monte Corrasi fino a raggiungere il suo Supramonte. L’arrivo ad Oliena è mozzafiato. Ci attende un agriturismo incantato che produce il 100% dei suoi prodotti. È d’obbligo una tappa ulteriore nella Valle di Lanaitto per scoprire le sue grotte.
Giorno 5
Oliena-Torpè-Padru-Olbia
Lasciamo Oliena, paese dell’olio e dei vitigni di Cannonau, per valicare il Monte Ortobene (NU). Dal versante nord cominciamo la nostra transumanza attraverso antichi sentieri in direzione Orune e Onanì. Ora ci attende l’antica strada di Santa Annunziata lungo il Rio Posada fino al paese di Lodè. Pranzo con vista sul castello di Posada. Cominciamo la discesa nel demanio forestale di Torpè e da qui guadiamo il fiume per cominciare una nuova transumanza verso l’altopiano di Pedrabianca dove il paesaggio è lunare e lascia senza fiato. Ancora un’ultima transumanza dalle alture del Santuario di San Paolo di Monti sino alla vallata del Fiume Padrongianus e finalmente il nostro viaggio è al suo epilogo. Super lavaggio alle nostre belve e ADIOSU, alla prossima avventura in terra sarda!
INFO:
- 1200 km totali in 5 giorni
- partenza e rientro dal porto di Olbia
- giro da maxi enduro, mono o bicilindrici
- tratti scorrevoli e misti tecnici con alcuni brevi trasferimenti asfaltati
- necessaria conoscenza della guida off road esperta
- necessaria preparazione mentale per attività avventura
- il bagaglio deve essere o una borsa in materiale resistente all’acqua da mettere nel retro sella o le classiche bisacce
- non borse rigide tipo alluminio
- vestiario: una tuta all terrain che possa essere anche anti acqua e smanicabile
- assistenza individuale e di gruppo: ognuno porta la sua trousse di attrezzi e una camera d’aria e kit per riparazione tubeless. In caso di rottura dei mezzi, sarà necessario il supporto di carro attrezzi a spese del partecipante
- necessarie gomme tassellate o da enduro on-off adatte anche a zone di sottobosco