La Direzione di gara della Dakar 2019 ha messo la parola fine in modo definitivo alla competizione di Nicola Dutto. Stop che è arrivato perché secondo l’organizzazione il pilota cuneese non ha “rispettato le regole” nella giornata di giovedì 10 gennaio.
Durante la prima tappa della Marathon infatti, costituita da un trasferimento di 80 km e una speciale di 400 km nella soffice sabbia del deserto del Perù, le moto dei piloti sono state messe a dura prova e quella del ghost rider di Nicola, Victor Rivera, ha smesso di funzionare per un problema al motore. A questo punto dopo due ore di intervento per rimetterla a posto, il team è ripartito ma è stato costretto a fermarsi di nuovo perché la moto di Rivera si è spenta definitivamente. Dutto, accompagnato dagli altri due ghost riders ha proseguito la corsa ma a questo punto è stata la moto di Julian Villarubia a dare segni di malfunzionamento, e il pilota cuneese ha deciso di usare la possibilità (offerta a tutti almeno una volta durante la gara, secondo quanto era stato comunicato) di proseguire verso il bivacco per riparare il mezzo e ripartire con la tappa successiva. Il team ha raggiunto il punto di controllo dove è stato detto loro che la scelta era legittima e consentita, elemento che è stato ribadito anche in una telefonata della direzione di gara.
Al bivacco però il Direttore di gara ha squalificato immediatamente Dutto dalla Dakar a causa della sua decisione di abbandonare il tracciato e di fare un pezzo di strada asfaltata per raggiungere il bivacco. Inutile ogni protesta e tentativo di spiegazione, la decisione è rimasta quella.
Venerdì mattina è arrivata un’altra comunicazione ufficiale che sosteneva che Nicola Dutto era ancora in gara, a questo punto però le moto del pilota e dei suoi accompagnatori erano già sul camion e quindi il team era impossibilitato a presentarsi alla partenza alle 9:30 e a riprendere regolarmente la competizione.
“Chiedo scusa per i toni forti che ho usato a caldo, subito dopo aver ricevuto la squalifica – ha commentato Nicola Dutto – ma credo sia comprensibile per il momento che ho vissuto. In ogni caso ritengo la decisione dell’organizzazione ingiusta e che mi siano state date indicazioni poco chiare al punto di controllo”.
NICOLA DUTTO
La passione per la moto ha accompagnato Nicola Dutto da quando aveva 22 anni fino ad oggi: il pilota cuneese è un campione di motociclismo che si è distinto dal 2004 al 2009 per due vittorie a livello europeo nella categoria Baja, oltre a due titoli italiani. Nel 2010 ha subito un grave incidente ma grazie alla sua tenacia è tornato a gareggiare nel mondo che gli appartiene: nella polvere e nel fango delle corse.
Nel 2012 Nicola Dutto, grazie ad alcune modifiche alla sua moto, è risalito infatti in sella alla Ktm e ha potuto correre la Baja Espana Aragon in Spagna (500 km in due tappe), una competizione di riferimento in Europa. Nel 2013 è riuscito a gareggiare alla Baja 500 in Messico, 800 km nonstop su un tracciato particolarmente difficile e faticoso. Quel giorno è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare nel Mondiale Desert Race. Nel 2015 gareggiando accanto a piloti normodotati durante il mondiale di Baja ha conquistato il quarto posto assoluto classificandosi come primo tra gli italiani.