Comparativa Karoo 4 vs Karoo Extreme: come vanno gli pneumatici off-road di Metzeler

Scrivi “Metzeler Karoo” e leggi “off-road per maxienduro”.

L’arrivo del Karoo 4 ha consolidato il rapporto, il che ci ha portati a confrontare il neonato Karoo 4 con il fratello infangato, Karoo Extreme, andando a pensare una comparativa vera, di 3000km, tra i due pneumatici più fuoristradistici della casa dell’elefantino.

Una comparativa che ci ha portato nei Balcani a cavallo di Bosnia, Croazia e Montenegro.

Trasferimenti da 300km in botta unica per raggiungere i traghetti e muoversi veloci su strade di montagna o autostrada, ma anche 2500km e una percentuale di fuoristrada del 75-80% con tratti anche impegnativi.

Abbiamo volutamente montato i Karoo Extreme su un Husqvarna 701, una moto poliedrica, leggera e con una connotazione fuoristradistica elevata, mentre i Karoo 4 hanno equipaggiato un KTM 990 Adventure: un vero mostro che mangia gli pneumatici almeno quanto beve benzina (specie se viene caricata con i bagagli per dieci giorni tenda compresa).

Tecnicamente parlando…

Karoo Extreme

Vi abbiamo già detto come va con la nostra prova dedicata: ci era piaciuto molto su un 990 e abbiamo voluto provarlo, questa volta, su una moto ben più leggera certi che ci avrebbe permesso di avere la percorrenza necessaria.

Il Karoo Extreme è lo pneumatico con cui Metzeler ha gommato i piloti della Dakar, resistente alle lacerazioni, alle abrasioni, grande trazione e ottima durata.

Tassello da 13mm come richiesto dalle specifiche per l’omologazione FMI, tasselli laterali pronunciati come una gomma da enduro necessari a dare controllo e tenuta laterale, superficie del tassello ampia per avere grip su terreni duri, resistenza allo strappo e durata maggiore ai classici pneumatici da enduro puro.

Codice di Velocità: S

Kaaroo 4

Sono l’evoluzione del karoo3 e ve li abbiamo già raccontati dopo la presentazione alla stampa.

Introducono una serie di brevetti riguardo il disegno del tassello per migliorare grip, ma anche la rumorosità: vero tallone d’Achille per i penumatici tassellati per maxienduro.

Il nuovo tassello spaziato permette di scaricare bene il fango ed avere un miglior comportamento in fuoristrada rispetto ai predecessori Karoo3.

La carcassa interna utilizza la formula radiale Interact per un buon sostegno stradale, mentre parlando del compound al posteriore troviamo un bimescola con la fascia centrale Carbon Black per garantire durata e le spalle ad alta percentuale di silice più morbide per una miglior tenuta e comportamento sul bagnato.

Codice di Velocità: Q

Come vanno

Le Extreme sono delle coperture da fuoristrada senza mezzi termini, eccellenti dove l’asfalto finisce ma da gestire con attenzione specie su asfalto bagnato.

Su asfalto asciutto si difendono bene in realtà, però non vale la pena forzare la frenata o cercare l’angolo di piega, su asfalto bagnato invece una sola parola: ATTENZIONE!

Sono coperture ottime su una dual come la 701, una moto che invoglia a cercare il fuoristrada mentre su strada non incentiva certo a correre e che ha un peso ridotto e in frenata non sollecita troppo l’anteriore limitandone lo scalettamento rispetto a mezzi di peso maggiore.

Le Karoo 4 sono un notevole salto in avanti in fuoristrada rispetto alle Karoo 3 e lo si vede già dal nuovo disegno brevettato con dei tasselli spaziati omogenei e che danno l’idea di uno pneumatico da off road anche solo a guardarli.

Il posteriore garantisce ottima trazione in ogni circostanza sasso o asfalto che sia la ruota ha sempre comportamenti prevedibilissimi. L’anteriore è migliorato tantissimo rispetto al karoo 3 in ogni frangente, sia in off che su asfalto bagnato vero cruccio della Karoo 3.

Nonostante i miglioramenti notevoli, forse avremmo voluto all’anteriore ancora più direzionalità: soprattutto in off, ma questo fa parte dell’incontentabilità di noi motociclisti che vorremmo sempre la gomma da diecimila chilometri, con cui strusciare le orecchie su asfalto e che abbia tenuta in ogni condizione in offroad.

Insomma accontentiamoci: la Karoo 4 è davvero una tutto fare eccellente, che in caso di off-road asciutto su percorsi e andature da adventouring è praticamente sovrapponibile come prestazione alla karoo Extreme, da cui prende paga solo se troviamo fango o se pretendiamo di forzare gli ingressi in fuoristrada.

Su asfalto, beh. Neppure a dirlo: Karoo 4 tutta la vita.

Durata

La durata è un grande cruccio per ogni motociclista e difficilmente su un test di pneumatici si riesce a capirla tuttavia, grazie al nostro long test, abbiamo avuto modo di spremere davvero a fondo questi Karoo.

Molto come sempre dipende dall’andatura del pilota, qualunque pneumatico se trattato male ha una durata esigua che può essere ridicola in alcuni casi se montato sotto una maxi guidata senza cervello ma solo “di polso”.

Noi abbiamo fatto una vacanza di 3000 km ed essendo una vacanza in un paese straniero, lontano dalla civiltà, ci siamo divertiti ma ad andatura “semi-turistica”.

Senza essere “fermi”, ma semplicemente evitando di uscire da una curva di traverso e, sempre di traverso, arrivarci a quella successiva.

Insomma, non siamo andati a passeggio però abbiamo guidato usando anche con la testa evitando rischi inutili.

Altra cosa che incide notevolmente è il fondo e quello balcanico è di sicuro tra i più severi.
Distese di sassi duri ed affilati come lame, capaci di bucare una lattina di deodorante caduta dalle mani di un disattento motocilista con gli occhi ancora chiusi dal sonno.

In queste condizioni possiamo dire di aver riscontrato una eccellente resistenza al taglio sia del tassello che della carcassa.
Ce lo aspettavamo dalle Karoo Extreme essendo pneumatici pensati per un fuoristrada estremo come quello dei grandi raid africani, ma non dal Karoo4 che, essendo un enduro stradale, temevamo soffrisse di più un fondo del genere invece è rimasto integro e consumato in modo omogeneo senza strani cedimenti.

Il karoo 4

Al termine di questi 3000km possiamo dire di aver davvero portato alla fine il posteriore delle Karoo 4 (vedi foto).

La cavalleria e il peso del 990 hanno sollecitato lo pneumatico davvero molto, consumandolo a vista d’occhio soprattutto i primi giorni, poi, una volta passata la metà, come spesso accade, il consumo si è fatto più lento.

L’anteriore invece nulla da dire: 3000km e non sentirli! Ancora bello, tondo e senza segni di consumo anomali, ma al posteriore difficile chiedere più in termini di percorrenza su fondi fuoristradistici duri come quelli percorsi.

Il Karoo Extreme

Lo avevamo già provato a fondo su una maxi ed avevamo coperto 1500km a gas aperto portandolo alla fine.

Beh, montato su una moto più leggera come la 701, e guidato con più testa, dopo 3000km si presenta ancora in ottima forma con la possibilità di garantire, ad occhio e croce, ancora 1000km di divertimento.

Come sempre il Karoo Extreme ha un consumo omogeneo tra l’anteriore e il posteriore e non vi capiterà di cambiare solo uno dei due pneumatici: queste sono coperture che si cambiano “in coppia”.

n questo viaggio addirittura l’anteriore è risultato più “danneggiato” del posteriore dai sassi di Croazia, Bosnia e Montenegro.

In ogni caso più di 4000km per un tassellato con ottime doti di tenuta come il Karoo Extreme sono davvero un gran risultato, difficile chiedere di più in termine di percorrenza.

Ci vediamo alla prossima, sempre in OFF!

Testo: Dario Lupini

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