A inizio luglio sono andato in Umbria, famosa per i suoi paesaggi mozzafiato nonché per le diverse tipologie di percorsi off-road che offre: strada bianca, single-track, mulattiera, fiumi…
Volevamo un luogo completo per spremere e mettere sotto stress la nuova Beta 2t RR 250 MY2023 e l’abbiamo trovato!
Abbiamo iniziato il test dalla semplice osservazione statica della moto, notando i nuovi dettagli e le modifiche che la casa madre ha annunciato sulla gamma MY2023.
Non paghi, siamo andati a provare la moto su diverse tipologie di terreno con diverse modalità di guida: prima con un approccio da amatore e poi con uno stile più racing.
La prima cosa che ho notato fin da subito è stata la semplicità nell’inserimento in curva fin dai primi metri percorsi. Incuriosito da questo aspetto ho iniziato a fare dei piccoli test, per capire se fosse solo una sensazione o qualcosa di reale.
Dunque, ho provato a forzare e ritardare le staccate sempre più, inserendo la moto in curva sempre più al limite. Il risultato? È stato Inaspettato!
Sono riuscito a chiudere tutte le curve anche quando ero pronto ad andare lungo (in una zona in sicurezza studiata ad hoc).
La frenata è il secondo aspetto che mi ha stupito
Un freno potente e preciso. In particolare, mi riferisco all’ottima sensibilità percepita sulle leve dei freni, con poca pressione si riescono a fare ottime staccate senza affaticare troppo muscoli della mano e dell’avambraccio.
Unica pecca di questo impianto è che, in condizioni di molto secco o bagnato, ti esorta a essere molto delicato per evitare di bloccare le ruote. In cambio tuttavia, regala grandi soddisfazioni in tutte le altre condizioni di terreno, soprattutto se vogliamo imparare a migliorare e potenziare sempre più le nostre staccate.
Dopo aver iniziato a giocare con i freni ho notato subito il feeling con la forcella che, in un primo momento, avevo quasi dimenticato.
Questo normalmente accade quando qualcosa funziona bene! Diversamente il pilota percepisce immediatamente qualsiasi disagio alla guida. Come accennato prima, inizialmente la forcella mi ha trasmesso un comfort molto elevato, soprattutto nei settori più lenti e tecnici (tipo mulattiera, fiume con sassi); copiava perfettamente senza sentire sulle braccia “l’effetto molla”.
Successivamente nei tratti più veloci, giocando con le staccate, ho percepito che per quella di guida racing avevo troppo dislocamento di carico sull’anteriore, in pratica la forcella risultava “morbida”.
Sono bastati pochi “clic” per adattare le forcelle a quella modalità di guida e ho ritrovato di nuovo il feeling iniziale, grazie anche alla possibilità di poter regolare il “precarico della molla” rendendo di fatto l’avantreno più sostenuto.
La ciclistica
Per concludere con la ciclistica anche il mono lo abbiamo testato in una lunga ripida e impestata mulattiera in salita.
Il connubio tra precarico molla e regolazione del mono è risultato fin da subito ottimale; infatti, abbiamo deciso di lasciarlo così come esce dalla casa madre senza intervenire sulle regolazioni perché la moto era stabile e con un buon grip.
Anche il telaio facilita molto la guida in piedi, si percepisce una moto snella al centro e quindi facile da stringere tra le gambe senza eccessivi sprechi di forza.
Il motore probabilmente uno dei best dei 2t di questi tempi!
Si percepisce girare molto bene, grazie alla sua eccezionale fluidità in erogazione che permette di affrontare anche le curve più difficili, quelle in assenza di grip, pur senza esagerare perché la potenza non manca.
Nei bassi regimi spinge molto bene, in mulattiera ho fatto delle prove dove a volte riuscivo ad andare anche con la marcia sbagliata (più alta) continuando ad avere sempre una buona spinta che mi ha permesso di superare gli ostacoli ma con una modalità meno aggressiva. Questo ho pensato possa essere un grande vantaggio per gli amatori, quando sono stanchi e devono comunque percorrere l’ultima mulattiera prima di poter tornare a casa; oppure per i piloti quando sono a fine speciale e non hanno più molta forza sulle braccia.
Tirando le somme…
Se dovessi dare una conclusione finale, a mio avviso la nuova Beta RR 250 2t My2023, parte da una base veramente buona anche per poter approcciare al mondo racing, in quanto non necessita di grosse modifiche strutturali, ma solo di quella personalizzazione inevitabile per ogni pilota.
Per le ragioni appena indicate, mi sentirei di consigliarla anche a un principiante o amatore, perché iniziare con una moto che funziona bene, elimina una serie di difficoltà che il rider inesperto potrebbe impiegare tempo prima di comprendere.
Buon Gasss a tutti!!!!!
Testo: Mattia Saggio
Video e foto: Federico Cappanelli
Abbiglamento: RAVEN Air Rosso-Bianco
Casco: RAVEN Aspire Blu
Stivali: RAVEN Champion Bianco-Nero