Le “HAT Series” rappresentano una realtà di “livello” nel panorama Adventouring. Presenti da quasi un ventennio nel mondo del turismo moto-natura, dimostrano grande professionalità e capacità organizzativa, che hanno palesato anche in questa favolosa HAT Pavia – Sanremo giunta alla 6° edizione.
La HAT Pavia – Sanremo si svolge su due giornate con il briefing del venerdì a Pavia, da dove è prevista la partenza dalla centrale Piazza Collegio Ghislieri.
Una coreografia molto bella, e un organizzazione altrettanto efficiente che mette sul piatto ben quattro categorie su un totale di 200 partenti. Discovery, la Classic, la Vintage e la neo nata Challenger per piloti un po’ più esperti ed appassionati di navigazione.
Memorabile la partecipazione di ospiti illustri. Dai Dakariani Nicola Dutto, Tiziano Internò, Maurizio Gerini, Cesare Zacchetti, Francesco Catanese, Niccolò Pietribiasi e il capotecnico Yamaha Moto GP Lin Jarvis che ha preso parte alla manifestazione assieme al figlio.
La Challenger
Ci hanno proposto di partecipare alla nuova categoria Challenger, introdotta quest’anno, così da poterla raccontare. Ovviamente non ho potuto tenere conto dei tempi di “rientro” degli Waypoint, però devo dire un’idea molto divertente soprattutto nei tratti a navigazione “libera” dove si doveva raggiungere un punto indicato in mappa senza un tracciato segnato.
Geograficamente Pavia, bellissima città Lombarda, è posta in una pianura sterminata che in un periodo così particolarmente caldo non agevola la guida in moto. Già dalla partenza il caldo si è fatto sentire e lo si è avvertito ancora più prepotentemente in tutto il tratto di pianura che, attraverso tratti di asfalto e tratti di sterrato, ci ha portato in località Sezzadio, dove ad attenderci, in un impianto dedicato all’off road, un lunghissimo fettucciato, da percorrere per due giri con una formula anche questa molto particolare. Non il cronometro ufficiale (non essendo una gara), bensì il cronometro individuale. Vince chi al secondo giro si avvicina maggiormente al proprio tempo del giro precedente! Ovviamente bagarre aperta!! 😊
Fin li devo dire che ho sofferto molto l’afa ed il caldo, ma fortunatamente dopo pochi chilometri si è aperto un panorama completamente diverso, quando le tracce hanno iniziato a portarci sulla parte alta delle montagne, verso l’Appennino, e dove abbiamo realmente iniziato a goderci la guida in off-road, su territori davvero molto belli e a tratti anche sufficientemente tecnici.
La formula Challenger
impone alla stregua di una gara di regolarità, tempi di sosta o di allungo in avvicinamento ai controlli orari virtuali. Cosa che rende la navigazione e la percorrenza un’incognita di essere riusciti a centrare l’orario di passaggio preciso. Perché non ci sono gli addetti a timbrare un cartellino dei tempi bensì il monitoraggio con un transponder che rileva tempi e passaggio, che i piloti devono visualizzare sul GPS. A fine manifestazione è stata poi comunicata ai partecipanti la “classifica” di chi è riuscito a centrare con maggiore precisione i controlli orari e ai quali è stato dato anche un simpatico attestato di partecipazione. Peccato non averla potuta rispettare appieno per via dell’impegno di “reportage”, ma vi assicuro che come formula è davvero un’idea originale da applicare su di un’Adventouring.
Il percorso della HAT Pavia – Sanremo devo dire mi è piaciuto particolarmente. In questo caso, le piogge dei giorni precedenti la manifestazione, hanno preparato un fondo oserei dire perfetto. Un sottobosco con tanta aderenza e con tratti da guidare scorrevoli ma allo stesso tempo impegnativi hanno dato tanta soddisfazione di guida, e anche soddisfazione agli occhi per gli scorci ed i panorami via via incontrati. Ci sono state soste rinfrescanti e poi l’arrivo a Cairo Montenotte, in provincia di Alessandria, dove abbiamo cenato in un ristorante del centro e da dove l’indomani mattina siamo ripartiti per la seconda ed ultima tappa.
Direzione Sanremo
Questa indubbiamente la più bella e la più tecnica, quasi tutta su sentieri boschivi, con dei bellissimi guadi, tratti di pietra smossa e anche un paio di discese veramente impegnative. La sosta a Zuccarello in provincia di Savona è stata piacevolissima, all’interno del centro storico di questo grazioso paesino costruito lungo il fiume e incastonato nelle montagne. Da li la ripartenza su un bel tratto in salita per poi seguire la traccia in tanti passaggi di bosco, ombreggiati e freschi data anche l’altitudine, e con tratti guidati da vero Motorally . I tratti di off-road della Hat Pavia-Sanremo devo dire che sono sempre stati vari, e mai banali, anche perché la scelta è stata si quella di un percorso divertente da guidare ma anche molto bello da osservare.
La parte finale ci ha portato a percorrere un po’ di asfalto, ma fortunatamente su passi di montagna in altitudine. Il che in un certo senso hanno anche aiutato a riprendere fiato e a rilassarsi nella guida, fino all’arrivo a Sanremo, dove abbiamo concluso questa bella edizione della HAT, rinfrancato da una gustosissima birra fredda con vista porto.
I complimenti vanno a Nicola Poggio e Corrado Capra,i Patron della manifestazione, e tutto il numeroso staff che ha saputo ben organizzare la manifestazione che, a detta dei partecipanti, ha dato soddisfazione a tutti. Pronti dunque per la 7° edizione con il “bene Placet” della formula Challenger che mette quel “brio” aggiuntivo ad un evento già di per se molto bello!
Testo: Edoardo Tommassini
Foto: Fotografica Sestriere
Una risposta
very good