Valli Bresciane Audax 2022

Se è vero che osare significa cercare la prova adatta per misurare se stessi e la propria passione, questo vale ancora di più quando ti cimenti in una specialità nuova che per un motociclista come me, da sempre “stradale”, è rappresentata da una inaspettata passione per il tassellato!

Tutto comincia casualmente qualche mese fa con un evento adventuring, montando cerchi e gomme enduristiche a una moto che già possiedi come nel caso della mia Honda XR650R abituata ad affrontare in versione motard le curve della costa ligure.

Poi, non sazio, le affianchi una specialistica moderna perché senti la necessità di avere un mezzo adatto a osare in terreni estremi.

Ma l’audacia si sa non ha limiti e cerchi il posto e il momento giusto dove approcciare l’uso di un roadbook cartaceo, perché capisci che rappresenta il vero elemento mancante fra il terreno impervio e la misurazione della tua capacità di orientamento nel modo più genuino!

https://youtu.be/v-MCXj7w4T4

Valli: per definire i territori rappresentati da cambi di pendenza su terreni spesso sconnessi e quindi perfetti per il mio fine.

Bresciane: perché sono toste e indipendenti perché sono le “leonesse d’Italia”.

Audax: da “audere” e quindi OSARE!

tre elementi perfetti che danno il nome a una one day adventuring che mi ha permesso di dare sfogo alle mie voglie fuoristradistiche insieme a oltre 150 appassionati, che si sono ritrovati la mattina del sabato nella suggestiva cornice del Museo Mille Miglia.

Il motoclub U.S. Leonessa d’Italia ha pensato a tutto, in particolare al mio primo roadbook, che in realtà erano tre come le tracce che abbiamo seguito per un totale di circa 250 km da Brescia all’Alto Garda.

I partecipanti hanno affrontato strade di ogni genere, percorrendole sia con specialistiche quasi da Dakar (anzi c’era proprio un dakariano famoso per aver portato le emozioni della regina dei rally raid negli schermi dei nostri smartphone) che con mono e bicilindriche dal sapore più retrò.

Seguire una traccia, specie se per la prima volta con un supporto cartaceo, non è una cosa immediata

Ti impegna e cattura la tua attenzione mentre sei in sella ma, se fatta bene come in questo caso, diventa un crescendo di entusiasmo che culmina con l’arrivo alla terrazza del “Panorama Al fil”.

Qualche primo scambio di impressioni e via alla sostituzione del roadbook con qualche modifica dell’ultimo minuto che aumenta il ritmo dello “srotola e riarrotola” perché non vedi l’ora di ripartire per la seconda traccia.

Aumentano i tratti off, con anche tratti di sasso smosso che spesso portano a paesaggi inattesi con il lago che fa capolino quando meno te lo aspetti.

Non c’è evento apprezzato che non si caratterizzi anche da un lauto pranzo durante il quale, immancabilmente, parli di moto, di esperienze motociclistiche e conosci altri come te che vivono una passione a due ruote.

L’ultima traccia è la più lunga…

… ma la pratica nell’arrotolare l’ultimo roadbook aumenta e scopri le prime malizie con il tuo immancabile rotolino di scotch fra le mani.

Si riparte per l’ultimo centinaio di km, alternando tratti con terreno umido a paesaggi costituiti da cave e terreni polverosi, qualche errore dettato dall’inesperienza che si risolve facilmente accodandosi a chi sa dove si deve andare e si torna al museo.

Alcuni sono ovviamente già arrivati, c’è chi visita il museo Mille Miglia e chi è già con un calice di prosecco fra le dita al banchetto del rinfresco e guarda soddisfatto la moto come per dire

scommetto che è piaciuto anche a te!

Se provare un roadbook era la mia massima aspirazione del momento, farlo all’Audax 2022 è stato il modo migliore per farlo “osando in sicurezza” seguiti dagli occhi vigili ed esperti di chi sa quello che fa e gode del sano piacere di  condividere una giornata fra riders!

Testo: Mauro Baldini – “RIDERSMOB”

Foto: Mauro Baldini – U.S. Leonessa 1903

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