Donner-Tech, impresa tedesca di cui in pochi, ancora, conoscono l’esistenza ha iniziato a far parlare di sé grazie alla creazione di un accessorio progettato per la Yamaha Ténéré 700 che è riuscito ad unire estetica e praticità come tutt’ora nessuno ha fatto.
Il nome è nuovo anche agli “insider” del settore poiché Donner-Tech è un’impresa che si dedica a lavorazioni in CNC (macchine a Controllo Numerico Computerizzato) di alta qualità su richiesta specifica di clienti di ingegneria meccanica, reparti corse auto, e-mobility e industrie elettroniche; qualità garantita da tolleranze micrometriche grazie a costosi macchinari di tornitura a cinque assi.
Dov’è l’attinenza col mercato motociclistico?
Nella passione del proprietario, anello di collegamento tra i due mondi: ingegneria di precisione e motociclismo. Steven, infatti, è possessore di una Yamaha Ténéré 700 con la quale predilige percorrere sentieri e mulattiere piuttosto che il freddo asfalto.
Deformazione professionale? Probabilmente. Sta di fatto che lo studio e la produzione di alcuni accessori per la propria moto ha innescato nel pubblico intorno a sé reazioni ben più che positive riguardo gli stessi e richieste abbastanza pressanti.
Da qui, la finitura di precisione e la creazione di una pagina web dedicata atte a rivelare al resto del mondo la produzione, seppur limitata, dei prodotti messi a disposizione – a oggi – della stessa Ténéré, nonché di Africa Twin e GS Adventure.
Personalmente, sono venuto a conoscenza del prodotto di cui vi parlerò grazie a una foto corrente scorta per caso durante uno dei “viaggi quotidiani per Instagram”: stop, niente swipe-up.
Fermi tutti: ma che oggetto meraviglioso è?
Tempo qualche secondo e sono risalito alla pagina web dell’impresa con la quale ho preso contatti perché, a oggi, non ci sono rivali in quanto ad estetica, materiali e praticità.
Purtroppo, nemmeno nel prezzo ma si sa: la qualità, si paga.
Parlo, infatti, del rack posteriore (il classico “portapacchi”) e delle maniglie laterali, anche se definirlo portapacchi è riduttivo: un po’ come chiamare la Gioconda “un quadro”.
Il set è stato creato in alluminio ricavato dal pieno e anodizzato (colore naturale e colore nero, a scelta) e ha un peso totale di 947 grammi.
Le maniglie laterali, che trovo molto funzionali per maneggiare e risollevare la moto in caso di caduta nonché di ausilio al fissaggio di borse e come presa per un eventuale passeggero, sono estremamente ergonomiche e dal profilo ridotto; presentano, inoltre, due fessure laterali strategiche per cinghie da 25mm a facilitare l’operazione di carico bagagli della moto.
Presentano anche un incastro perfetto per l’inserimento del rack posteriore che, al momento, può essere montato solo in concomitanza delle maniglie (è comunque in fase di sviluppo un sistema di autosostentamento del rack per poterlo assemblare senza la necessità di avere le maniglie montate).
Il rack posteriore è certamente minimalista: da un lato l’estetica che non ha eguali in mercato, dall’altro la superficie, forse ridotta se si ha necessità di caricare borse di grandi capacità.
Il rack segue perfettamente la linea del codino senza aumentarne gli ingombri o sporcare le linee minimaliste della stessa moto con una integrazione fantastica, ben concepita e ben prodotta.
Perché un rack “minimalista” se poi “non puoi” montare una borsa di grandi dimensioni?
Personalmente, perché ho comprato Ténéré proprio per non avere “distrazioni” tecnologiche e “virtuosismi” stilistici che appesantiscono spesso quelle moto che dall’indole “off-road” ma che ricadono molte volte nel concetto del “tanto la gran parte delle persone non le usa per quello”.
Ho voluto una moto light, nel peso e nelle linee, seppur estremamente funzionale: le maniglie per me sono un must. Infatti i due punti studiati da Yamaha per maneggiare e risollevare la moto sotto al codino sono molto scomodi, alquanto instabili e, azzarderei, fragili.
Riportando il focus sul rack posteriore, invero, molti competitor seguono sempre un cliché: una piastra con quattro saldature dalle dimensioni quasi esagerate…
ho comprato una Ténéré, non un barbecue portatile.
La funzionalità del rack è maggiore di quanto appaia prima facie
Il primo elemento a suo favore sono le diciotto fenditure atte a far passare cinghie da 25 e 30mm, posizionate su diverse angolazioni; un supporto Rotopax con quattro fori m8 (utilizzabili anche per montare altri tipi di supporti ed estensioni) e quattro ulteriori fori passanti filettati.
Utilizzando un sistema Mosko Moto Rackless 80, lo spazio a disposizione è più che sufficiente.
Si badi: la lungimiranza di Steven ha previsto la possibilità di estensioni aggiuntive: ne è al vaglio una proprio attualmente, pensata per ampliare la superfice del rack volendo montare borse di dimensioni importanti.
Il montaggio è rapido e semplice e la sensazione di solidità ai massimi livelli.
Ma qualcosa di negativo c’è?
Ebbene, nonostante non lo consideri un punto “negativo”, il prezzo certo influisce su un possibile acquisto che resta limitato a chi se lo può permettere.
Il set completo maniglie + rack e viteria è venduto per 550,00€, prezzo certamente importante se lo vediamo solo nella mera ottica di un portapacchi.
Invece stiamo parlando di alluminio ricavato dal pieno con dei costi ben differenti da tubi e piastre di ferro saldate e verniciate, nonché un peso ultra-light che ben si armonizza con lo stile della Ténéré.
Il prodotto è attualmente disponibile, tuttavia l’alta richiesta potrebbe comportare che si resti “out-of-stock” per qualche settimana.
È, però, possibile contattare direttamente Donner-Tech su Instagram o attraverso la pagina web per avere tempistiche aggiornate e qualunque informazione in merito.
Potete inoltre dare un occhio agli altri prodotti creati e a quelli in fase di sviluppo che, mi auguro, vedremo molto presto!
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate e nel caso contattatemi!
Testo: Andrea “Fast” Scaramuzza