Kirghizistan! Sapevate dell’esistenza di questo paese? Io no, almeno fino a quando Dmitri non mi ha inviato un messaggio via internet invitandomi a partecipare a un Enduro Tour in Kirghizistan. Ero entusiasta ma avevo qualche dubbio perché non sapevo nulla di questa nazione. Durante i nostri contatti Dmitri mi ha inviato foto e informazioni sulla sua bellissima patria, sulle sue moto, sulle pensioni, etc. Dopo quasi 5 mesi di scambio di e-mail, abbiamo finalmente deciso di incontrarci a Copenaghen per conoscerci di persona. Dmitri si è rivelato essere un simpatico russo appassionato di Enduro. Dopo averlo incontrato mi sono sentito rassicurato e sapevo che presto avrei guidato una KTM-690 in Kirghizistan.
Dopo una notte serena nella yurta, abbiamo lasciato il campo percorrendo una strada sterrata intorno al lago verso il passo Terskei-Ashu (3300m) e il villaggio di Naryn dove ceniamo a base di specialità locali come i manty (specie di ravioli ripieni), il lagman, tè verde e pane tondo “lepeshka/focaccia: delizioso! Una buona nottata di sonno e via di nuovo sulla moto per una giornata lunga e impegnativa con il maestoso passo Tosor (3900m) da travalicare. All’inizio abbiamo superato vari villaggi poi la strada è entrata in una gola e la strada si è trasformata in una pista rocciosa lungo lo spettacolare canyon coperto di conifere. Il paesaggio cambia nuovamente: ora ci muoviamo lungo la valle montuosa disseminata di yurte, mandriani chirghisi, mandrie di cavalli e yak, e greggi di pecore che pascolano pacificamente in lussureggianti e verdissimi prati. La strada va via via peggiorando, piena di rocce, sassi, detriti e torrenti che abbiamo dovuto guadare. Finalmente siamo arrivati sopra il passo circondati dai ghiacciai. Che vista! Era ventoso e freddo e abbiamo iniziato a scendere fino alla riva del famoso lago Issyk-Kul chiamato anche Lago Caldo. Riusciamo a raggiungere in serata l’hotel nel villaggio di Kaji-Say, dove incontriamo la nostra amichevole locandiera Natalia. Il giorno successivo lo abbiamo passato rilassandoci, percorrendo in moto la riva del lago, esplorando i canyon e le miniere di uranio sovietiche orami dismesse. Il nostro ultimo giorno lo abbiamo passato percorrendo la strada panoramica lungo la riva sud del lago e il canyon Boom facendo ritorno a Bishkek.
A conclusione di questa storia, devo dire che abbiamo trascorso sei incredibili giorni in Kirghizistan scoprendo un’altra destinazione emozionante per tutti gli amanti di Enduro!
Testo e foto: Johannes Kriisa
Per informazioni su questo tour:
Kalinyuk Dmitry
Sunny Tour Ltd.
E-mail: sunnytourasia@gmail.com-sunnytourasia@gmail.com