Per questo test abbiamo atteso l’arrivo dell’autunno con le prime piogge, che in aggiunta al secco estivo, ci ha offerto un mix di viscido e scarsa aderenza perfetto per la prova della nuovissima KTM EXC 300 TPI 2023 Erzbergrodeo! Non contenti, oltre a scegliere il periodo migliore, abbiamo deciso di esagerare e siamo andati a testare la nuova moto in un posto veramente ESTREMO.
…Avete intuito bene, parliamo proprio di Castiglion Fiorentino!
Siamo stati sulle stesse tracce della speciale dell’extreme test dove i piloti ufficiali degli assoluti d’Italia enduro, hanno battagliato nell’ultima prova di campionato per aggiudicarsi i titoli. Potevamo scegliere location migliore? Forse no!
Sono partito come sempre dall’osservazione statica della moto: la prima cosa che è facile notare sono i componenti estetici, tra cui le nuovissime grafiche Erzbergrodeo 2023, Stile unico ed esclusivo! Dopo le grafiche l’occhio cade subito sui numerosissimi accessori KTM Power Parts: vi assicuro che sono veramente tanti!
Proviamo a vederli con ordine
Partendo dal basso notiamo subito
- Pneumatici Metzler six days extreme
- mozzi dei cerchi anodizzati orange;
- corona Supersprox Stealth;
- freno a disco pieno posteriore;
- protezione disco freno sia anteriore che posteriore;
- filo di sicurezza leva freno posteriore;
- tappo olio motore orange;
- telaio orange;
- ventola e protezione radiatori;
- piastre della forcella fresate CNC;
- cinghie di sollevamento anteriore e posteriore;
- coprisella orange modello factory (by Selle Dalla Valle);
- paramani semichiusi e infine il commutatore per la selezione delle mappe.
Finito il lungo elenco degli accessori, possiamo concludere dicendo che l’estetica di questa moto è indiscutibile! Quando la porterete in giro non mancherà appassionato che vi fermerà per ammirarla.
Adesso però non soffermiamoci solo su questa e andiamo a vedere quanto vale su rampe e ostacoli.
La prova
La prima cosa che ho voluto testare è stata la famosa “trazione del posteriore” di cui tutti parlano… Ebbene all’inizio forse un po’ scettico dalle voci che correvano, nel provare una ripartenza da fermo su una rampa ripida in salita, forse ho esagerato un po’ perché ho rischiato una brutta candela (per fortuna gestita bene grazie all’uso pronto del freno posteriore).
Beh: probabilmente avrei fatto meglio a dare ascolto alle voci!
Effettivamente quello che mi ha colto di sorpresa è stata la risposta della moto, ho capito subito che non serviva caricare le pedane con così tanta forza e usare tutto quel gas deciso come spesso accade con altre moto in questi casi. Dunque confermo anche io: la trazione di questa moto è veramente impressionante!
Il motore
Il motore è un cc 293,2 TPI, a 6 marce e alesaggio di 72 mm. Motore molto facile e intuitivo fin dai primi attimi, nei bassi ha una erogazione che non richiede grossa esperienza e ti permette di percorrere tratti insidiosi con un filo di gas senza scomporti molto.
Allo stesso tempo regala emozioni uniche che solo un 300 2t può dare, quando trovi il dritto e butti giù una marcia dopo l’altra ti saprà far tornare a casa con il sorriso, provate!
La ciclistica nel suo complesso offre un’ottima posizione di guida da cui ne conseguono ottima agilità e manovrabilità, soprattutto nei tratti lenti e tortuosi dove ti permette di cambiare direzione facilmente nonostante le asperità del terreno.
Le sospensioni
Molto bene sia forcella che mono nei pezzi hard: esprimono il loro massimo potenziale in mulattiere bagnate, rocce con gradini e pietraie. Vi sembrerà di avere tra le mani una moto che sale anche sui muri lisci!
Di contro le sospensioni si adattano meno bene nei tratti molto veloci e poco tecnici, In tal caso, forse, potrebbe essere necessaria qualche regolazione che è possibile fare tramite click o, in casi più estremi, intervenire con una taratura più idonea a quello che dovete fare.
I freni
Ovviamente una moto che presenta tutto “al top”, non poteva non montare pompe e pinze Brembo!
Per quanto riguarda i dischi sono rispettivamente da 260 mm e 220mm con l’aggiunta del disco pieno al posteriore; che sarà veramente difficile mettere in crisi con il classico surriscaldamento che spesso capita nei tratti in discesa. Dunque un mix di componenti che rendono l’impianto frenante tra i più precisi e potenti sul mercato.
A cercarla col lumino, forse l’unica nota negativa riguarda il freno anteriore: consiglio ai neofiti di fare molta attenzione sul viscido, perché il freno è veramente sensibile e si corre il rischio di bloccare la ruota. I più esperti, viceversa, probabilmente apprezzeranno questa elevata sensibilità che permette loro un notevole risparmio energetico sui muscoli della mano.
Conclusioni
A chi consiglierei la moto? Sicuramente a un buon intenditore che sa apprezzare tutti gli accessori e a chi vuole evitare di essere preso in giro nelle uscite hard con gli amici.
Solitamente in questi casi si formano sempre due gruppi: quelli che nel tratto hard riescono a salire per primi e, come di consuetudine, filmano i secondi. Tutti quelli rimasti intrappolati con i segnali di fumo che provengono dai vapori del radiatore.
Ecco se anche voi volete essere tra quelli che filmeranno gli altri è ora di pensare ad acquistare una Erzbergrodeo 3002t 2023!
Se invece state pensando di fare principalmente attività come il Motorally mi sentirei di consigliare altre tipologie di moto.
Testo: Mattia Saggio
Foto: Andrea Migliorati Photographer
Riprese Video: Pietro Bartolomei
Casco: Airoh Stricker
Stivali: Alpinestars Tech 7
Abbigliamento: Raven
Microfono: DJI Mic – Alpa Distribution
Action Cam: DJI Action 2 Dual-Screen COMBO – Alpa Distribution
On Board: SENA 10C EVO