Beh! A prima vista, dire che sia una novità sembra un po un’utopia.
Doverosa precisazione: quanto segue non è un test, bensì una breve presentazione, in attesa di provare la moto in maniera approfondita. Purtroppo, pur avendola a disposizione, la KOVE non aveva ancora ottenuto l’omologazione secondo le normative Euro 5, pertanto abbiamo potuto ripiegare su un po’ di… divertimento in un parcheggio privato, nei pressi di un crossodromo.
Sì perché la piccola KOVE 510X Adventure la guardi e ti sembra una moto già vista!
A differenza del pensiero occidentale, per il quale “copiare” sembra avere accezione negativa, denotando scarsa identità, limitata capacità, nel Sol Levante la “copia” è quasi un “vanto”, una cosa nobile, una motivazione eccellente.
Il concetto alla base è “copiare”, sì, ma con l’aggiunta di quel quid atto a elevare l’originale.
Infatti, una attena analisi della piccola crossover di KOVE, denota proprio questo. Una moto simile alla concorrenza, ma con dei contenuti migliorati. Piccole differenze che però la rendono più appetibile.
Volendo andare più nello specifico potremmo iniziare dalla ciclistica di questa moto
La piccola Adventure vanta firme di tutto rispetto per quanto riguarda il reparto sospensioni: la forcella a steli rovesciati da 41 mm è siglata Kayaba ed è totalmente regolabile sia per la taratura idraulica sia per la compressione della molla, con una corsa dello stelo di ben 210 mm.
Anche al posteriore troviamo un mono Kayaba, montato su leveraggio progressivo, sempre completamente regolabile e con una escursione di 195 mm.
A sostenere il monoammortizzatore ci pensa un bel forcellone in alluminio, montato su di un telaio in acciaio struttura a diamante, visivamente bello e ben rifinito.
Altra azienda di prestigio per quanto riguarda l’impianto frenante, marchiato Nissin
Pinza a doppio pistoncino all’anteriore e mono pistoncino al posteriore che vanno a mordere dischi a margherita rispettivamente troviamo un doppio disco all’anteriore da 298 mm e un singolo disco al posteriore da 240 mm.
E i cerchi? Sì, un’altra chicca!
Sono tubeless a raggi tangenziali, roba che nemmeno su moto di categoria superiore a volte si vedono montati e sono, da 19” all’anteriore e 17” al posteriore.
Il motore non si differenzia molto dalle antagoniste di settore, infatti monta un bicilindrico superquadro parallelo a iniezione da 495 cc, classica soluzione di moda in questo periodo per quanto riguarda le medie cilindrate; parco nei consumi dichiarati, circa 25 km con un litro, cambio a sei marce, potenza di 35KW, quindi adatto anche ai neopatentati A2, coppia massima di 45 Nm a 6500 giri.
Altre caratteristiche distintive le troviamo nella plancia di comando che, oltre a darci i parametri di guida, presenta un efficientissimo TFT a colori di ottima leggibilità e una miriade di configurazioni e caratteristiche da moto premium di livello.
Alcuni esempi su tutto:
- due riding mode (sport e eco)
- ABS modulare su tre livelli (attivo, solo anteriore e off)
- connettività con lo smartphone
- pressione pneumatici
- temperatura pneumatici
- temperatura esterna
- altimetro
Insomma: oltre ai soliti trip parziali e totali troviamo un’elettronica attenta anche ai dettagli.
Ma le chicche di serie offerte, che potrebbero invogliare all’acquisto, non sono finite!
Paramani, paracarene tubolari in acciaio, paracolpi in alluminio, portapacchi posteriore, capolino in plexiglass pluriregolabile, presa 12 volt, presa USB e fari full led.
Niente male… vero?
C’è un’altra freccia all’arco ancora da scoccare, forse la più importante: quella delle quote!
La piccola KOVE 510X Adventure, pur avendo una luce da terra di tutto rispetto pari a 210 mm, probabilmente superiore anche alla più agguerrita concorrenza, riesce a mantenere un piano seduta piuttosto umano: 830 mm che, abbinato a un peso più che ragionevole pari a 178 Kg in ordine di marcia, la rendono un sogno possibile anche a chi di gamba non è uno spilungone o magari a chi non vuole una moto troppo impegnativa nelle manovre da fermo.
In movimento ci è sembrata una moto molto equilibrata, facile e intuitiva.
Saliti in sella, il manubrio sembra avere una piega abbastanza alta, poi nel guidare ci si accorge che la posizione è confortevole e allineata con il resto delle quote.
La seduta è comoda e lo schiumato sembra gradevole anche per chi affronta lunghi tragitti.
Il motore non brilla per potenza ma è molto elastico e non mette in difficoltà nemmeno chi è alle prime esperienze su due ruote. I freni sempre ben modulabili, non sono spugnosi, ma incisivi quanto basta per una fermata repentina. Il comando frizione è morbido e il cambio preciso, si guida disinvolti senza troppi patemi di prestazioni e pesi da petroliera!
E in off…?
In fuoristrada ci va anche meglio di quanto ci aspettassimo! Non è certo una moto da mulattiera, magari da strada bianca o qualche off non troppo impegnativo, ma in piedi si guida comodi, non è puntata troppo sull’anteriore ed è sempre prevedibile. Le sospensioni forse risultano troppo morbide e saltellano un po’, sicuramente dopo una taratura personalizzata ci immaginiamo un miglioramento.
Ha anche difetti?
Sinceramente non abbiamo trovato grosse pecche, forse un po’ le grafiche, non bellissime e attaccate in maniera un po’ posticcia, tuttavia non sono quelle definitive, essendo un modello pre-serie.
Una nota stonata c’è: sebbene non sia ascrivibile alla moto, è comunque importante da considerare: l’assistenza post-vendita!
Il marchio KOVE ha appena solcato i confini del nostro mercato, rimanendo un prodotto ancora di nicchia e difficile da reperire. Tanto più dicasi per l’assistenza post vendita.
Consci di ciò, sia il brand che il distributore per l’Italia Pelpi International hanno attivato una rete che sia il più capillare possibile per garantire una customer care in linea con le aspettative e che vanta già 50 concessionari attivi, da raddoppiarsi entro il 2024.
Una presa di posizione importante che denota serietà e volontà di penetrare il mercato in misura preponderante!
Sono tante le iniziative e novità che presto arriveranno anche nel vecchio continente, cosa che potrà altro che far bene alla nutrita schiera di appassionati, quindi ben vengano nuove soluzioni e nuove possibilità!
Quindi benvenuta KOVE!!!
Testo e tester: Fabio Fonsidituri
Foto: Dario Lupini
Una risposta
Sono possessore di ika kove 510x posso dire veramente bel mezzo se mi so dice lo consiglieresti risposta si costa circa 1000 euro in più delle altre mali vale tutte e poi cosa nn ultima il peso fa la differenza