Abbiamo trascorso un’intera giornata con due ragazzi che sono in procinto di prendere decisioni importanti: Samuele Pecorari, 14 anni e un trascorso nel mini-cross e mini-enduro è attratto da un 50 cc con le ruote artigliate mentre Lorenzo Trippi si è fatto le ossa su un Beta RR 50 Racing e appena compirà i 16 anni vuole fare il salto di categoria impugnando una 125 cc.
Con un po’ di malizia e celando la sorpresa, li abbiamo invitati con una scusa: quella di un allenamento infrasettimanale. E invece, non appena arrivati, abbiamo consegnato loro una Beta RR 50 Racing e una Beta RR 125 LC 4T.
È stato come lasciare un barattolo di nutella con due cucchiai infilati dentro, sul tavolo di cucina… saltavano come caprioli.
Il test
Un inaspettato acquazzone autunnale ci ha permesso di provare le moto in un fango insidioso e su delle pietre viscide che hanno riservato diversi imprevisti.
Il giro, che abbiamo ripetuto più volte, presentava i classici perigli dell’enduro: sottobosco con tratti single-track, pietraie, gradini da affrontare sia in discesa che salita, radici e, a seguito del nubifragio, numerose pozzanghere ricolme d’acqua.
Le moto
Beta RR 50 Racing
La RR 50 Racing oggetto della prova è affiancata nel listino della casa toscana da due altri modelli con caratteristiche orientate a un utilizzo meno esasperati:
- la RR 2T 50 versione standard con miscelatore di serie, che punta a mantenere un prezzo contenuto nonostante le ottime finiture e le buone prestazioni
- la RR 2T 50 SPORT mantiene il miscelatore e vanta accorgimenti e finiture di livello superiore con un look che affascina molto i quattordicenni.
La top di gamma, non ha niente da invidiare alle sorelle maggiori ed è pronta per svolgere un ruolo da protagonista nei vari campionati di enduro. Nel rispetto della tradizione di chi gareggia e per un contenimento dei pesi, la miscelazione è separata, le forcelle di diam. 41 sono regolabili in compressione e ritorno cosi come il mono-ammortizzatore che gode anche del registro per il precarico oltre al leveraggio progressivo infulcrato nel forcellone in alluminio.
Le finezze che la contraddistinguono non sono finite qui: tra queste i doppi radiatori, le pedane microfuse, i cerchi in lega, lo scarico con finitura nichelata e silenziatore in alluminio oltre alle sovrastrutture che richiamano nelle forme e nello stile quelle che troviamo montate sulle cilindrate superiori.
Il telaio è un classico doppia culla in acciaio, mentre il motore da 49,7 cc è alimentato da un carburatore Dell’Orto PHBN 16 HS, ha l’ammissione lamellare direttamente nei carter ed è azionabile con la leva del kick-starter. Completano la dotazione di serie i dischi freni da 260 di diametro all’anteriore e 220 al posteriore
Peso 85 kg.
Beta RR 4T 125 LC
Anche la 125 4T potremmo definirla “racing” in quanto adotta tutti i componenti che troviamo sulla piccola 50 cc. Il motore è un evoluto monocilindrico a carburatore da 124,6 cc a quattro valvole che eroga 15 cv e 10 KW di potenza adatta anche ai sedicenni con patente A, raffreddato a liquido attraverso due radiatori ed una elettroventola che garantisce l’ottimizzazione delle temperature di esercizio.
Avviamento elettrico per agevolare la messa in moto. Il telaio è ispirato alle RR4T di maggior cubatura infatti è un doppia culla con montanti in acciaio a sezione ovale e questo ne conferisce stabilità e maneggevolezza.
Il cambio è a sei rapporti, le forcelle da 41 di diametro sono regolabili sia in estensione che ritorno e hanno 260 mm di escursione, mentre il mono ammortizzatore sempre regolabile arriva fino a 270 mm. Le ruote da 21” all’anteriore e 18 dietro montano dischi rispettivamente da 260 ø e 220 ø.
Il serbatoio carburante ha una capienza di 7,3 lt. e complessivamente la moto pesa solamente 108 kg.
Vista la indole tutto fare a cui è votata, è omologata per il trasporto del passeggero e ha una unica chiave in dotazione per avviamento, sella e tappo serbatoio.
Peso a secco 102 kg.
































La parola ai tester
Samuele Pecorari
La moto che avuto in occasione di provare è stata un BETA RR 50 RACING modello 2021, una moto con ottime prestazioni sia su tracciati tecnici che su percorsi scorrevoli e veloci. Una moto che fin da subito mi ha colpito molto in tutte le sue caratteristiche, in primis la maneggevolezza ma anche l’accelerazione e la frenata, anche riguardo al lavoro delle sospensioni e nella facilità di piega in curva. Parlando dell’accelerazione mi ha colpito perché la moto prende subito giri e quindi consentendo al pilota di relazionarsi meglio con essa.
È vero, per staccare il tempo bisogna guidarla sempre con il gas aperto ma le sospensioni assecondano veramente tutto. Riguardo alla frenata, invece, ho visto come sia facile farla rallentare in pochissimi metri consentendo al pilota di staccare più tardi. Un’altra cosa che mi sbalordito è stata la maneggevolezza nel guidarla, perché essendo ancora una moto abbastanza leggera resta più facile affrontare dei tratti tecnici o semplicemente piegarla più in curva.
Secondo me è una moto adatta sia ai neofiti alle prime armi che a quelli con esperienza pronti magari ad affrontare gare di campionati regionali o italiani.
Una vera piccola enduro specialistica!
Lorenzo Trippi
Oggi ho provato la nuova Beta RR 125 4t da Enduro.
Partiamo dalla risposta del motore che mi sembra la parte più interessante di questa moto perché reattiva al tempo giusto e che è riuscita, in qualsiasi condizione di pendenza, a portarmi fuori con poca fatica. Sul fango mi ha impressionato, perchè ha tanta trazione e non mi ha mai messo in difficoltà.
Ottima anche sul veloce dove ha dimostrato grande stabilità.I freni, come risposta, non mi sono sembrati troppo aggressivi soprattutto i primi minuti dovevano essere ancora rodati visto che la moto era appena uscita dalla fabbrica; in seguito all’utilizzo sono decisamente migliorati. A livello di sospensioni e mono ammortizzatore sono le stesse che adotta anche il mio cinquantino, sarà per il peso maggiorato della moto ma ho riscontrato che lavorano molto bene.
Insomma questa moto mi ha fatto divertire e credo che per un sedicenne che voglia approcciare all’enduro, sia l’ideale anche perché ti insegna a guidare e nello stesso tempo a divertirti, quindi un doppio vantaggio!
Testo: Pietro Bartolomei
Foto: Andrea Migliorati Photographer
Tester: Samuele Pecorari e Lorenzo Trippi