AFRICA ECO RACE 2019

Per tutti gli amanti dei rally raid, per tutti coloro che amano questo sport e i suoi protagonisti questo giorno, l’11 gennaio, di ogni anno, dal 2005 in poi, è un giorno speciale.

Proprio a pochi chilometri da qui, 14 anni fa Fabrizio Meoni, nella tappa che partiva da Atar, ci lasciava soli. Irrimediabilmente soli.

Alessandro Botturi stamattina mentre metteva in moto la sua Yamaha ha pensato molto a Fabrizio, e a lui voleva dedicare la vittoria della prova speciale, questa decima dell’Africa Eco Race 2019, e invece non c’è riuscito, per poco, ma non c’è riuscito. “Mi dispiace perchè ci tenevo tanto – diceva al suo arrivo al bivacco di Akjoujt – però spero di avere qualche cosa di più grande da dedicare a Fabrizio” dice lasciando in sospeso la frase.

Un piccolo errore di navigazione, del quale ancora non si rendono bene conto nè lui né Pal Anders Ullevalseter, è costato ad entrambi un ritardo al traguardo: “Ci siamo sbagliati tutti e due su una nota. Abbiamo preso un’altra direzione e l’abbiamo seguita per 12 chilometri prima di renderci conto che avevamo sbagliato. Siamo tornati indietro sulla stessa identica traccia sempre per 12 chilometri, e ci siamo accorti che eravamo giusti, anche prima di sbagliare. Non mi so spiegare ancora cosa sia successo”. Proprio in quel momento Francisco Arredondo, il pilota guatemalteco per la prima volta all’Africa Eco Race, stava sopraggiungendo – lui partiva in settima posizione stamattina – e non ha dovuto far altro che seguire i primi due. “Se non ci avesse visto sarebbe probabilmente caduto anche lui nel nostro stesso errore e invece così non ha perso neanche un secondo e ha vinto”.

Al traguardo arrivano tutti insieme, ma la classifica appunto premia Arredondo al termine di una speciale lunghissima in termini di ore: poco più di 7 ore per percorrere 471 chilometri, il che appunto, testimonia la difficoltà della prova speciale. Botturi è secondo a 2’59” dal pilota Ktm del Guatemala e alle sue spalle a 1’53” c’è Ullevalseter che ora in classifica generale resta sempre secondo con 7’08” dall’italiano.
La stanchezza comincia a farsi sentire e i piloti sono provati, concentrati ora un po’ di più sulla tappa di domani, lunga 556,20 chilometri. L’Africa Eco Race 2019 saluterà la Mauritania ed entrerà in Senegal nella famosa Saint Louis con una speciale di 217,69 chilometri a cui seguirà un trasferimento da 338 durante il quale tutta la carovana del rally passerà la frontiera e si troverà in Senegal.

Vediamo come va Agazzi:
si conferma ed è ottimo quarto ad Akjoujt !

La 10a Tappa da Amodjar ad Akjoujt di 519,86 km con al suo Interno la Speciale Ain Attay / Akjoujt lunga 471,58 km, ha confermato ulteriormente la grande attitudine verso I Rally In terra d’Africa del pilota bergamasco , portacolori del Fast Team di Calolziocorte che ha chiuso la Speciale cronometrata in una brillantissima quarta posizione finale.

In sella alla Honda CRF 450 Rally RS Moto Limited Edition, allestita professionalmente nella sua concessionaria di Bergamo, Agazzi ha guidato tra le Insidie della penultima Tappa In Mauritania con la saggezza del veterano, tenendo Il passo dei due piloti che lo precedono nella classifica generale e non Insistendo nel voler contenere Il grande recupero del vincitore della Tappa odierna , Francisco Arredondo, guadagnando , dopo oltre sette ore di bagarre con Il cronometro, altri quattro minuti su Jensen Felix che resta Il suo più temibile avversario per la conquista del podio .

Domani I piloti con l’undicesima Tappa saluteranno la Mauritania, partendo dal bivacco di Akjoujt fino a St Louis, e sarà lunga ancora oltre I 500 Km, con una Speciale di 217 km al termine della quale un lungo trasferimento li porterà al fine Tappa di St Louis in Senegal. Forse l’ultimo vero ostacolo da superare, prima della passerella finale con la partenza In linea sulla sabbia del Lago Rosa, per gli ultimi 22 km della 11a edizione della Africa Eco Race .

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