PRIMA DI PARTIRE
Arriviamo in questa splendida tenuta sopra Sansepolcro in provincia di Arezzo, 380 ettari di bosco recintato, un posto incredibile. Siamo appena arrivati e scende la nuova Gas gas 300 2018, inizio a fare un giro intorno per vedere la versione definitiva della nuova enduro spagnola già visionata alla EICMA 2017 e su vari siti internet. La moto a prima vista risulta subito ben fatta con partner tecnici di prima qualità, forcelle e mono Kayaba, comando frizione Magura, impianto frenante Nissin, cerchi Excel, V-force 4, bella la qualità dei vari accoppiamenti sella, serbatoio, plastiche e una linea piacevole che prende da varie moto ma ha un carattere tutto suo.
IN SELLA
Come si sale in sella troviamo subito una buona impostazione, trovi tutto al suo posto, bella la sensazione tra le gambe, l’altezza sella, distanza sella pedane, si riesce a spostarci dal serbatoio al parafango posteriore senza nessuna interferenza con le sovrastrutture. Il manubrio ben dritto e non troppo alto come piace a me, probabilmente l’endurista “vero” lo preferirebbe più alto, ma non è il mio caso, ottimo il feeling con comandi e leve, la moto è snella tra le gambe e trasmette una sensazione di leggerezza che ritroveremo anche nella prova dinamica. È il momento di partire.
COME VA
Non appena avviciniamo il dito al pulsante magico sulla sinistra del manubrio, la moto parte subito,qualche secondo e metto dentro la prima, ottimo lo stacco della leva frizione, il comando Magura lavora a dovere, come sempre. Inizio a guidarla nel sottobosco e la moto trasmette immediatamenteconfidenza, sembra di averla già guidata mille altre volte ma non è cosi: il motore ha una bella progressione, sempre pieno e con tanto tiro fin dai bassi regimi, un motore facile che non mette maiin difficoltà. È un motore che vuole le marce per dare il meglio di sé, se insisti con la marcia il motore mura e non fa strada, meglio dare la marcia sopra e sfruttare il tiro sempre costante e piacevole. Questa sensazione si ha soprattutto nelle larghe strade veloci, appena rientriati nel sottobosco guidato questa sensazione si perde e non si arriva mai al limitatore, se non in seconda marcia quando voglio insistere per superare un ostacolo.
La moto è molto facile e maneggevole da inserire in curva, l’appoggi dentro e gira da sola, poi il gas ti porta fuori molto bene con tanta trazione, sicuramente grazie anche alla taratura tendente al morbido delle sospensioni. Andando su tratti più veloci, rimane sempre l’idea che sia un po’morbida ma, anche spingendo, la moto ha sempre reazioni sincere e si apprezza l’efficienza delle sospensioni che da metà diventato molto più sostenute. Per l’amatore, secondo me, è già buona cosi, il “pilota” a seconda del peso e del passo troverà la propria messa a punto.
L’impianto frenante di ottima qualità, molto modulare, a volte viaggiando con la leva in mano, nontende mai a bloccare in maniera improvvisa e quando tiri la leva con più decisione diventa subito aggressivo al punto giusto; Nissin è sempre il riferimento, buono anche il posteriore.
Nel complesso l’ho trovata un’ottima moto, ben fatta e divertente, molto maneggevole ma che non rinuncia alla stabilità sul veloce; la componentistica è di qualità, come già detto, e sicuramente sarà un’ottima alternativa alle 300 già presenti sul mercato, ben tornata GAS GAS.
- FACILITÁ DI UTILIZZO
- CICLISTICA
- FRENO ANTERIORE
- MOTORE CHE MURA UN PO’ TROPPO PRESTO
Tester e testo: Alessandro Mengozzi
Foto: Luca Pucci