Quando il tuo vicino di casa, che è anche tuo amico, ti dice che vuole andare in Vietnam per la quarta volta, ti chiedi che ci sarà mai in quel posto ! pensi che non stia bene, o che si sia perdutamente innamorato di una ragazza del luogo, o che ci sia la possibilità che sia davvero un bel paese da visitare. Se poi ti dice che andrà da solo, in moto, evitando il più possibile l’asfalto…come resistere alla tentazione? Il mio “vengo anch’io” è uscito spontaneo come la prima parola di un bambino. E così, sorseggiando un caffè, è nata questa avventura, in un paese stupendo, dai colori e la vivacità incredibili! Dovevamo essere in due, ma una notizia così appena trapela si espande e raggiunge in pochi secondi tutti i bikers amici. Difficile dire di no e ci siamo trovati in sette prima di bloccare tutti. E’ nato così un gruppo di “ex” ragazzi, con cui ci siamo divertiti come pazzi, scherzato, riso e giocato come bambini. Abbiamo attraversato posti in cui probabilmente passano pochi occidentali e l’accoglienza è stata incredibile! Eravamo ospiti d’onore in ogni luogo, in ogni casa, ci hanno invitato nelle loro feste, nei loro matrimoni, a ballare, bere, mangiare!
23 FEBBRAIO / 11 MARZO 2018
Avventurieri: Gigi, Carlo, Stefano, Fernando, Gianni , Paolo e Giorgio (residente in Vietnam “TheGuide”). Guide utilizzate: Lonely Planet, sitoweb vietnamcoracle.com
Venerdì 23 febbraio
Partenza ore 12,35 da Venezia con volo Aeroflot, scalo a Mosca con destinazione Ho Chi Minh. Volo tranquillo con arrivo in mattinata di sabato a Saigon. Il fuso orario ci porta indietro di ben 6 ore.
Sabato 24 febbraio
Dopo aver espletato le veloci operazioni doganali, ci troviamo già immersi nel clima caldo di Saigon con i suoi profumi e rumori. Trasferimento al quartiere 7 (sud della città). HCMC ha circa 8 milioni di abitanti, ma il traffico tutto sommato sembra tranquillo, considerando il fatto che arriviamo in città nel fine settimana ed alla fine del capodanno cinese. Lo scooter è il mezzo più usato in città, ma si vedono sempre più auto (rispetto agli anni scorsi). Alloggiamo in un bel appartamento nella torre sud del Sunrise Residence. Con Freddy e Giorgio andiamo subito a noleggiare 2 moto alla Tigit motorbike per poterci muovere nella metropoli in autonomia. In serata Io e Carlo andremo al ricevimento per festeggiare il matrimonio di Joseph & Van presso l’hotel Nikko. Serata fantastica, calda ed alcoolica!!!
Domenica 25 febbraio
Giornata alla scoperta di HCMC con lo scooter, accompagnati da Han, una ragazza che lavora in Givi Vietnam. Tutte le persone che incontriamo, ci salutano con un bel sorriso, sarà la fantastica costante di questo incredibile viaggio. Visitiamo il Museo dei residuati bellici, dove andremo a conoscere la prospettiva Vietnamita dell’atroce guerra contro gli Stati Uniti. Visiteremo anche il Palazzo della Riunificazione, costruzione cupa stile anni ‘60 con tutte quelle sale vuote. Comunque luogo di grande significato per la liberazione del Vietnam. La Posta Centrale progettata da Eiffel ed il mercato coperto di Ben Thanh, dove puoi trovare di tutto. Pranzo in un ristorantino carino dove iniziamo a prendere confidenza con l’ottimo cibo Vietnamita e le immancabili bacchette. In serata, barbecue da Joseph al Riviera Point sul Saigon River, dove dal 30° piano si può ammirare un superbo sky line notturno sulla città.
Lunedì 26 febbraio
Visita alla Givi Factory Vietnam, fabbrica del gruppo Givi (accessori per moto). Azienda dove vengono prodotte tutte le borse morbide da moto e l’abbigliamento anti pioggia. Vi lavorano oltre 250 addetti. Givi sarà il nostro sponsor in questa avventura, fornendoci tutto l’abbigliamento tecnico utile per questo viaggio. Dovremo inoltre testare delle inedite tute anti acqua, borse laterali da moto ed abbigliamento vario, che si rivelerà utile e di ottima fattura. Pomeriggio visita alle Cu Chi Tunnel, lontane 50 km da HCMC dove abbiamo la possibilità di vedere parte dei 250 km di tunnel scavati dai Vietnamiti per nascondersi e contrastare gli invasori francesi in primis e successivamente americani. Cena di commiato dal team Givi con squisito pesce di mare.
Martedì 27 febbraio
Al mattino presto, trasferimento con Vietjet Air per Hanoi. In aeroporto ci incontriamo con Stefano, il quale arriva direttamente dall’ Italia. Dopo 40 minuti di taxi arriviamo al Mayfair Apartments nel centro della città. Depositati i bagagli andiamo subito alla Tigit Motorbike per ritirare i nostri scooter. Sono tutti Honda Blade 110 cc, semiautomatici a 4 marce in ottimo stato, gommati con pneumatici tassellati nuovi. Prendiamo confidenza con il traffico caotico della capitale. Non esistono regole, la velocità è contenuta (max 35km/ora). Gli incroci sono la parte più complicata, chi si ferma è perduto! bisogna scansare gli alti mezzi gradualmente senza mai fare spostamenti bruschi. La serata la passiamo in centro, dove troviamo un ristorantino molto street food con mini tavoli e micro sedie che propone carne al BBQ da cuocere in autonomia al tavolo.
Mercoledì 28 febbraio Hanoi – Vinh Phuc Km 60
Colazione con fantastico Vietnamese ca phe sua e brioches (le uniche di tutto il viaggio). Prepariamo le moto e tutto l’equipaggiamento che ci servirà per i prossimi 10 giorni. Arriva Giorgio da HCM e nel primo pomeriggio partiamo per le montagne del nord. Le strade in uscita dalla capitale sono molto trafficate e seppure Giorgio davanti ed io alla fine del convoglio siamo in contatto con l’interfono dobbiamo prestare molta attenzione. Siamo tutti dotati di una sim vietnamita (si rivelerà molto utile) pertanto sempre in contatto anche in caso di eventuali smarrimenti fortuiti. Abbiamo anche un Tom Tom conaggiornamenti caricati che non sarà all’altezza del navigatore di Google maps. Usciti dal traffico della metropoli il paesaggio diventa più interessante con risaie a perdita d’ occhio. Arriviamo a Vĩnh Phúc al Resort FLC, hotel incredibile, tra la reception e le stanze c’è un lago artificiale di circa 200 metri. E’ semivuoto. Ceniamo da soli in una sala da pranzo, serviti da una moltitudine di camerieri. Oggi siamo riusciti a percorrere circa 60 km in 3 ore circa.
Giovedì 1° marzo Vinh Phuc – Nghia Lo Km 160
Dopo una buona colazione a base di uova e bacon si parte. Il clima è buono, ma il sole non si vede, l’umidità sospesa nell’ aria rende i colori tenui e plumbei. Sarà anche oggi un trasferimento verso le montagne del nord. Iniziano fin da subito le prime colline. Nel tardo pomeriggio, arriviamo a Nghia, dove troviamo il modesto Nghia Lo Hotel. La cittadina è brulicante di vita, nella via adiacente al nostro hotel c’è un mercato con tutte le mercanzie (frutta e verdura) esposte lungo la strada. Facciamo una passeggiata ed individuiamo immediatamente il posto dove andremo per la cena. Prendiamo tutti la Pho Bo, una zuppa di carne di manzo con noodle di riso, erbe varie, germogli di soia ed insaporita con menta, lime. Fantastica e ristoratrice.
Venerdì 2 marzo Nghia Lo – Cò Là Km 200
Colazione e via si parte. Iniziano strade più interessanti e si intravedono nella foschia le prime montagne con i pinnacoli calcarei ricoperti di vegetazione. Percorriamo strade asfaltate e ben tenute, il traffico pesante è inesistente. Attraversiamo piccoli paesi dove si vedono già gli abitanti con i costumi tradizionali. Arriviamo alla cittadina di Cò Là posizionata in una valle circondata da alte montagne. Troviamo alloggio per la sera con facilità. Andiamo allo Sky Hotel dove veniamo festosamente accolti dai proprietari che insistono per farci vedere la meraviglia dell’ hotel…una sala tutta specchi e luci, super insonorizzata per il karaoke. Rattristati dal nostro relativo interesse, passiamo alle camere, grandi, luminose con dei letti enormi e fantastici materassi.
Sabato 3 marzo Cò Là – Phong Tho (Lai Chau) Km 150
Proseguiamo verso nord ovest tra risaie terrazzate (il riso è stato da poco piantato) e valli incantevoli. Dopo aver fatto un passo montagnoso scendiamo a Lai Chau. Cittadina circondata da alte montagne, ma triste, con ampi viali e grandi edifici governativi disabitati. Da Lai Chau proseguiamo verso la città di Phong Tho nord-ovest sulla strada QL4D. Questo tratto di strada è tenuta in ottime condizioni e passa sopra le alte montagne prima di scendere in una valle. Dopo Phong Tho la strada prosegue verso sud-ovest nel fondo valle del fiume Nam Na. La strada è in buone condizioni, ed è un tratto tranquillo fino al bivio di Nam. Al bivio giriamo a sinistra (verso est) in un ambiente incredibile, una strada un po’ sconnessa, panoramica tutta tornanti, costruita sul fianco della montagna. Si vede costantemente il fondo valle e la foschia rende magico questo tratto. Arriviamo sull’ altopiano di Sin Ho a 1100 mt di altezza. Le montagne attorno, i terreni coltivati, villaggi di minoranze etniche sono incantevoli. Sin Ho è una piccola cittadina, molto fredda dopo il tramonto. Ci sono diversi posti dove alloggiare, noi andiamo al Thanh Bin Hotel.
Domenica 4 marzo Sin Ho – Phong Tho (Lai Chau) Km 196
Nasce il sole, ma la foschia ed il freddo rimangono, rendendo il paesaggio fiabesco. Una lunga discesa ci porterà a Phong Tho. Ritorna il sole, il freddo allenta la sua morsa e la nebbia si dirada, si vedono innumerevoli corsi d’ acqua con villaggi su palafitte sparsi per la valle. Le risaie terrazzate sono molto presenti. Andiamo al Lan Anh Hotel per prenotare la notte successiva. Il complesso posizionato in un punto strategico ha sicuramente visto momenti migliori, è immerso in un bel cortile verdeggiante, costruito prevalentemente in legno con camere modeste. Lasciamo i bagagli e via a scoprire un percorso ad anello verso nord di circa 80 km. Andiamo verso il confine cinese di Jinshuihezen. Raggiunta Nam Cay deviamo a destra, dove una ripida salita ci porta velocemente in quota. Viaggiamo sulla dorsale della montagna, attraversando piccoli villaggi, con terrazze di riso e mais. La veduta sulle montagne circostanti è imponente, il tempo è bello soleggiato. All’ altezza del villaggio di Si Phay vedo su Google maps una tortuosa stradina che andando verso il confine cinese ritorna a sud. Chiediamo info e stranamente ci sconsigliano la strada. Un cartello indica “Frontier area” Noi incauti AVANTI!!! Inizia subito la pavimentazione in cemento (brutto presagio) poi uno sterrato tutto tornanti e mal ridotto in discesa. Davanti a noi il fondovalle e oltre il fiume la CINA. Arriviamo sul fondo valle. Ci fermano 2 ragazzi in pantaloni corti e t shirt, hanno l’aria infastidita e ci fanno ritornare sui nostri passi indicano un cartello con scritte in Vietnamita. Usando google traduttore: Check point confine di stato. Ops….siamo in Cina. Dopo alcune telefonate con i loro capi ci lasciano andare. Percorriamo a ritroso lo sterratone e continuando il loop sempre con panorami mozzafiato ed arriviamo giù a Phong Tho.
Lunedì 5 marzo Phong Tho – Sapa Km 130
Al mattino prendiamo la strada verso sud est attraversando Lai Chau e Co Là. Rimaniamo sulla QL 40 ed iniziamo la salita per il passo Tram Ton, che con i sui 1900 mt di altezza è la strada montana più alta del Vietnam, bella tortuosa. Sulla destra ci osserva il monte Farsipan che con i suoi 3143 mt è la montagna più alta dell’Indocina. In prossimità del passo, alcune piattaforme panoramiche permettono la fermata in sicurezza, visto l’incessante traffico di grossi camion. La vista sul fondovalle è stupenda, ma mi sorge un dubbio quando vedo al passo diversi turisti (incontrati raramente sul nostro percorso). Iniziata la discesa incontriamo le belle cascate di Thac Bac e Thac Tinh Yeu. L’ entrata in Sapa è da girone Dantesco, lavori in corso, polvere, traffico impazzito, costruzioni soffocanti, caos, ….panico!!! Sono passati 17 anni e la 4° volta che vengo in Vietnam con l’obiettivo di arrivare a Sapa. Ma voglio SCAPPARE! Arriviamo con fatica al Charming Hotel, carino ed in posizione centrale. Le camere sono belle, luminose e pulite e questo è tutto ciò che ci serve. Lasciamo i bagagli e facciamo un giro per prendere confidenza con la città. A Sapa la razza con lineamenti asiatici è la minoranza, predomina la razza caucasica (turisti). Hotel superlusso e botteghe per turisti. Non tutto il male vien per nuocere ed in serata sfruttiamo la situazione andando alla Belle Spa per un rigenerante massaggio e successivamente una buona cena a base di spiedini vari.
Martedì 6 marzo Sapa – Tung Qua – Sapa Km 195
Oggi faremo un anello a nord di Sapa. Quando partiamo fa freddo 8° circa, ma lungo la discesa, l’aria si riscalda. Arriviamo a Lao Cai, grande città di confine che la temperatura è già oltre i 30°. Prendiamo la DT 156 in direzione nord ovest, sulla strada di lungo valle lambendo il fiume Rosso. Il traffico è scomparso ed il seguire il corso del fiume sarebbe bello se non che sul versante Cinese la visuale è disturbata da un’autostrada su viadotti, incredibilmente grande, impattante e vuota. La valle si stringe e la strada in salita si fa più tortuosa. Davanti a noi vediamo le montagne Cinesi ed il paesaggio è assai ameno. Quando la strada svolta verso sud diventa più impervia e sconnessa. La carreggiata è spesso interrotta per smottamenti dovuti alle piogge e frane delle settimane scorse, i guadi (non impossibili) sono frequenti, il panorama si fa più aspro ed i villaggi rari sono aggrappati al versante della montagna. Per fortuna il tempo ci assiste. La vegetazione si è diradata e ci sono grandi pascoli con terrazzamenti pronti per la semina. Nella discesa verso Sapa i villaggi sono più fitti e pieni di vita. Una moltitudine di bambini che gioca per strada o fa il bagno dentro i fossi. Facciamo diverse deviazioni infilandoci per stradine improbabili in mezzo alle risaie ed arriviamo a Sapa all’ imbrunire.
Mercoledì 7 marzo Sapa – Bac Ha Km 175
Partiamo alla buonora, sento nel mio cuore che Sapa non mi mancherà. Finché non arriviamo a Lao Cai il freddo punge. Prendiamo la QL 40 direzione nord ovest e ci troviamo subito nel nostro habitat: valli, montagne, strade secondarie e tanta umanità. Si sale dolcemente, la via è meno aspra della vallata di ieri ma ad ogni curva rimaniamo affascinati dai panorami. A Murong Khurong invertiamo la rotta, ora procederemo in direzione sud fino ad Hanoi. Arriviamo a Bac Ha al Huy Trung Family Homestay nel tardo pomeriggio e subito andiamo a fare un giro a Bac Ha. Attratti da una musica strumentale, entriamo in una pagoda. E’ in corso una cerimonia, dove un ragazzo davanti ad un altare, esegue una danza rituale, cambiando spesso l’abito. Anche a noi vengono offerti soldi e sigarette. Da quello che siam riusciti a capire, sembrerebbe un’iniziazione all’ età matura.
Giovedì 8 marzo Bac Ha – Thac Ba Km 180
Tappa di rientro ad Hanoi, scendiamo verso sud e velocemente abbandoniamo le montagne, la strada diventa più dolce, le curve più ampie. A Tai Rieu deviamo sulla DT152, ora siamo immersi nella campagna tra acquitrini e coltivazioni di mais e riso. La strada che costeggia il Thak Ba (un lago che avremo a fianco per oltre 60 chilometri), è bellissima, villaggi pieni di vita, mercati. Ad un incrocio ci fermiamo attratti da un tendone in mezzo ad un campo, dal quale esce della musica, siamo subito notati ed invitati alla festa, balli e canti, fantastici questi Vietnamiti. Una considerazione, durante le ore centrali della giornata, in tutti i posti dai quali siam passati vedi ragazzi che vanno o vengono da scuola, con le loro divise e cartelle. Frastornati da così tanta umanità arriviamo al Vu Linh Homestay, isolato in prossimità del lago. Troviamo una comitiva di Scandinavi anche loro in moto. Dopo un’ottima cena preparata dai proprietari del Homestay e inebriati dall’ alcool di alcune (tante) bottiglie di …Boh (forse distillato di riso) andiamo a letto sulle nostre palafitte, sotto la zanzariera, anche se a dir la verità zanzare neanche l’ombra, almeno di questa stagione.
Venerdì 9 marzo Thac Ba – Hanoi Km 160
Svegliato dagli uccelli, apro le imposte ed il panorama che mi si presenta è….(senza parole) . Siamo in riva al lago, un pescatore al largo ed alberi tropicali tutt’ intorno. Dopo una lauta colazione, riprendiamo il nostro viaggio verso sud, la strada è buona, il traffico di camion e bus aumenta. Stefano fora una gomma. Dove? Davanti ad un gommista. Arriviamo nella periferia di Hanoi ed a malincuore arriviamo al nostro alloggio il Mayfair Apartmets. Consegniamo le nostre fantastiche ed indistruttibili moto alla Tigit e poi subito in centro per cena ed una passeggiata in riva al lago Hoan Kiem.
“Un ringraziamento speciale a GIVI Vietnam e all’agenzia viaggi MOVE TRAVEL di Grezzana (VR)”
Testo: Fernando Erbisti – Paolo Cracco