Il Queen Trophy 2020 – manifestazione c.d. “adventouring” inserita nel calendario FMI – batte bandiera umbro-marchigiana e prevede “montagne russe” lungo l’omonimo appennino. Tappa speciale a Gubbio per la “Festa dei Ceri”!
Due giorni intensi tra valli e colli, con navigazione su tracciato Garmin. La veneranda esperienza di Pompei con eventi i più vari, gli ha permesso di congegnare un percorso adatto sia alle “dual sport” che alle bicilindriche.
Tradizionale arrivo nel luogo che, l’anno successivo, segnerà la tappa di partenza.
Il Queen Trophy 2020 – manifestazione c.d. “adventouring” inserita nel calendario FMI – finalmente rivela, parzialmente, le sue tappe.
Pompei sceglie di riservare qualche sorpresa da svelare on the go, ma nel complesso si prevedono circa 470 km di percorso soft e hard lungo l’Appennino Umbro-Marchigiano.
Un percorso adatto sia alle moto “dual sport” che alle bicilindriche e che verrà tracciato con GPS Garmin.
Se la sera del 22 a Bevagna è previsto un village presso cui “bivaccare”, a piacimento, e restare a cena assaporando la cucina di “Giorgione”: cuoco umbro famoso per la trasmissione “Giorgione Orto e Cucina”.
La reale partenza è prevista per sabato 23.
Il trasferimento
Partenza che, come da tradizione del Queen Trophy, avverrà dalla tappa finale di arrivo dell’edizione precedente. Pertanto quello da Bevagna a Rasiglia sarà un breve trasferimento, ma è da quest’ultimo borgo che è previsto il kick off.
Le date e l’itinerario
Sabato 23
Arrivando a Rasiglia, ci si imbatte nei pianori sottostanti che aprono una scenografica corona di monti. Il panorama mostra rigogliosi boschi di lecci, querce e faggi; promontori pelati che aprono la visuale sugli Appennini centrali.
Superata la pianura Spoletina ci si imbatte negli sterrati che presto si biforcano: da un lato il tratto più soft, dall’altro quello hard che comporta anche una preparazione tecnica maggiore.
Verso Cancelli, infatti, è prevista una tratta più da smanettoni i quali affronteranno qualche km in più per ricongiungersi con gli altri compagni di viaggio in paese. Qui la prima sosta, per un pranzo fronte lago presso “Le fonti del Giano”.
Terminate le libagioni, si riprende per attraversare Montaiate e Serra S. Abbondio (poco distante da Frontone, altro borgo unico e famoso per il palio della Rocca).
Proprio Frontone è la meta finale della prima sera, che ospiterà la cena nell’omonimo castello.
Domenica 24
Levataccia per i partecipanti: le trombe squilleranno alle 4:00 per un’adunata alle 4:30. Non si parte per un’esercitazione, ma per un percorso parzialmente in notturna al chiaro di luna. Non solo romanticismo: la colazione è prevista, all’alba, sui colli per ammirare il panorama sempre più spettacolare!
Mattinata di saliscendi tra colli e valli, con uno scorcio sulle Gole del Furlo e sull’Adriatico.
Tornati sul tracciato con la luce del sole, si punta l’Umbria.
Il rientro in questa regione prevede tratti dal fondo viscido che richiederanno tecnica e attenzione. Poi, sbucando su “La Contessa” (dalla provincia di PU) si giungerà a Gubbio.
Gubbio
La decisione di pranzare nella città eugubina non è casuale. Pompei sceglie sempre tutto con cura e dedizione.
Questa città è arcinota anche per una tradizione secolare che ha affascinato addirittura Steve McCurry, il celeberrimo fotografo il quale così l’ha definita:
«Pensavo di vedere tre santi e ho visto tre ceri. Pensavo di vedere una città e ho visto un popolo. Ma, soprattutto, pensavo di vedere una festa e ho visto la vita».
È la Festa dei Ceri che prevede il trasporto, in corsa, di tre Ceri coronati da statue di altrettanti Santi: S. Ubaldo (patrono di Gubbio), S. Giorgio e S. Abate.
Dopo il ristoro, via verso l’ultima pietra miliare: località a sorpresa che, come da tradizione del Q.T., segnerà la fine di questa edizione e l’inizio della prossima.
Ovviamente, per chi volesse rientrare a Bevagna, sarà disponibile un percorso fino a lì.
Il Queen Trophy non sarebbe possibile senza il patrocinio di FMI, Comune di Gubbio, Comune di Bevagna, Comune di Serra S. Abbondio, Comune di Frontone.
La manifestazione è dedicata alla memoria di Francesco Colombo: cittadino di Bevagna, motociclista, fondatore della Tucano Urbano.
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