Tunisia

    Tunis OFF di BIGBIKEOFF, il sogno si avvera

Tunis OFF, “Un esperienza unica dove il silenzio della sabbia è interrotto solo dal rombo dei motori e dove l’immensità delle dune crea un’atmosfera surreale e magica”.

QUANDO INIZA UN VIAGGIO?

Un viaggio del genere come questo Tunis OFF che sognavo dentro di me da anni, non inizia con la partenza ma molto prima.

Inizia in garage nei mesi precedenti quando ti accingi a preparare la moto per il deserto seguendo le preziose indicazioni di Dario, Pietro e David e si differenzia molto dagli altri viaggi fatti con BIGBIKEOFF. Telefonate, videochiamate per carpire segreti e trucchi per affrontare al meglio il deserto. Gomme, mousse, trasmissione in buono stato, moto tagliandata e meno peso possibile da trasportare soprattutto sull’anteriore. Completano la preparazione il filtro aria, olio e leve di ricambio che non devono mancare come non devono mancare le chiavi per smontare le gomme della propria moto. Un capiente camel-bag, qualche barretta e l’immancabile antipioggia che potrebbe avere diversi usi.

Non ultimo le doppie chiavi della moto, non sia mai una cada nella sabbia!

Dopo aver preparato tutto con attenzione e cura colpo di scena! Il mio fido e amato KTM 690 non può partire per problemi meccanici. Allora ripiego sulla moto di mia moglie, Royal Enfield 450 Himalayan nuova di pacca. Un brivido freddo mi attraversa la schiena al pensiero di cosa possa succedere quando lo dirò a Luigina, ma soprattutto diventa forte la preoccupazione nel riportala a casa senza un graffio.

Passare dal 690, che è una moto nata per quel terreno, all’Himalayan sembra una follia. Ma con BigBikeOFF puoi sempre contare su più percorsi di diversa difficoltà. Quindi poco male, passerò dal percorso impegnativo a quello più “relax” da maxi. Tanto conoscendoli, troppo relax non sarà mai!

30 ORE DI MARE + 1 ORA DI DOGANA

Messo insieme tutto, la data della partenza arriva e le “febbre da deserto” sale fino al giorno segnato sul calendario. L’imbarco a Civitavecchia scorre senza nessun problema. Ci sistemiamo sulla nave e le 30 ore di navigazione scorrono tra risate, birra e racconti dei viaggi passati con relativi sfottò.
Terminato questo lunghissimo viaggio sbarchiamo a Tunisi e veniamo dirottati in un capannone come fossimo dei trafficanti.

Passaporto, autorizzazioni, timbri, libretti di circolazione, ancora timbri, firme, di nuovo timbri, vai di qua vai di là, “monsieur le bureau 4! A droit!”. 

Dopo 5 minuti di attenta osservazione dei segnali degli zelanti doganieri e dopo aver messo mano al portafoglio magicamente si aprono le porte della Tunisia. Sono le 2 della notte, dopo un’ora surreale di dogana siamo finalmente dentro in territorio tunisino. Ridiamo perché ci è già sembrata una cosa assurda ma non sappiamo che l’ingresso è una passeggiata rispetto all’uscita dal paese.

Dopo un lungo viaggio in nave arriviamo in piena notte ad Hammamet in un albergo spaziale. Non avevamo una camera ma un appartamento intero. Veniva voglia di rimanere tutta la settimana qui, ma il giorno dopo inderogabilmente avevamo come direzione Douz, dove avremmo affrontato le prime dune. 

I 500 km di trasferimento scorrono agevolmente tra una risata e l’altra. Restiamo in contatto tra di noi attraverso le radio che Dario ci ha fornito. Break al canale: “sosta prostatica per i più anziani”!

A Douz ci aspetta un altro splendido Hotel con parcheggio privato custodito, piscina, servizi massaggi ed un ottimo ristorante. Questa sarà la nostra base di partenza dove abbandoneremo le quattro ruote per trascorrere 5 giorni di puro divertimento nel deserto.

PARLIAMO DI MOTO, SABBIA E CIELI STELLATI

Viaggiando verso Sud in direzione Sahara il paesaggio è cambiato molto rispetto a Tunisi ed Hammamet.

Douz rimane molto turistica ma l’area sahariana rispetto alle città abbastanza moderne e turistiche del Nord è molto più rurale. 

È normale veder sgozzare gli animali in strada in macellerie improbabili. La circolazione è lasciata al caso ed è facile incontrare posti dove si può acquistare benzina di contrabbando a pochi centesimi, assumendosi i rischi per quanto riguarda la purezza.

Il primo giorno di guida, anzi i primi cinquecento metri di guida sono shoccanti!

L’approccio con la sabbia è da delirio

Appena messe le ruote sulla sabbia inizia una bolgia dantesca fatta di insabbiamenti, moto cadute a destra e sinistra, facce rosse di fatica e soprattutto tante risate.

Conoscendo Dario, questi 500 metri di dune sono stati messi di proposito per farci capire cosa voglia dire hard e cosa soft e per capire chi potesse fare cosa. Lui dice che erano dune portate dal vento e che l’anno prima non c’erano ma come fai a credere ad un endurista?

Mentre gli esperti con i mono giocavano sulle dune bianchissime, le nostre guide Dario, Pietro e David, con pazienza e professionalità ci impartiscono le preziose indicazioni e fanno sì che dopo qualche ora stessimo già godendo a pieno dei tracciati che Dario aveva testato e studiato per un anno, in modo da far sì che tutto filasse liscio. 

Dalle dune si passa a pista veloci stile Dakar e li chi più ne ha più ne dia. Tutto il giro è stato un mix di terreni, tra sabbia per tutti i gusti e piste veloci dove riposarsi e dove stracciare il gas.  

La guida sulla sabbia del deserto è molto particolare. Vietato il freno davanti, gas sempre aperto e possibilmente peso dietro per far sì che la moto galleggi. Questi i preziosi consigli delle nostre guide. Per chi ha moto leggere ci sono da fare anche delle belle surfate su dune più alte, soffici e vergini.

Dal secondo giorno entriamo nel deserto vero dove la sabbia la fa da padrone, il telefono non ha più campo e le piste si perdono o diventano appena tracce.

I campi tendati di Tunis OFF

Gli alberghi di Douz ed Hammamet qui chiaramente ce li dimentichiamo. Ci attendono notti in mezzo al deserto in campi tendati con tutto il loro fascino. Di base non sono un amante della tenda, ma come sempre quello che propone BigBikeOFF ha sempre un motivo.

I campi tendati sono super attrezzati e mi sono dovuto ricredere al tramonto quando nel campo di Zmela abbiamo potuto ammirare il tramonto tra dune a perdita d’occhio. Oppure al campo di Tembaine dove chi ha voglia, può godersi un’alba incredibile scalando la duna più alta che circonda il campo.

In ogni caso il freddo della tenda e la sabbia inevitabilmente un po’ ovunque, sono ricompensati quando guardi da qualsiasi parte nel deserto l’alba o il tramonto. Oppure quando alzando il naso al cielo stellato della notte senza inquinamento luminoso, ti godi di uno spettacolo unico.

Royal Enfield o Honda CRF 450 Rally?

Una volta trasportati in questo mare di sabbia personalmente non pensavo che la piccola indiana sovrappeso fosse così a suo agio in questo contesto. Certo se ci fossero stati qualche centimetro in più da terra e qualche cavallo in più non avrebbe fatto male. Nonostante l’Himalayan se la sia cavata alla grande, il picco massimo della goduria l’ho raggiunto quando Giancarlo Maestrini AD di Arrow mi ha ceduto la sua Honda rally preparata da RSMOTO. Un’opera d’arte, motore fluido e potente con un sound pazzesco, frizione da capire ma poi una precisione svizzera. Le sospensioni copiano tutto quello che passa sotto le ruote e sembra di viaggiare su un binario. L’ammortizzatore di sterzo da una sicurezza che ti spinge ad osare oltre il limite, a ripensarci mi vengono i brividi.
Comunque anche l’Himalayan 450 mi ha dato delle belle soddisfazioni, anche se un po’ pesante sull’avantreno, quindi bisogna remare tanto per tenerla dritta, ma una volta che si riesce a farla galleggiare è molto divertente  anche se si trova più a suo agio sulle piste veloci che non sulle dune  in sequenza che non ti permettono di prendere velocità

COME SEMPRE SONO LE PERSONE A FARE LA DIFFERENZA

Sono stati 5 giorni di guida con un gruppo affiatato e per la maggior parte già testato da diversi viaggi già fatti insieme con BigBikeOff. Il gruppo per Dario e il suo staff non è un insieme di clienti ma dei compagni di viaggio con cui condividere momenti ed emozioni come solo il deserto può dare. 

Tutte sono occasioni buone per raccontarsi, conoscersi scambiare due parole. Lo sono i briefing intorno al fuoco dell’accampamento, gustando una focaccia tipica cotta sotto la cenere. Non ha prezzo, il caffè fatto con la moka prontamente preparato da Sergio in mezzo al deserto. Una Coca al Cafè du grand erg o ai piedi del monte Tembaine  dove Dario un anno prima ha fatto la proposta di nozze a sua moglie. 

CON LO STAFF DI TUNIS OFF IL DIVERTIMENTO PUÒ ACCOMPAGNARE … SOLO…

Dario: “Il presidente operaio”, meticoloso, preciso e puntuale in tutto ciò che organizza. Sempre pronto ad ascoltare le richieste e i capricci dei suoi compagni di viaggio (ricordo storie di trote richieste in Montenegro nel 2023 da ridere una settimana).

Progettare tutto al meglio, il piano A,B,C e chissà quanti altri per far sì che tutto fili liscio, E ci riesce sempre.

Pietro: Pilota e guida esperta, con il suo “alo che è semplice!” Riesce a farti fare delle cose che non avresti nemmeno pensato, sempre sotto il suo vigile sguardo ed in estrema sicurezza.

David: Genio e sregolatezza, è preciso ed attento ma durante un tour mentre ti parla puoi vederlo togliersi le scarpe e lanciarsi dai 30m del ponte di Mostar solo perché gli sapeva figa l’idea.
Sempre pronto a dare una mano fino a sfinirsi fisicamente, trasmette energia solo a guardarlo e con una fascetta e un po’ di nastro americano ti fa tornare sicuramente a casa come ha fatto con me in Bosnia nel 2024.

Questa è la mia testimonianza di viaggio con BIGBIKEOFF che ormai frequento da qualche anno e dove, più che un rapporto da cliente, ho trovato un nuovo gruppo di amici legati dalla passione per le due ruote che siano tassellate o no.

Alberto Maffuccini classe 1970
www.bigbikeoff.com

2 risposte

  1. Alberto, ti sapevo pilota veloce e soccorritore esperto (hai un record di recuperi, grazie a me) ora anche scrittore. Confermo e sottolineo tutto, viaggio bellissimo, grande e varia compagnia di piloti. Ora bisogna trovare qualche altro deserto per BigBikeoff. In Algeria e Libia dovrebbe esserci ancora qualche pista libera…..
    Grazie ad Alberto, Dario, Pietro, David, Paolo e tutti gli altri amici

    Giancarlo, classe 1959

  2. Mi associo nel fare i complimenti ad Alberto per il bel resoconto del viaggio e un grazie allo staff di BIGBIKEOFF. Un tour affascinante e bellissimo dove il ricordo rivive spesso nella mia mente e nel mio TTR600 ….esperienza da fare assolutamente.
    Un abbraccio a tutti i componenti del gruppo, che posso definire amici per quante volte già ci siamo incontrati con BigBikeOff. Che i ns. tasselli si ritrovino presto su qualche sentiero sperduto tra fatica, sfottò e qualche birra (anche se non bevo) ;-).
    Bravi tutti.
    Un saluto Stefano
    p.s. ah dimenticavo …una Arrow per tutti :-))

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