Lo cantavano anche i Sex Pistols
God save the Queen!
E la Regina inglese la propria vigorosa longevità l’ha dimostrata tutta, arrivando da quel di Hinckley, dal lontano 1885 fino ai giorni nostri!
Una storia ricca di modelli iconici, di successi agonistici, di cadute e di rinascite, riuscendo a mantenere nel tempo una “classicità” e una personalità dei propri modelli, ma con la capacità di rinnovare e progredire fino ad arrivare nei tempi “moderni” con una produzione di motociclette di grande livello qualitativo.
Sempre con la scarsa propensione a omologarsi alle mode e con un’ottica costruttiva tendente alla vera qualità, in chiaro e inequivocabile english style.
Ne è esempio lampante la nuova e bellissima Scrambler 1200 XE oggetto della nostra prova
La Triumph scrambler 1200 XE è una moto “tutto terreno” ispirata alle leggendarie scrambler degli anni 60, portate al successo niente di meno che dal mito assoluto Steve Mc Queen, il quale ne faceva uso non solo nei film, ma anche nelle gare di enduro e di regolarità di quegli anni.
A una linea così dichiaratamente retrò, si affiancano una tecnologia e una cura costruttiva di altissimo livello, che danno l’impressione di trovarsi di fronte a un oggetto quasi “artigianale”.
La moto è esteticamente bellissima. La sua linea “vintage” affascina e colpisce per i tanti particolari che ne fanno una moto vera, essenziale, pulita nelle linee e allo stesso tempo muscolosa e possente.
Salta subito all’occhio il bellissimo scarico laterale con finale doppio, protetto da un dissipatore di calore in alluminio e tabella porta numero. Sella dritta, serbatoio a goccia, manubrio largo e ruote semi tassellate e un anteriore di 21 che completa l’opera!
La precisione nei particolari è elevatissima
Gli accoppiamenti e la qualità dei materiali utilizzati sono di rara bellezza. Pregevole l’attacco del serbatoio, ancorato a un gancio con una fascia in acciaio spazzolato, così come i parafanghi o i bellissimi cerchi a raggi perimetrali.
Una classicità affiancata anche da elementi moderni e di “contrasto”, ma perfettamente integrati come i fari full led, i paramani in alluminio o il quadro strumenti dotato di sistema TFT completo e intuitivo.
Di primo livello il comparto sospensioni, composto da una doppia Ohlins al posteriore di 250 e da una coppia di forcelle Showa da 47 con escursione 270. Freni Brembo con anteriore a doppio disco con pinze ad attacco radiale. Bellissimo il lungo e massiccio forcellone in allumino che regala stabilità e solidità alla moto.
In sella, la Triumph Scrambler 1200 XE si dimostra subito “confidenziale; ottima la posizione, buona la triangolatura, anche per i piloti di alta statura; comoda e priva di vibrazioni, la sensazione è quella di grande agilità e di elevata leggerezza.
La tecnologia adottata è molto completa
Il TFT in stile vintage, perfettamente raccordato con la linea della moto, racchiude una completa informazione della motocicletta. Molto chiaro e ben visibile, con la possibilità di optare tra due layout, è dotato di tecnologia Bluetooth, che rende possibile collegare telefono, interfono, navigatore, GoPro.
Attraverso un pratico “joystick” al manubrio è possibile selezionare le sei diverse mappe per personalizzare il carattere del motore in base all’uso, così come accedere alle informazioni generali della moto, tutto in modo molto semplice e intuitivo.
A livello di sicurezza, Triumph adotta un evoluto sistema di piattaforma inerziale con ABS e TC cornering, che permettono di controllare la moto nelle fasi più critiche in caso di perdita di aderenza o frenata improvvisa, anche in piena curva.
Su strada è molto agile
La ruota da 21 permette inserimenti veloci, fluida la percorrenza di curva, grazie a un anteriore saldo e sicuro. Tende un po’ alla derapata, però i controlli intervengono prontamente rimettendo in carreggiata la moto con estrema sicurezza.
Ci si potrebbe spingere in pieghe ben più angolate, ma la “luce a terra” è purtroppo limitata, portando a strusciare con troppa facilità le pedane sull’asfalto.
Il motore è pronto, muscoloso, con un gran tiro ai bassi e molto progressivo. Talmente tanto che si arriva in zona rossa con estrema facilità senza nemmeno accorgersene e, se si utilizza la mappa “off-road pro, l’impennata fino alla terza marcia è cosa naturale, così come la derapata che rende la guida adrenalinica e divertente. Ovviamente senza esagerare.
La protezione aerodinamica è nulla data la totale assenza di cupolino, ma il largo manubrio e la posizione sulle pedane permettono di ancorarsi bene senza soffrire troppo la resistenza all’aria.
In ambito off, la scrambler 1200 dà il meglio di se stessa! Il peso piuttosto contenuto (circa 205 kg) e un eccellente bilanciamento ciclistico, permettono una guida in piedi naturale, consentendo di affrontare con molta facilità strade impervie e anche tratti di pietraie impegnative.
La mappa off-road pro, appositamente studiata per l’utilizzo in fuoristrada, disattiva sia l’abs che i controlli di trazione, garantendo una guida “diretta” e molto efficace su terreni sconnessi.
Unici nei, il ride by wire un po’ “ritardato” che a volte mette in crisi quando si necessita di una prontezza di erogazione soprattutto in passaggi fuorstradistici lenti, e le pedane un po’ troppo basse che urtano con troppa facilità sulle pietre e sugli ostacoli naturali.
Lo scarico latrale è tanto affascinate quanto caldo! La moto è una euro 5 e i sistemi antinquinamento portano a un inevitabile surriscaldamento del terminale, che si fa sentire soprattutto nei momenti di sosta, che richiedono attenzione a non stringere troppo con la coscia destra per evitare ustioni.
In conclusione
Abbiamo trovato la Triumph Scramber 1200 XE una moto davvero ben equilibrata, molto ben costruita e tanto affascinante, in linea con la tradizione della casa britannica.
Una moto adatta a un turismo di medio raggio, nonché nel “dual”, sia da piloti esperti sia da quelli meno abituati al fuori strada, che non vogliono rinunciare a una moto di grande personalità e di alto livello qualitativo, facile da usare e divertente compagna di viaggio per i “discovering” di tutta Italia.
Viva la Regina!
Cosa mi piace
- Linea
- Qualità costruttiva
- Motore e ciclistica
Cosa non mi piace
- Scarsa luce a terra
- Risposta ritardata del ride by wire
- Calore impianto di scarico
Motore
Cilindrata/Alesaggio/Corsa | Bicilindrico 1200 cc / 97,6mm / 80mm |
Rapporto di compressione | 11:1 |
Distribuzione | 8 valvole, SOHC |
Alimentazione | Iniezione elettronica |
Lubrificazione | N.D |
Raffreddamento | A liquido |
Cambio | 6 marce |
Frizione | Assistita multidisco a bagno d’olio |
Ciclistica
Telaio | Tubolare in acciaio con paracolpi in alluminio |
Serbatoio | 16 Lt. |
Sospensioni tipo/corsa | Showa a steli rovesciati diam. 45mm 200mm/ Doppio ammortizzatore Showa 200mm |
Freni ant/post | Doppio disco 320mm/Disco 255mm |
Inclinazione canotto | N.D. |
Interasse | 1530 mm |
Altezza sella | 840 mm |
Ruote | 21” ant./ 17” post |
Peso a secco | 205 kg |
Prezzo
Da 14.800 €
Testo e tester: Edoardo Tommasini
Foto: Andrea Migliorati Photographer
Video: Marco Ciofi
Casco: Schuberth E1
Abbigliamento: OJ Atmosfere Metropolitane DESERT J Man Ice/Black
Stivali: ALPINESTARS Toucan Gore-Tex
Action Cam: INSTA360 ONE R Twin Edition