Rieju 300 MR Racing: chi non muore si rivede

Gas Gas è stata acquisita da KTM ormai lo sappiamo tutti, ma in realtà solo il marchio è passato in mano austrica.

Il know how, la componentistica e la piattaforma tecnologica delle vecchie Gas Gas sono rimaste in Spagna rilevate da Rieju, che ne è diventato nuovo costruttore e distributore.

Così nasce la MR 300: il primo tassello della casa spagnola nel mondo dell’enduro racing, che presto verrà affiancata anche dal modello 250 (sempre 2t), entrambe proposte sia nell’allestimento racing (ovverosia quello della prova) che in quello pro, dalle forcelle con trattamento superficiale per la scorrevolezza, gruppi ruote differenti e particolari di maggior pregio.

Appena scaricata dal furgone la MR risulta ben assemblata e curata nell’estetica, gradevole con il solo codino a tradire un progetto non proprio giovanissimo.

La componentistica è di primissimo livello. Svettano su tutto le sospensioni Kayaba Technical Touch, ma anche lo scarico FMF, la frizione idraulica Magura e i freni Nissin,:il tutto assemblato su un telaio in acciaio a culla chiusa con tubi a sezione rettangolare di stampo ex Gas Gas.

Completano l’allestimento l’avviamento elettrico, un cambio 6 marce e la doppia mappa asciutto-bagnato.

Ergonomia

Mettendosi di fianco alla moto ci si accorge subito di quanto sia alta la sella e, salendoci sopra, la sensazione è confermata: occorre davvero una bella gamba per poterla gestire in modo naturale.

La posizione di guida risulta diversa dallo standard, con una distanza tra pedane e manubrio ridotta che tende a una guida con il busto piegato e le mani basse. Due riser sono senz’altro raccomandabili per i piloti più alti.

Per il resto buoni i comandi morbidi e la piega del manubrio; anche la sella meno “anoressica” delle ultime mode ha un suo perché.

Motore

Il motore è lo stesso che equipaggiava i 300 spagnoli marchiati Gas Gas: lo si accende e gira bene con il classico rumore pieno di un 2 tempi di questa cubatura.

Messa la prima, e subito la seconda vista la taglia del pistone, si capisce che il motore è bello ruvido. Facile da dosare sotto coppia perché “addormentato”, ma con il salire di giri esce fuori tutto in tutta la sua esuberanza: tanti cavalli tutti insieme, le braccia si allungano e l’anteriore si alza. 

Un’erogazione brusca, un po’ vecchio stile, decisamente divertente ma meno rotonda degli ultimi trecentoni.

Con la mappatura da bagnato si tirano un po’ le briglie ai tutti questi cavalli, ma l’indole appuntita rimane per quanto di sicuro in questa modalità risulta decisamente più sfruttabile e godibile dall’utenza media.

Ciclistica

La moto come detto è alta, ma non solo di sella. 

La sensazione è che sia alta anche di baricentri dando la percezione di una moto più stabile che maneggevole. Non scende immediata intorno al paletto, non curva con il pensiero ma, come rovescio della medaglia, regala ottima stabilità nel veloce, merito anche di un comparto sospensioni assolutamente di riferimento. 

Le Kayaba lavorano magnificamente: copiano, sostengono, all’anteriore non sono mai brusche nei polsi mentre al posteriore mettono a terra ogni singolo giro della ruota dietro, nonostante la grande coppia e l’erogazione ruvida del motore.

Freni Nissin buonissimi e frizione Magura, dosabile come al solito, completano il quadro.

Prezzo, vendita e ricambi

Rieju sceglie una politica del prezzo assolutamente aggressiva. La moto in prova nuova da concessionario viene venduta a 7.490 euro il che, stante la componentistica di prima qualità con cui è equipaggiata, la rende davvero interessante sul rapporto qualità-prezzo.

Rieju si affaccia con questi modelli nel panorama dell’enduro racing.

E nessuno sconforto nel caso in cui i concessionari di zona non fossero forniti: è possibile contattare Reju Italia mediante apposito form sul sito e, ad acquisto effettuato, provvederà a inviare il mezzo, adottando la formula “spedizione a casa”, una politica vincente che ha ormai preso piede nel mondo motociclistico.

La casa di Figueres non ha acquistato solo il know how e le moto, ma ha anche acquisito l’intero parco ricambi delle vecchie motociclette: nel caso in cui aveste ancora delle Gas Gas old style, sapreste a chi rivolgervi per i pezzi di ricambio.

Le impressioni del tester

Scesi dalla moto tiriamo le somme.

Prima facie, esteticamente, ne apprezzo bellezza ed eleganza. La moto moto sembra avere una posizione di guida leggermente diversa dalle sue concorrenti: l’approccio non è stato fluido, tuttavia mi ci sono adattato, trovando un gran feeling già dopo poche prove.

La collaborazione sospensioni-telaio appaga molto, permettendo qualsiasi vezzo:

te la senti in mano.

È il motore, tuttavia, a colpirmi maggiormente. Un motore dalla potenza che. ad alti giri, strappa veramente le braccia pur rimanendo docile e molto gestibile ai bassi. Ritengo sia una moto davvero per tutti: per chi si avvicina al mondo dell’enduro o per chi lo pratica da anni e non solo per le sue caratteristiche tecniche, bensì anche per il prezzo inferiore a quello delle sue competitor.

Sono molto soddisfatto e contento per l’opportunità di provare un mezzo a me sconosciuto, ma che mi ha stupito rivelandosi all’altezza della situazione. 

Prezzo: € 7.490


Considerazioni finali

Ci è piaciuto

  • Prezzo
  • Sospensioni
  • Componentistica


Non ci è piaciuto

  • Distanza pedane – manubrio


Testo e tester: Nicola Coni
Foto: Andrea Migliorati Pothographer
Video: Dario Lupini

Scheda tecnica

Motore
Cilindrata/Alesaggio/CorsaMonocilindrico 299,3 cc / 72mm / 72mm
Rapporto di compressioneN.D.
DistribuzioneN.D.
AlimentazioneA carburatore
LubrificazioneMiscela
RaffreddamentoA liquido
Cambio6 marce
FrizioneDischi multipli a bagno d’olio 
Ciclistica
TelaioAcciaio al Molibdeno con trave centrale
Serbatoio9,8 Lt.
Sospensioni tipo\corsaKAYABA  AOS  a cartuccia chiusa ø. 48 / 300 mmmono KAYABA con leveraggio progress.    
Freni ant/post260mm/ 240mm
Inclinazione cannottoN.D.
Interasse1480 mm
Altezza sella960 mm
Ruote ant.\post.90-90-21 / 140-80-18
Peso a secco105 kg.

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