QUEEN TROPHY 2019

Una seconda edizione ricca di sorprese, con tanti personaggi del mondo ‘due ruote’ al via e un percorso di 420 km che ha attraversato Umbria, Abruzzo e Marche.

Un viaggio-avventura da Vallo di Nera a Verchiano, con due apripista d’eccezione: Silvia Giannetti e Miriam Orlandi, perché le “ragazze” al Queen Trophy sono trattate da regine!

Si è conclusa la seconda edizione del Queen Trophy, la manifestazione adventouring a calendario FMI che ha visto la partecipazione di 102 piloti pronti a percorrere i 420 km studiati dall’organizzazione, su alcune delle più belle strade a fondo naturale tra Umbria, Abruzzo e Marche.

Un evento incredibile che ha attraversato un meraviglioso centro-Italia, paradiso per gli amanti dell’adventouring, su strade autorizzate per un tracciato diversificato che ha saputo emozionare tutti e, soprattutto, che è stato completato interamente nonostante le inclementi condizioni meteo. Un risultato gratificante dovuto alla lungimiranza degli organizzatori in fase di scouting, una macchina operativa preparata e professionale.

Una manifestazione, il Queen Trophy, che ha un valore importante legato al territorio, non solo per la sua bellezza naturale e per la tradizione legata al buon cibo e vino che non ha mancato di soddisfare tutti i partecipanti, ma anche perché l’adventouring vuole toccare i luoghi martoriati dal terremoto che meritano di tornare alla normalità anche grazie al turismo-avventura in moto!

Tra le peculiarità originali del Queen Trophy, vi è quella legata al punto di partenza della manifestazione, rappresentata dall’arrivo dell’anno precedente. L’edizione 2019, partita ufficialmente (dopo il ritrovo a Bevagnasabato da Vallo di Neraha raggiunto la domenica Verchiano, a due passi da Rasiglia, nota come la “Venezia degli Appennini”. Il percorso ha così attraversato l’Umbria, scendendo verso l’Abruzzo fino a Pizzoli (10 km da l’Aquila) per risalire poi verso le  Marche. La prima giornata di evento ha fatto tappa a Norcia, nota cittadina umbra dove è nata la professione del norcino, a conferma del fatto che l’aspetto legato alla tradizione eno-gastronomica dei luoghi visitati è parte essenziale dello spirito che anima la disciplina dell’adventouring.

Il tracciato di 420 km si è snodato su un percorso standard (con il 70% di fuoristrada) con varianti soft (con il 60% di off) per chi ha voluto goderselo con più calma, e uno con varianti hard (con l’80% di off) per permettere ai più preparati di mettersi alla prova.

Un breve racconto come le emozioni e le sensazioni di chi ha vissuto il Queen Trophy in moto.

“ Dopo la calorosa accoglienza di venerdì a Bevagna, con le operazioni preliminari nel magnifico mercato coperto del Palazzo dei Consoli, sabato mattina si parte verso il Borgo di Vallo di Nera per la partenza ufficiale tra le vie e le scalinate storiche. Da qui il primo sterrato, un tripudio di colori, le montagne che si avvicinano. S’incontrano borghi, si passa su tratti d’asfalto e si attraversano maestosi boschi di querce, faggi e abeti dai profumi inebrianti, fino a raggiungere Leonessa. Da Borbona si sale verso l’Abruzzo, nel mezzo di secolari boschi, con un terreno più scivoloso, per raggiungere l’importante ristoro all’Agriturismo Cupello di Cagnano Amiterno e assaporare il meglio della tradizione locale.

Si riparte per la seconda parte di tracciato attraverso una “strada romana” con un tripudio di curve e controcurve che portano da 750 a 1350 m. slm. Dopo un tratto più impegnativo, un poco di relax verso Cittareale e un nuovo alternarsi di belle sterrate fino a Cascia. La carovana è ora in prossimità di Norcia, meta della prima giornata, ma bisogna ancora affrontare un lungo ghiaione in salita che fa aprire il gas, poi un bellissimo serpente in un fitto bosco di querce e lecci… poi il bosco si apre, ed ecco la corona dei monti sovrastati dal Vettore che circondano Norcia. Una cena luculliana al Casale degli Amici chiude la prima impegnativa giornata d’avventura, e invita alla partenza della domenica mattina…verso la meta finale!

Domenica mattina una leggera pioggia in partenza e la previsione di un meteo sempre più catastrofico, induce molti partecipanti a non ripartire. Chi non si ferma, godrà di una seconda giornata in moto incredibile, grazie al terreno molto aderente e ad una nebbiolina che rende il paesaggio incantato. Dopo il sali-scendi per le strade che circondano Norcia, la salita sopra Riofreddo presenta corone di montagne maestose e una cascata incantata. Alla ripida salita di Valcaldara, segue un nuovo incredibile sterrato nel mezzo di montagne dalle mille varianti di verde e l’arrivo a Verchiano. Un pranzo di commiato saluta tutti rinnovando l’appuntamento con una nuova edizione nel 2020. “

Apripista d’eccezione dell’edizione 2019 sono state due incredibili motocicliste come Silvia Giannetti, Dakariana, oggi impegnata con i suoi “Social Tour” per la raccolta di fondi da devolvere alle popolazioni del Sud America durante i suoi viaggi in moto, e Miriam Orlandi, la viaggiatrice solitaria che presenta i suoi bei viaggi sul sito “Io parto”.

Non sono voluti mancare a questa edizione Diego Sgorbati, CEO di Tucano Urbano e Riccardo Taroni, inventore del Rally del Titano e della Rampilonga che, insieme a Pietro Bartolomei hanno approfittato del Queen Trophy per presentare il Team “DiscoveryEndual-RedMoto” pronto per partecipare alla Gibraltar Race 2019 in sella alle Africa Twin CRF 1000 Rally.

È stato un piacere supportare come azienda e partecipare come motociclista a un evento sicuramente unico nel panorama adventouring per quanto riguarda la bellezza dei percorsi e la calda e familiare accoglienza che solo l’Umbria sa regalare” ha dichiarato Diego Sgorbati. 

Quando con Pietro Bartolomei ho deciso di partecipare al Queen Trophy, ho pensato che sarebbe stata l’occasione per effettuare gli ultimi test delle nostre Africa Twin Rally prima della Gibraltar Race alla quale prenderemo parte in veste ufficiale Honda RedMoto” ha dichiarato Riccardo Taroni. ”Sinceramente, non mi aspettavo di trovare l’atmosfera che ho riscontrato fin dalle operazioni preliminari e, da ex organizzatore e ora pilota, devo esprimere tutto il mio apprezzamento per il lavoro  realizzato che ha prodotto un risultato di eccellenza. Sia nella logistica che nei percorsi non ho trovato sbavature e considerate anche le condizioni meteo che non hanno certamente aiutato, posso dire che l’organizzazione ha superato ampiamente le mie aspettative. Complimenti vivissimi e grazie per le belle emozioni che ci avete regalato!”

Ricordiamo, infine, che l’edizione 2019 del Queen Trophy è stata dedicata alla memoria di Francesco Colombo, cittadino di Bevagna, tra i fondatori della Tucano Urbano.

Un aspetto molto importante legato al Queen Trophy che ci preme sottolineare, è legato alla raccolta di fondi per finanziare il progetto principale del Pepe Bevagna: la scuola di avviamento all’uso della moto per bambini dai 7 anni in su. Grazie a questa splendida iniziativa, molti bambini sono cresciuti e domenica alla prima di Campionato Italiano Minienduro, Yuri Lombardo, dopo le prime due prove si è portato in testa al Campionato Italiano Cadetti. “L’intento del Pepe Bevagna è prima di tutto quello di educare all’uso della moto, ma un risultato così importante nel week end del Queen Trophy non può che renderci molto orgogliosi” ha dichiarato Cesare Pompei, presidente del MotoClub.

Un ringraziamento particolare è rivolto ai partner dell’edizione 2019: ANLAS (pneumatici), GARMIN (satellitari), ENDURISTAN (borse per moto) SMOTARD (buff), T.UR (abbigliamento off-road), UFO PLAST (accessori e parti moto), MAGNETOLAB (pannello magnetico design in cucina) DI FILIPPO (vini biologici), MUZZI (antica pasticceria), GAMMA PRODUCTION (comunicazione visiva) e 4MICRON (engineeringsurfaces).

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