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Moto Morini X-CAPE 650. “Socc’mel… l’è bulgnaìs!”

Socc’mel… l’è bulgnaìs!

L’armata cinese è ormai da tempo proiettata verso un’invasione commerciale, che vede grandi marchi e storiche case costruttrici emigrare verso il “sol levante”; molte delle quali, purtroppo, perdendo totalmente la propria identità nazionale, se non peggio: quella costruttiva e qualitativa.

Non è il caso della Moto Morini che, acquisita nel 2018 da un colosso cinese, ha fortunatamente mantenuto i legami con la propria terra di origine, quella bolognese, quella della “terra de mudor” alla quale appartiene da quasi un secolo!

Con una intelligentissima mossa commerciale e di marketing, Morini è riuscita nell’intento di farsi supportare dai grandi capitali orientali mantenendo ricerca e sviluppo in Italia, affidando la progettazione delle proprie motociclette a ingegneri e tecnici “nostrani”: primo tra tutti l’ing Massimo Gustato, che ha diretto tutta la realizzazione della X-Cape 649, oggetto della nostra prova.

Che la Morini X- Cape 649 sia di “stampo italico” lo si capisce al primo sguardo. Linea, accostamenti cromatici e rifiniture testimoniano la cura e il gusto tipicamente “italian style”. 

La X-Cape è davvero una bella moto! Un frontale accattivante, aggressivo, perfettamente armonizzato con la linea laterale e quella posteriore. Ben raccordata, con belle soluzioni di design che la rendono piacevole all’occhio.

Grazie ai tanti particolari di alto livello qualitativo, quando si guarda la X-Cape non si pensa a una moto “low-cost”, bensì a un oggetto di livello ben superiore al suo prezzo di vendita.

Spiccano immediatamente i bellissimi cerchi a raggi tubeless, le forcelle Marzocchi da 50, l’impianto frenante Brembo con tubi in treccia, plastiche ben accoppiate e ben verniciate, la stupenda sella, rivestita di materiale di pregio, i blocchetti retroilluminati, un TFT gigantesco dotato di grafica ultra moderna e una coppia di fari full led belli ed efficaci… cosa volere di più?

Di più c’è la sostanza, che non è certo da meno rispetto alla qualità estetica…

Il progetto ciclistico, curato dall’ing. Gustato, trasuda tradizione italiana, perché diciamocelo, i telai come li facciamo noi non li fa nessuno!

La Morini X-Cape lo dimostra all’atto pratico, e lo dimostra da subito, nel momento in cui si sale in sella e si affronta la prima curva: la sensazione di stabilità è totale e immediata; denota una maneggevolezza che stupisce, tanto è facile da inserire in curva e soprattutto la solidità che trasmette nella percorrenza.

È corta la X-Cape, e questo agevola la guida sportiva e la maneggevolezza, ma allo stesso tempo è comoda e abitabile, anche per i piloti di taglia XL

Si stendono bene le braccia, il manubrio è largo e addirittura regolabile su ben sei posizioni sulla piastra di sterzo; le pedane sufficientemente basse, mantengono una buona luce a terra e permettono di stendere bene il ginocchio.

Sella comoda, larga ma non cedevole: la X-Cape trasmette belle sensazioni di guida grazie, ottima la frenata, curata da un impianto “full” Brembo che non necessita di presentazione…

Il motore

La piccola X-Cape 649 monta una unità di 649 cc bicilindrico frontemarcia 8 valvole, alimentato da una moderna iniezione elettronica Bosch, cambio a sei marce e frizione in bagno d’olio con comando a cavo.

Il cambio mi ha particolarmente colpito per la morbidezza degli innesti, anche se ha  una rapportatura un po’ troppo lunga delle prime due marce, per un motore che non gode di potenze di rilievo. Il propulsore sprigiona infatti circa 61 cv con una coppia di 56 Nm, che comunque, se pur pochi, sono ben distribuiti in tutto l’arco di erogazione.

Il motore è fluido, ha una buona schiena e permette una guida brillante sui tornati asfaltati, anche se la spaziatura del cambio e la poca potenza necessitano di un utilizzo frequente della frizione per “richiamare” giri e spunto in uscita di curva.

Dove rende davvero molto bene è in off-road

La X-Cape 649 è denominata “Adventure”, come riportato sulla scritta nella fiancatine laterale posteriore, e dimostra di essere davvero una moto adatta a chi vuol alimentare la propria voglia di scoperta e di avventura.

La X-Cape è in realtà una crossover più che una maxi-enduro; lo determina il cerchio anteriore di 19 in luogo del più specialistico 21. Questo però non rappresenta affatto un ostacolo, perché la Morini si destreggia con estrema disinvoltura tra stradoni sterrati, piccoli tratti di pietra smossa e fango. È ovvio che non sia una moto da portare in situazioni estreme, ma ha quella facilità di guida che permette di divertirsi con sicurezza e tranquillità sui fondi instabili propri del fuoristrada. 

Le sospensioni necessitano in questo caso di una regolazione più specifica; il mono, specialmente, va facilmente in crisi nei tratti con asperità più pronunciate, ma scorre fluida e l’anteriore, anche in questa tipologia di terreno, si comporta egregiamente regalando direzionalità e stabilità.

Complici anche le Pirelli Scorpion STR di primo equipaggiamento che si sono comportate molto bene sia su asfalto che su fuori strada. È inoltre dotata di supporti in gomma sulle pedane che possono essere facilmente asportati in uso off-road, per guadagnare grip sugli stivali. 

Menzione va fatta del cruscotto TFT, di ben 7 pollici di grandezza (forse uno dei più grandi della categoria) con grafica accattivante e completo di informazioni, tra le quali il livello carica della batteria o la pressione pneumatici. Facilmente azionabile dal blocchetto sinistro retro illuminato, così come il destro, per rendere veloce e immediato l’utilizzo dei comandi.

Aspetti particolarmente negativi non ne abbiamo rilevati

Solo un lieve livello di vibrazioni intorno ai 5/6 mila giri che però, francamente, non ho trovato fastidiose. Direi abbastanza regolari se si considera la tipologia di motore.

Possiamo concludere dicendo che la Moto Morini X-Cape 649 rappresenta una ottima scelta per il neofita che decide di approcciarsi al mondo moto, potendo godere di un prodotto facile, ben costruito, sicuro, divertente, ma è adatta anche al motociclista di esperienza che, magari, vuole un mezzo semplice e spassoso, soprattutto per fare esperienze di off-road in tutta tranquillità e, anche con economicità.

La moto è proposta sul mercato a un prezzo di appena 7.700 euro! Un prezzo decisamente concorrenziale se si considerano le tante dotazioni di serie, degne delle ben più “blasonate” sorelle maggiori!

Evviva Bologna, evviva la Moto Morini!!

Cosa mi è piaciuto

  • Linea
  • Qualità costruttiva
  • Ciclistica

Cosa non mi è piaciuto

  • Carenza di cavalli

Si ringrazia la concessionaria Ricci Moto di Perugia per averci messo a disposizione la Moto Morini X-Cape utilizzata nella prova

Testo e tester: Edoardo Tommassini
Foto: Dario Lupini
Video: Alta Movie Aerials 
Abbigliamento: Clover DAKAR Uomo WP Airbag
Stivali: TCX Boots Infinity 3 GTX
Casco: Schuberth E1 
Intimo: Sixs  Linea WARM CU

SCHEDA TECNICA

Motore 

Cilindrata/Alesaggio/CorsaBicilindrico 649 cc / 83mm / 60mm
Rapporto di compressione11,3:1
DistribuzioneDOHC 8 valvole
AlimentazioneIniezione elettronica
LubrificazioneN.D.
RaffreddamentoA liquido
Cambio6 marce
FrizioneBagno d’olio a dischi multipli

Ciclistica 

TelaioTraliccio in acciaio
Serbatoio18 Lt.
Sospensioni tipo/corsaMarzocchi a steli rovesciati ø. 50 mm 175mm/ monoammortizzatore Kayaba 160mm
Freni ant/postDisco doppio 298mm/Disco 255mm
Inclinazione canottoN.D.
Interasse1470 mm
Altezza sella820/870 mm
Ruote2.50×19” – 4.00×17”
Peso a secco213 kg

Prezzo: A partire da 7.190 €

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