Nel mondo dell’enduro e dell’off-road in genere, KTM ha da sempre svolto un ruolo di prim’ordine, confermandosi ormai leader incontrastata dell’“universo tassellato”!
Abbiamo avuto la possibilità di testare la nuovissima KTM 350 EXC-F 2021, che, rispetto alla progenitrice nata nel 2017 come progetto “new generation” dell’off-road della casa austriaca, appare quasi identica nelle forme e nelle quote, ma in realtà nasconde una progettazione completamente nuova sia per la ciclistica che per il motore.
Il banco di prova è stato di quelli veri: scenario del test la 3° tappa del trofeo KTM ad Anghiari dove, in veste di piloti-tester per KTM Italia (potete leggere il nostro servizio sulla gara), abbiamo avuto il piacere di provare la KTM EXC-F 350 sia nelle bellissime speciali sia sul trasferimento, tecnico, impegnativo e vario realizzato in occasione della competizione.
Ben 150 km di gara che ci hanno dato la possibilità di mettere in evidenza pregi e difetti della nuova 350 di Matthigofen.
Esteticamente, dicevamo, la moto appare quasi identica ai precedenti modelli, se non per una grafica aggiornata. Sella, fianchetti, codino, ecc sono sostanzialmente invariati. Molto bella, molto ben raccordata e molto armoniosa nelle forme e nelle dimensioni.
Le differenze
Le differenze si avvertono, però, quando si sale in sella e si è in movimento. La posizione resta sostanzialmente quella. Una buona triangolatura e un buon posizionamento del corpo, ma adatta per lo più a piloti di piccola e media taglia, un po’ meno ai piloti di stazza “over” come il sottoscritto, date le dimensioni piuttosto “compatte” e rastremate.
In guida si avverte immediatamente il maggior feeling trasmesso dall’anteriore, vero punto debole del primo progetto nato nel 2017. Alle basse velocità, le piccole dimensioni e il peso ridotto permettono di “giocare” con la 350 e di cimentarsi in numeri trialistici con tanta facilità e divertimento.
Ci siamo divertiti il sabato prima della gara a misurare la 350 austriaca su ostacoli di varia natura. Affrontare il tronco, la grossa pietra, il guado. Oppure Il traverso, l’impennata… tutto riesce con una facilità disarmante.
Sembra di averla sempre avuta tra le mani. Semplicemente meravigliosa!
Con il modello 2021 il completamento progettuale si nota particolarmente nell’utilizzo a velocità sostenute e nell’affrontare pietra la smossa, ostacoli e soprattutto la discesa. La EXC-F appare subito molto più “direzionabile” e solida; appoggia molto meglio negli ingressi e ha perso quella tendenza al sottosterzo che portava inevitabilmente ad allargare le traiettorie per non finire a terra.
Adesso l’anteriore trasmette migliori sensazioni e, complici le nuove forcelle explorer di 48 a cartuccia aperta, che lavorano in simbiosi con il mono anch’esso nettamente migliorato, le sensazioni in ingresso curva e, soprattutto, in discesa sullo smosso sono totalmente cambiate.
Il miglioramento non deriva a mio avviso solo da una evoluzione delle sospensioni, bensì da quote ciclistiche rivisitate, molto probabilmente con un “off set” diverso e un angolo di piega del cannotto leggermente più “aperto”.
Ottimizzata anche la trazione, che grazie al tradizionale sistema di attacco della sospensione posteriore +PDS incolla letteralmente la ruota a terra permettendo di scalare ogni ostacolo con condizioni di fondo anche molto viscide e impegnative. Complice la resa e la risposta del motore, altro vero punto di forza di questa motocicletta!
Il motore
Sì perché l’altra vera grande evoluzione è prodotta dal bellissimo propulsore di 350 cc, ora di stretta derivazione crossistica, che eroga una potenza vicina a quella del 450 ma con una leggerezza da 250!
Il motore pesa appena 28 kg, incastonato in un contesto globale di appena 103 kg che in ordine di marcia sembrano ancora meno; ne scaturisce un’erogazione progressiva e decisa che definirei “emozionale”. Le mappature sono due, selezionabili dal selettore al manubrio. Una standard e una racing, che cambiano il carattere del motore.
Il nuovo sistema di gestione elettronica permette un adattamento della mappa a ogni rapporto inserito, in modo da ottimizzare sempre le doti di coppia e di trazione. Grazie a questo sistema il propulsore regala una reattività alla minima rotazione della manopola. Non ha la minima incertezza. Spinge subito dai regimi più bassi e in ogni marcia risulta sempre pronto e “presente”, con eccellenti doti di allungo e progressione.
Inoltre gode anche del controllo elettronico di trazione che può essere azionato sempre dal selettore al manubrio.
La gestione del motore è accompagnata da un reparto frizione estremamente modulabile e resistente, che non cede nemmeno alle prolungate sollecitazioni. Il motore di 350 richiede infatti una guida con il gas sempre leggermente “puntato” e l’utilizzo della frizione per modulare l’erogazione. In questo modo diventa un’“arma totale” per arrampicare su ogni grado di pendenza.
Le sensazioni in off
Queste caratteristiche permettono una guida decisa sia sull’off-road più impegnativo sia in quello più scorrevole e soprattutto sulla guida su “fettucciato” dove, all’uscita di curva la sensazione è quella di avere la moto sempre in mano e sempre pronta a dare ciò che le viene chiesto.
In guida, affrontando il lungo percorso della gara e delle speciali, si sono evidenziati i pregi e i difetti di questa moto.
Di pregi ce ne sono molti, e sono prevalenti: ciclistica reattiva, gran motore, trazione infinita, buona direzionalità; tra i difetti ci metto l’abitabilità. Ma è un difetto “relativo” in quanto riguarda i piloti che come me stanno intorno al metro e novanta di altezza e con un peso non certo da fantino, noi “XL”, un po’ di affaticamento alle gambe e alle spalle dovuto alla posizione un po’ compressa lo avvertiamo nella lunga percorrenza, dato che la moto è davvero compatta, corta e snella.
Manca un po’ di spazio e l’affaticamento si fa sentire, attenuato però da un elevato confort trasmesso dalle sospensioni e dalla ciclistica. La EXC-F 350 che abbiamo testato è la versione “standard” e viene proposta in altre due versioni: la Six Days e la nuovissima WESS che, oltre agli accessori dedicati alla sorella Six Days come parti in ergal, ventola di raffreddamento ecc, monta anche le super performanti sospensioni ad aria WP XACT 48. Che spero avremo presto modo di testare!
Come sempre e come da tradizione “orange” c’è il ricco catalogo Power Parts che permette di personalizzare la moto a proprio piacimento, con tantissime parti speciali da far “tremare” il portafoglio!
Quindi possiamo dire in definitiva, che la filosofia “pronto gara”, anzi ready to race, è stata pienamente rispettata e ancora una volta KTM mette a disposizione un prodotto di alta gamma capace di soddisfare i piloti più esigenti!
Cosa mi piace
Motore/trazione/maneggevolezza
Cosa non mi piace
Scarsa abitabilità per piloti di taglia “grande”
Testo e tester: Tommassini Edoardo
Foto: Andrea Migliorati Photographer
Video: Marco Ciofi
Stivali: TCX COMP Evo 2 Michelin
Casco: Airoh Commander White Gloss