Honda CRF 450 RX 2021

Rosso revolution

Impossibile non ammirarla, impossibile non definirla la più bella!

Eppure le varie declinazioni di CRF non sono mai entrate appieno nel cuore degli appassionati come le vecchie CR 2 tempi.

Le motivazioni sono molteplici e spesso sensate, come l’assenza dell’avviamento elettrico, un telaio troppo rigido, una moto da cross con il fanale, ancora l’obsoleta frizione a filo, il doppio scarico troppo esposto per fare off-road. In verità il potenziale della moto è sempre stato altissimo, ma mai focalizzato sul’enduro europeo. 

Mai, fino ad adesso!

Una location da urlo

Per presentare questa rinnovata Honda, non potevamo trovare luogo migliore.

Siamo stati ospiti di un amico endurista proprietario di una tenuta sulle rive del lago di Garda. Molto suggestivo e scenografico dominare l’immenso specchio, ma il fatto di avere a disposizione una pista privata che dalla collina arriva quasi a lambire le rive del lago è un valore aggiunto che non ha prezzo.

E non è tutto: il percorso di circa 1,8 km che si snoda all’interno dell’appezzamento è stato creato da un “manico esperto” che ha saputo sfruttare appieno la morfologia del terreno. Saliscendi mozzafiato, toboga naturali, sabbia, terra, pietre, tutto nel giardino di casa!! Mi farei adottare a cinquant’anni!

Ecco la Honda CRF 450 RX

La nuova CRF 450 RX my 2021 si presenta completamente rinnovata in tutte le sue parti, tant’è che, dal modello precedente, eredita solo le ruote e la base del motore.

La versione con i fanali condivide tutto lo sviluppo della CRF450RW di HRC con cui Tim Gajser ha vinto il mondiale, però arriva dal Giappone già in versione “cross-country”, con una taratura sospensioni dedicata, un serbatoio da 8 lt. (RedMoto ne istalla uno da 7,3 lt che va a rastremare ancora di più le sovrastrutture), cavalletto laterale in alluminio pressofuso, massa volanica appesantita per addolcire l’erogazione, centralina elettronica mappata per un uso più enduristico e ovviamente ruota da 18”.

Gli specialisti di RedMoto provvedono poi all’omologazione per l’uso stradale, intervenendo a livello di luci e impianto di scarico ma soprattutto sull’elettronica, avvicinando cosi il motore anche a un uso più amatoriale.

Da sottolineare che nel completo restyling del modello 2021 viene adottata per la prima la frizione idraulica di serie.

Settima generazione

Lo sviluppo della CRF è arrivato alla settima generazione che ha rivisitato tutto il progetto della My 2020. Il peso è diminuito di 2,3 kg grazie – soprattutto – al nuovo telaio in alluminio completamente rinnovato nonché a un nuovo forcellone e telaietto posteriore.

Si è tornati allo scarico singolo che, nell’enduro, rappresenta una scelta altamente apprezzata così come l’adozione di serie della tanto sospirata frizione idraulica. La sella è stata accorciata, cambiandone inoltre l’ergonomia per rendere i movimenti più fluidi; la cassa filtro è stata aumentata di volume e gode di una inedita presa laterale per il flusso d’aria.

Attraverso il manubrio regolabile in quattro differenti posizioni, è possibile trovare un comfort di guida ottimale; per consentire una miglior sensibilità di frenata, la pinza freno anteriore è dotata di due pistoncini di diametro differenziato.

Il motore resta l’ormai collaudato Unicam da 449,7 cc con quattro valvole in testa, ciò non togli che gli ingegneri della casa alata abbiano comunque lavorato per migliorare sensibilmente l’erogazione ai bassi e medi regimi ottimizzandone cosi la fruibilità.

L’elettronica diventa sempre più invasiva e va a interagire direttamente con le esigenze del motociclsita: l’HSTC, ovverosia il controllo di trazione su tre livelli, che smorza lo slittamento della ruota posteriore; il Launch Control elettronico da impostare nelle partenze e l’EMSB, la centralina che controlla l’erogazione di potenza su tre livelli, offrono un’ampia gamma di soluzioni di guida (fino a dodici differenti abbinamenti) per soddisfare sia i piloti racing che gli amatoriali.

Ma è veramente una 450?

Questa è la prima domanda  che ci siamo posti non appena scesa dal camion RedMoto.

È talmente snella e filante da sembrare un 125 cc; sicuramente le grafiche minimaliste ne evidenziano questo aspetto, che da impressione si traduce in realtà una volta saliti in sella: la moto è veramente stretta tra le gambe e, da seduti, si ha la sensazione di poterla dominare senza il benché minimo sforzo: questo, diremmo, è da sempre nel DNA di Honda.

Come accennato, questa quattroemezzo è bella da guardare, dal design accattivante; il telaio, corredato da montanti scatolati in alluminio. prima facie appare un’opera d’arte. Le sospensioni, nel nuovo setting, sono di riferimento per la specialità e, infine, il motore – che non ci è sembrato cosi aggressivo come in passato – gode di un sistema di mappature che cambiano in maniera percettibile l’erogazione.

Come va?

Siamo partiti con la “mappa 2” che è quella più smooth con una apertura di gas graduale, la più indicata per prendere confidenza con il mezzo. Dopo qualche giro, tramite la comoda pulsantiera posta sul manubrio, siamo passati a testare la “mappa 1”; il motore è più brillante e la risposta con la manopola dell’acceleratore più pronta, risultando il compromesso ideale per la tipologia del percorso ovviamente in relazione alle capacità di chi guida. La “mappa 3” è troppo aggressiva e stancante, sicuramente idonea per chi ama allenarsi in piste da cross o su percorsi più scorrevoli.

“Cucita” addosso la mappa, non resta che sbizzarrirsi con il pulsante verde del controllo di trazione per ottimizzare la coppia che più ci aggrada nella prima parte di erogazione e migliorare il feeling con la guida. 

Coloro che vorranno cimentarsi in una gara, potranno anche sfruttare il sistema del Launch control per approdare al meglio all’inizio di una prova speciale. 

L’elettronica è ormai entrata prepotentemente anche nell’off-road e la RX 2021 ne sfrutta tutto il potenziale grazie a questo sistema molto evoluto e si getta nella mischia dell’enduro europeo, sfoderando armi sopraffine.

Il motore, grazie all’ausilio di questi sofisticati “espedienti software”, si avvicina molto più anche all’uso amatoriale, diventando lineare e tondo con un ottimo tiro sin dai bassi regimi.

Il cambio ha un innesto preciso e rapido e la nuova frizione idraulica è morbida e può essere gestita senza sforzo con un solo dito, aumentando così la sensibilità nell’utilizzo. 

La rapportatura del cambio risulta essere perfetta per l’uso in off-road, senza soffrire l’assenza della sesta marcia nei trasferimenti.

Forcella e mono sono tra il meglio che si può trovare in circolazione su una moto di serie: una delle rare occasioni in cui bastano pochi click per adeguarla al proprio stile di guida, senza dover prima passare da un esperto sospensionista. La forcella è precisa e trasmette tanta sicurezza, assorbe bene i grossi affondamenti e reagisce bene nei piccoli avvallamenti restando sempre incollata al terreno. Anche il mono asseconda perfettamente l’anteriore e offre tanta trazione sia sui terreni duri che sullo smosso. 

Facile da inserire in curva anche in staccate al limite, questo è dovuto oltre che allo sviluppo del telaio e della nuova geometria, anche a un ottimo  impianto frenante molto preciso e modulabile.

Sia nella guida in piedi che seduti ci si sente sempre a proprio agio, l’ergonomia permette spostamenti rapidi e comodi anche nei passaggi più ostici.

La Honda CRF 450 RX 2021 si avvicina cosi a una vasta gamma di utenza; sia l’amatore che il pro possono avvalersi di una base comune godendo di un pacchetto di alta qualità,  per poi adattarla con pochi aggiustamenti alle proprie esigenze.

Il nostro feedback


Pregi

  • facilità nella percorrenza di curva
  • sospensioni
  • finiture

Difetti

  • Passaggio tubo frizione idraulica sopra il manubrio che lo rende troppo esposto

Tester: Edoardo Bigiarini
Testo: Pietro Bartolomei
Foto: Filippo Pataro
Abbigliamento: completo JUST1 J-Flex Aria White – Grey
Casco: JUST1 J18 Pulsar Fluo Yellow-White-Black
Maschera: JUST1 IRIS
Stivali: TCX Comp EVO 2 Michelin

 

MOTORE

Cilindrata/Alesaggio/CorsaMonocilindrico 4t  449,7cc / 96mm / 62,1mm
Rapporto di compressione13,5:1
DistribuzioneMonoalbero Unicam a 4 valvole
AlimentazioneIniezione elettronica
LubrificazioneN.D. 
RaffreddamentoA liquido
Cambio5 marce
FrizioneMultidisco in bagno d’olio

CICLISTICA

TelaioIn alluminio
Serbatoio7,3 Lt.
Sospensioni tipo/corsaShowa a steli rovesciati ø 49mm-310mm/ monoammortizzatore Showa con Pro Link
Freni ant/postDisco wave ø 260mm/Disco wave  ø 240mm
Inclinazione cannotto27,1 °
Interasse1481 mm
Altezza sella965 mm
Ruote90-90-21/140-80-18
Peso con il pieno107,6 kg

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