Beta Motorcycles

Comparativa Beta 350 X-Pro vs Race DOTTOR JAKYLL O MISTER HYDE ?!?!

Questa comparativa tra le Beta 350 4t X-PRO vs RACE, non vuole essere il solito test dove si parla di schede tecniche, dati al banco ecc… Ma una vera e propria sensazione di guida raccontata dai nostri tester. “L’amatore e il racing”.

Il contesto scelto è il classico scenario dell’enduro nostrano mischiando fra di se bosco, mulattiera e fettucciato. Ma vissuto con due spiriti ben distinti: quello di chi vi scrive (l’amatore) e l’amico Ivan (il racing), per capire quali e se esistono differenze pratiche fra i due modelli in prova, visto che sulla carta, avrebbero sfumature di destinazioni ben diverse. Sara cosi?

La giornata, manco a farlo a posta, risulta fra le più  indicate per provare a fondo le doti enduristiche dei due modelli, ma soprattutto quelle dei due tester. Pioggia, freddo, nebbia, vento, sottobosco pieno di foglie e fradicio dappertutto. Cosa si può chiedere di più? …….Una giornata soleggiata almeno per il rendimento di foto e video……

IL FETTUCCIATO

Per scaldarci bene iniziamo subito dove si può aprire del gas e dopo qualche metro riusciamo subito a percepire le differenze che emergono tra le due. Il motore ha pressochè la stessa erogazione e tira piuttosto  deciso su entrambe, ma è la ciclistica in questo caso la diversità più evidente.
La RACE è precisa nell’iserimento in curva e ti porta fuori dal canale come un razzo a patto di tenere il gas spalancato. La X-PRO ha un assetto più morbido ed è meno decisa nel mantenere la traiettoria in curva, soprattutto al retrotreno, dove tende di più alla derapata che a mordere il terreno.
La sensazione è di avere meno trazione nelle situazioni in cui si cerca di forzare la mano col gas. Nei tratti dritti, dove ruoti il polso finché ce n’è, il motore di entrambe è molto gratificante, anche se tendono un po’ a murare in alto.  Anche in questo caso la RACE risulta essere più stabile in velocità. La X-PRO si difende egregiamente, più ballerina ma sempre prevedibile. Si tratta solo di prenderci le misure! 

Quando si va forte si deve frenare anche forte. In entrambe si può contare su un reparto frenante bello potente, a volte anche troppo, ma pur sempre modulabile. Personalmente ritengo la leva del freno posteriore un po’ alta in entrambi i modelli, chiaramente si può regolare, ma spesso la azionavo involontariamente durante gli spostamenti dello stivale, nella ricerca di spingere sulle pedane.

 Nel fettucciato devo dire che mi sono divertito con entrambe, ma la RACE forse mi ha fatto faticare un pò meno. 

SOTTOBOSCO E MULATTIERA

Torno con i piedi per terra e mi accingo a provare le due bestiole nel posto dove l’amatore ‘’forse’’ si diverte di più. Come detto in  precedenza la giornata piovosa ha reso il terreno molto viscido e pieno di insidie, ma le due BETA hanno il loro asso nella manica da giocare, mappatura soft e anche traction control. Manna dal cielo quando le condizioni di aderenza si fanno più critiche e soprattutto quando dopo una giornata di, buche, canali, salti, single-track e di tutto un pò, la stanchezza  comincia ad arrivare.
Beh, si ! Per me amatore è arrivata prima che all’amico e collega tester, Ivan .
Vuoi il poco allenamento, vuoi l’età ben diversa, vuoi che lui è un pilota vero, la X-PRO in questo caso ha giocato a mio favore. Chiaramente la RACE è più esaltante lo ammetto!! Ma nell’habitat dell’enduro più tecnico, la X-PRO si è rivelata più facile da usare e la sua ciclistica, che nella sezione di velocità si era rilevata meno adatta, nel brutto sfodera tutta la sua  versatilità. Le sospensioni tarate più morbide della RACE, in questo caso copiano e incassano anche le asperità più pronunciate senza scomporsi. Ok che sono tarate sul morbido, ma non pensate che siano flaccide. Si sente il lavoro fatto dai tecnici BETA per renderla più adatta a chi non corre o che probabilmente la userà per percorsi un pò più tecnici, più Hard!   

A proposito di Hard….la X-PRO è dotata di serie di riser con silent-block per attenuare vibrazioni e colpi al manubrio ed anche di una cinghia di traino posta proprio sotto al faro anteriore. Quindi, viste le doti messe in campo e le dotazioni sopra elencate, la sua destinazione d’uso mi sembra ben chiara, l’enduro tecnico!

TIRANDO LE SOMME.

La RACE è concettualmente una moto pronto gara, pensata per dare battaglia nelle mani dei più arditi. Non che non sia una moto per tutti, ma le sue doti migliori le  tira fuori se messa alla frusta e per andar forte ci vuole tanta preparazione fisica, cosa che spesso l’amatore dell’enduro domenicale non ha.

La X-PRO non ha niente da invidiare alla sorella corsaiola. E’ una enduro meno esasperata, più “umana”, che grazie alle caratteristiche votate all’Hard, la rendono facile anche per i meno allenati e che non badano al cronometro, ma vogliono divertirsi con una moto più facile. Che semplicemente desidera una moto per andare dappertutto, arrivando in cima alla mulattiera in salita, non allo stremo delle forze e più lucidi per godersi il resto della giornata. Oppure chi si fa qualche garetta ogni tanto per dilettarsi, togliendosi qualche soddisfazione senza troppe velleità.

IL GIUDIZIO DELL’AGONISTA

Beta 350 X-Pro: moto molto facile, bassa, stretta e morbida ciclisticamente.
Un motore corposo ai bassi con la possibilità di variare l’erogazione attraverso le mappature classiche della Beta.
Buona impressione nel percorso di enduro, meno nel fettucciato. Pensata per chi vuole incominciare a fare enduro, per l’amatore della domenica, oppure per fare hard enduro.
Parere personale: il freno Nissin troppo potente per questo segmento e per il suo impiego.

Beta 350 Race: moto più sostenuta e impegnativa rispetto alla sorella.
Logicamente, come dice il nome “RACE” è stata pensata principalmente per quelli che amano la velocità e hanno più esperienza in questo sport. È più alta, le forcelle e l’ammortizzatore KYB la rendono più competitiva e sicura quando si da gas. Sia nel bosco che nel fettucciato mi ha divertito molto. Oramai questa Beta è un punto di riferimento con i suoi titoli!

La cosa pù in comune che hanno? 

Il gran divertimento che procurano due moto del genere!!!

Che tu sia un pilota da campionato o un amatore della domenica, BETA ci ha dato una risposta chiara su come la pensa, presentandosi con questi due progetti sani e già maturi. A questo punto non resta che decidere se ti senti più Dottor Jackyll o Mister Hyde!!

Testo: Fabio Fonsidituri
Tester: Fabio Fonsidituri – Ivan Giovagnini
Foto: MB Fotopress
Video: Realizzato con prodotti INSTA360

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

condividilo con i tuoi amici

Articoli correlati

Kove moto

KOVE Moto scrive la storia: trionfo al Campionato Europeo Motorally 2024

KOVE Moto, giovane e dinamica realtà del settore motociclistico, ha compiuto un’impresa storica conquistando il suo primo titolo ufficiale FIM nel prestigioso Campionato Europeo Motorally 2024. A regalare questo straordinario traguardo al marchio è stato Matteo Bottino, che ha dominato la competizione in sella alla performante KOVE 450 Rally, una moto che ha dimostrato di incarnare il perfetto equilibrio tra potenza, affidabilità e innovazione tecnologica.

Leggi di più >