È un fresco giovedì novembrino quando il display del cellulare s’illumina e indica la chiamata in arrivo dalla redazione di Discovery Endual. Tutto era quindi deciso, questa sarebbe stata la giornata ideale per testare la nuova Beta Xtrainer 300, così insieme al mio amico e compagno di avventure motoristiche Fabio Del Gaia (un riferimento per il motoalpinismo nella zona) ci dirigiamo verso il campo-prova prescelto, una zona bellissima dell’Umbria. La scelta del luogo non è stata casuale: pareti rocciose, ostacoli naturali che ben sollecitano la moto, salite e discese non banali, insomma il giusto mix di elementi per sottoporre a un severo test la nuova Beta Xtrainer 300. Appena arriviamo sul luogo dell’incontro, la moto è già pronta, posta sopra dei massi in attesa di essere fotografata staticamente.
La prima impressione che ho è quella di trovarsi di fronte a una moto aggressiva! Il colore rosso, presente anche sul telaio, la fa da padrone conferendole un look molto corsaiolo. Mi piace!
Dopo le foto di rito, è il mio turno, la Xtrainer è finalmente pronta per essere provata.
Salgo e mi trovo subito a mio agio con la posizione sia delle leve-manubrio, sia delle pedaline di cambio e freno posteriore. Si percepisce immediatamente che la moto è volta all’agilità grazie alle sospensioni morbide e al telaio compatto e leggero. L’altezza da terra è minore rispetto a una Enduro Racing e questo la rende sicuramente meno impegnativa in condizioni più difficili, consentendo una più rapida poggiata a terra dei piedi. È una moto dalle geometrie sicuramente ben pensate e ben riuscite, molto agile e maneggevole.
All’accensione rimango molto colpito dal rumore rotondo e cupo del nuovo propulsore che gode adesso di tutti gli interventi adottati nei modelli RR 2T. È sincero, dimostra subito le sue intenzioni e non nasconde l’abbondante cilindrata. Bene anche il miscelatore elettronico che consente di mantenere ottima la carburazione anche ad andature più lente. Il motore è pieno, rilevante il tiro ai bassi regimi del 300 due tempi e, se s’insiste sul gas, la moto acquista molta velocità, anche se, insistendo troppo con la stessa marcia, il motore tende a murare ed è quindi bene allungare inserendo la marcia successiva. Anche in condizioni più ardue, come su pietra viscida, è lodevole il lavoro che il motore svolge sotto coppia, aiutando tanto il pilota, reggendo anche una marcia più alta del dovuto, continuando comunque a tirare.
Il telaio perimetrale in acciaio e le sospensioni lavorano molto bene copiando tutte le asperità del terreno quando si viaggia a basse e medie velocità. Rispondono bene anche quando si adotta uno stile di guida più aggressivo. La moto è sempre molto precisa, curva bene ed è maneggevole, sembra di avere un vero giocattolo tra le mani. Entrano un po’ in crisi le sospensioni se si cercano alte velocità nello sconnesso, forse troppo morbide, ma va comunque ricordato l’utilizzo per cui la Beta Xtrainer 300 nasce e va riconosciuto il merito di una perfetta taratura. Grande il lavoro della frizione multidisco, mi è piaciuta molto, lo stacco è ottimo e in condizioni difficili assiste egregiamente il rider. Piccola critica per quanto riguarda il freno anteriore, forse fin troppo aggressivo. Niente di grave sulle condizioni più semplici, ma, se si affrontano condizioni più complesse, come pietre viscide, bisogna rimanere molto concentrati sulla frenata, altrimenti si può arrivare al bloccaggio della ruota. Bene invece il freno posteriore, facile da modulare.
Finisce il test e torno a casa soddisfatto, sicuro di aver provato una moto ben riuscita e molto divertente. Punti di forza sono sicuramente motore e telaio. Il motore è molto equilibrato e silenzioso, con una coppia costante; il telaio è compatto e leggero. Un giusto mix che la fa diventare una moto dalla guida semplice, ma sempre divertente anche in condizioni estreme.
Prezzo: € 6.790 Iva inclusa
Testo e tester: Alessandro Cherubini
Foto: MBfotopress