BETA RR X-PRO

Beta RR X-PRO My 2025 test ride: tra l’eXtreme e il PROfessional

Una giornata come test rider per la nuova gamma Beta RR X-PRO My 2025, che grazie a Discovery Endual e Betamotor si è trasformata in una giornata di scoperte, adrenalina e divertimento.

Una linea quella di Beta RR X-PRO che insieme al nuovo nome spezza completamente con il passato della linea RR standard, per una gamma va a posizionarsi tra il modello base Xtrainer 250 e 300 2T e i modelli RR Racing. Nello specifico racconteremo delle novità che hanno rivoluzionato il comparto sospensioni, telaio, plastiche e molto altro ancora.

La prova

Sveglia alle 7:00 all’Agriendurismo Viamaggio, nei pressi di Murlo (Siena), con una vista mozzafiato sul panorama, si inizia con una ricca colazione e via ai primissimi test.
Betamotor mette a disposizione l’intera gamma 2T partendo dalla piccola 125cc di casa, per poi salire alla 200cc, 250cc, 300cc ed infine la Xtrainer 300, passando poi alla gamma 4T con le 350cc, 390cc, 430cc e 480cc.
Presentate tutte le moto iniziamo da un fettucciato dove, esordendo in maniera più soft, abbiamo provato tutta la gamma a disposizione alternando le varie proposte.

Dopo il coffee break si è passati a testare le moto in un anello nel bosco; qui abbiamo avuto l’occasione di sperimentare una guida più estrema e tecnica che ci ha permesso di mettere a dura prova le sospensioni in un percorso misto tra il letto di un fiume, pietraie, radici e mulattiere.
Per il pranzo ci ritroviamo tutti insieme agli altri piloti tester e, nel degustare le specialità offerte dall’agriturismo, abbiamo avuto l’opportunità di confrontare le rispettive esperienze e opinioni sui vari modelli provati.

2 tempi

Tra i modelli 2T il 300cc è stata la moto a mio avviso più completa: tra l’ottima ciclistica, un motore esplosivo e un’erogazione della potenza alquanto progressiva è stata la moto con la quale ho avuto un feeling immediato, tanto che al secondo giro del fettucciato ho pensato “ok, la voglio!”.
Il 200cc invece è stata la moto più divertente. Risulta avere l’agilità del 125cc pur avendo una risposta ai bassi giri tempestiva e allo stesso tempo meno nervosa.

4 tempi

Per quanto riguarda i modelli 4T, stando alla mia esperienza di guida, la regina è il 390cc. Motore sempre reattivo in qualunque situazione, ottima trazione grazie al mono e precisione nell’entrata in curva data dalle nuove forcelle ZF. Ancora una volta c’è stato un feeling di guida naturale dovuto sia all’aggiunta dei Silent Block al manubrio, sia all’abbassamento complessivo di 2 cm della moto, dovuto alle modifiche ricevute da telaio e sospensioni. Modifiche che aumentano notevolmente il comfort di guida.

Sulla stessa linea del 390cc possiamo parlare del 350cc, anche se ritengo che sia maggiormente sfruttabile nelle uscite di enduro più tecniche piuttosto che nelle tranquille uscite domenicali.

Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo il 480cc che con un motore veramente pieno di sé, sprigiona una potenza esplosiva in qualsiasi momento. Quest’ultima la consiglio più per i rally, magari tra le insidiose dune del Merzouga.

LE NOVITA’

Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono state le modifiche più importanti che vanno a caratterizzare i nuovi modelli RR X-PRO!

Il nuovo telaio a sezione maggiorata di +1cm nella trave centrale, già adottato e ampiamente testato nella gamma RR Racing My24, rende la moto complessivamente molto più precisa e stabile sia in inserimento che in percorrenza curva e in ottica di hard enduro, assicura un’eccellente resistenza agli urti e negli atterraggi dai salti.

Sospensioni

Forcelle

Le nuove sospensioni ZF sono state riprogettate con interasse e corsa ridotta, portando così ad un abbassamento della moto di ben 20mm. La Forcella SHC (Separate Hydraulic Chambers) è stata rivoluzionata con uno schema completamente asimmetrico che divide “i ruoli” tra stelo destro e stelo sinistro, apportando un miglioramento netto nella guidabilità della moto e un alleggerimento complessivo di circa 250gr. La gamba destra gestisce adesso unicamente l’aspetto elastico, con una molla a sezione maggiorata in acciaio speciale che porta ad un risparmio in termini di peso del 25% rispetto all’utilizzo delle due molle in steli separati. La gamba sinistra si occupa invece unicamente della gestione dell’aspetto idraulico, anche questo oggetto di una pesante revisione.
La cartuccia interna ha un pistone flottante di diametro maggiorato di 7mm, che sale quindi a 30 mm totali. La portata doppia di olio e la pressione interna ai condotti più uniforme garantiscono un significativo miglioramento del freno idraulico su tutto l’arco di utilizzo, e in particolar modo nello smorzamento delle asperità alle alte velocità. Anche il tamponamento di fine corsa è stato completamente rivisto e ridimensionato per essere più lungo e progressivo, in modo tale da gestire più efficacemente trasferimenti di carico e affondamenti imprevisti durante la guida. Entrambi gli steli sono regolabili singolarmente con registri precisi e ben accessibili, senza bisogno di attrezzi per quanto riguarda la forcella sinistra dedicata all’idraulica, che monta delle levette integrate, mentre è necessaria una brugola per il registro del precarico molla della forcella destra.

Il mono

La dinamica dei flussi del monoammortizzatore è stata completamente ridisegnata, con passaggi interni più lineari che garantiscono regolazioni più efficaci sui registri, e vanno ad eliminare le precedenti problematiche di regolazione che potevano incorrere.
Il risultato di questa profonda trasformazione si traduce in una migliore guidabilità e una migliorata capacità della moto di cucirsi sulle esigenze del pilota.

Tra le novità, anche il vaso di espansione

Un completo restyling delle plastiche in tutte le sue parti, ad eccezione del parafango anteriore, distingue i nuovi modelli RR X-PRO My25 da tutti i modelli del passato, mettendone in luce la nuova personalità.

Il nuovo schiumato della sella unitamente all’aggiunta dei Silent Block al manubrio, vanno a creare un “pacchetto” comfort con ridotte vibrazioni e una maggiore comodità, che si avverte nettamente rispetto ai modelli precedenti. La copertura della sella in texture piramid offre un ottimo grip, che unisce ulteriore stabilità alla comodità.

Migliora la modulabilità e la potenza di frenata con la nuova pompa posteriore freno Nissin, ereditata dai modelli racing.

Per la prima volta fa la comparsa nei modelli Betamotor il vaso di espansione per il recupero del liquido refrigerante. Il piccolo serbatoio da 200cc è ubicato all’interno del telaio in una posizione totalmente riparata dagli urti e aiuta al recupero del liquido che, con l’innalzamento della temperatura in percorsi lenti e tecnici, oppure in passaggi di enduro estremo, potrebbe essere espulsa e andare persa.

Lo switch mappa si trasferisce al manubrio dal precedente posizionamento sul telaio vicino al serbatoio, trovando alloggiamento sul paracolpi.

Proprio per la sua vocazione all’enduro estremo è stata introdotta di serie una nuova cinghia di traino. Non rimane di impaccio essendo elastica, ma è sempre pronta a tirarci fuori dalle situazioni più difficili.

Chiave elettronica, come funziona

Parliamo in ultimo della chiave elettronica, brevetto esclusivo di casa Betamotor che aveva già fatto la sua comparsa sulla Xtrainer My24. Questa chiave ha una doppia funzione: Antifurto e Kill-Switch. Ubicata sul manubrio lato frizione, la chiave può essere collegata al polso sinistro del pilota mediante un laccetto. In caso di caduta la chiave si stacca e la moto va a spegnersi in maniera non brusca, dando eventualmente il tempo in caso di distacco accidentale, di tirare la frizione. Dopo circa un minuto e mezzo di inutilizzo a motore spento, la chiave si disattiva automaticamente, per cui sarà necessario staccarla e riattaccarla per poter avviare il motore. Un led a lato della chiave ci segnalerà lampeggiando con una luce rossa se la chiave è disattiva o con luce verde se la moto è pronta all’avvio.
A differenza dei normali Kill-Switch, questa chiave è codificata in modo che la moto possa accendersi unicamente con la propria chiave, da cui ne deriva la funzione antifurto.
Qualora non si volesse adottare questo sistema non basta ovviamente solo togliere il dispositivo, ma viene fornito un apposito bypass. E’ possibile far montare la chiave al momento dell’acquisto e successivamente toglierla facendo montare il bypass se si ritiene non idonea al proprio utilizzo.

NOVITA’ 2T 300cc e 125cc

Oltre a tutte le novità appena elencate che riguardano tutti i modelli della gamma RR X-PRO, alcuni modelli della gamma 2T hanno ricevuto ulteriori importanti aggiornamenti.

Il 300cc riceve infatti un nuovo pistone di derivazione racing, più leggero e performante, che rende il propulsore più reattivo e brillante a tutti i regimi di rotazione.
Altra importante innovazione riguarda inoltre la piccolina di casa Betamotor con un sostanzioso intervento nel motore della RR 125 X-PRO. La piccola ottavo di litro riceve un propulsore completamente rinnovato, derivato dalle recenti introduzioni della versione RR Racing. Lo scopo è quello di incrementare la potenza messa in campo lungo tutta la curva di erogazione, acuendo il picco massimo di cavalli messi a disposizione. Nuova anche la taratura del carburatore e nuovo il sistema di scarico completo. La bobina di accensione viene sostituita con una più performante, per una maggiore stabilità e potenza della scintilla generata dalla candela, che va a migliorare la combustione interna del motore.

Il parere di: ELISA GALLORINI

Beta RR X-PRO My 2025 – Che sorpresa!

Che giornata incredibile! Nonostante la calura di un bollente martedì di luglio, avere a disposizione l’intera gamma delle nuovissime RR X-PRO è stata una bella occasione per testare di persona il rivoluzionario cambiamento messo in campo da Betamotor.

Una rivoluzione quella di Beta, che sicuramente risalta agli occhi per l’estetica completamente rinnovata, ma che non si ferma certo a questo, che anzi potremmo forse relegare ad un aspetto quasi secondario se messo a confronto con i numerosi aggiornamenti che vanno ad influire sulla guidabilità della moto.

Questo cambiamento ha interessato tutti quanti gli otto modelli della gamma RR X-PRO 2T e 4T, dalla piccola 125cc fino alla grande di casa Beta con la potente 480 cc.

Racconto molto volentieri quella che è stata la sensazione di impatto come “esemplare” di pilota per cui questo specifico modello è stato pensato: il pilota amatore.

Con questa rivoluzione Betamotor infatti va a creare una netta distinzione tra i modelli offerti.
Beta Xtrainer 250 e 300, quest’ultima la cilindrata più venduta, si conferma una moto facile e divertente, ideale per i neofiti o per le ragazze, ma anche per chi vuole divertirsi con una moto semplice. Xtrainer non ha richiesto grandi aggiornamenti nella sua linea, cambiando quasi unicamente il suo look e passando ad un accattivante dark grey in contrasto a telaio e rifiniture rosse.
La gamma Racing è invece maggiormente dedicata a chi utilizza la moto nel mondo delle competizioni, non oggetto di questa giornata di test, mentre la neonata gamma delle Beta RR X-PRO è dedicata proprio al pilota amatore, che magari strizza l’occhio anche all’enduro più tecnico e hard enduro.

La Xtrainer

Il nostro gruppo inizia la fase di test proprio dal fettucciato veloce. Ogni pilota tester sceglie un modello con cui iniziare la prova, ed io mi metto a mio agio partendo con quella per me più conosciuta: Beta Xtrainer 300 my 2025.

Volta maggiormente a terreni più lenti e tecnici, il veloce non è la sua vocazione. Non è molto sostenuta nel reparto sospensioni, ma conoscendo abbastanza bene questo modello non fatico a ritrovare subito il feeling. Non trovo differenze con il modello my 2024, ma è anche vero che a mio avviso la moto non necessitava di grandi migliorie.
Già lo sento che qualcuno di voi starà pensando “le sospensioni”, ma abbiamo ampiamente trattato l’argomento durante la prova della Xtrainer 300 my24 dando la nostra opinione in merito, che rimane invariata e che potete approfondire qui

Meglio la 350 o 390?

Rotto il ghiaccio con un modello a me noto, cambio completamente pagina passando ad uno dei modelli della gamma 4T che da sempre mi attrae e di cui mi incuriosiva molto testare il comportamento. Sto parlando della Beta RR 350 X-PRO. La primissima sensazione ancora a motore spento, è stata quella di un’estrema confidenza. Chi come me non svetta in altezza (1,64 mt), quando si parla di moto da enduro ha già un primo problema. Il piede a terra! Tra le più importanti rivoluzioni, le modifiche a telaio e forcelle hanno portato la moto ad abbassarsi di ben 20 mm. Una modifica non di poco conto, che si traduce in una maggior sicurezza e confidenza sulla moto.
Non abituata alla guida del 4T ho trovato qualche difficoltà in più all’inizio. Difficoltà svanita però dopo le prime tre o quattro curve. Il motore della RR 350 X-PRO non è scorbutico, ma decisamente brillante e subito pronto di gas, da gestire senza esagerare nelle curve scivolose di questo fettucciato.

Le sospensioni una vera rivoluzione

Inizialmente scettica (lo ammetto) sul funzionamento della forcella, completamente rivoluzionata con un nuovo schema di funzionamento asimmetrico, mi sono dovuta immediatamente ricredere. La moto è stabile, il reparto sospensioni copia bene le asperità del terreno incrementando la sensazione di sicurezza alla guida. Sono inoltre facilmente regolabili e sensibili al cambio di regolazione già dal singolo click. 

Successivamente alla 350cc, la più piccola delle 4T, sono passata in sella alla RR 390 X-PRO. Anche in questo caso l’altezza ridotta agevola il feeling, soprattutto alla guida di una moto di cilindrata più elevata. Entrambe risultano molto agili e strette grazie alle plastiche dei convogliatori completamente ridisegnate e più affusolate rispetto ai precedenti modelli. Contrariamente al mio pensiero, ho trovato una maggiore facilità di guida della RR 390 X-PRO in questa tipologia di terreno. Il motore da 390cc è infatti più pieno ai bassi ed ha quindi una erogazione più pastosa e “rotonda”, dando molto meno la sensazione di scappare via all’apertura di gas. Per una impressione di guida e di spostamento dei pesi in base alla mia fisicità, forse potrebbe risultare meno gestibile “nel brutto”, come si dice in gergo per indicare percorsi particolarmente stretti e/o accidentati.

RR 300 X-Pro vs Xtrainer

Chiudo la prova in fettucciato con la RR 300 X-PRO. Nonostante una cavalleria decisamente più importante e un motore più potente rispetto alla Xtrainer 300 cui sono abituata, non si può parlare di una moto “cattiva” come solitamente viene etichettato da molti il motore 300cc 2T, ma è anzi una moto che ha sì un motore potente e un bel allungo, ma ha altresì una erogazione piena ai bassi, che non strappa, e che probabilmente la rende la più apprezzata e sfruttabile in maggiori situazioni di guida rispetto alle altre 2T.

Abbandoniamo la soleggiata e decisamente molto calda area fettucciato, per spostarci nell’area di bosco dove si svolgerà la prova in linea enduro. Nel frattempo ogni pilota ha ripreso possesso dei modelli con cui ha iniziato la prova, ed io ritorno pertanto in sella alla Xtrainer 300 my 2025.

Linea da gara

Ci troviamo ad affrontare un percorso ad anello degno di una linea di gara, con attraversamento di greti di fiume asciutti con molte pietre, strappi in salita più o meno lunghi e una discesa che in tutta onestà al primo approccio mi ha generato un po’ di apprensione. Quà si fa sul serio, testando davvero le nuove Beta RR X-PRO nel terreno per cui idealmente sono state progettate. Chapeau Betamotor!

Vista la morfologia del terreno non mi sento di testare l’intera gamma, e di certo non mi vedo a provare qui la RR 480 X-PRO. Come anticipato parto per i primi due giri in sella alla Beta Xtrainer 300 my25. Xtrainer è nota per la sua trazione senza pari e spiana qualsiasi difficoltà che possa derivare dalle salite ripide. Diversamente qualche difficoltà in più l’ho provata nella discesa di immissione all’ultimo rettilineo, intramezzata da alcuni canali asciutti.
Qui ho voluto testare tre motorizzazioni molto diverse una dall’altra: Xtrainer 300 per prima, RR200 X-PRO a seguire e in ultimo la RR350 X-PRO.

In sella alla 200 2t

Zero problemi con Xtrainer 300 my25, che anzi qui trova sfogo nel suo terreno ideale, successivamente salgo in sella alla RR 200 X-PRO. Nonostante in molti da tempo per la sua leggerezza e maneggevolezza la vedano una moto adatta a me, è stata invece quella con cui maggiormente sono andata in difficoltà. Attenzione, nessuna responsabilità è attribuibile direttamente alla moto, ma solamente ad una mia preferenza di guida, che predilige motori che lavorano più ai bassi regimi, mentre il 200cc ha bisogno di essere guidato più agli alti regimi, anche se in maniera meno “estrema” rispetto al 125cc. Mentre il motore della Xtrainer 300 my25 mi perdona con più facilità un errore di marcia, la RR 200 X-PRO mi ha subito punito per una scalata mancata in una delle salite ripide.
Quasi al culmine della salita sento la moto perdere giri, butto giù velocemente una marcia, la moto riprende tiro e la ruota anteriore si alza in una piccola impennata, complice anche una posizione troppo arretrata in sella, che ho prontamente contrastato buttando il peso in avanti. 

e per finire…….

Concludo la mia prova con la Beta RR 350 X-PRO, molto curiosa di guidarla in un tratto di vero enduro. Devo dire che mi ha veramente sorpreso per la sua agilità e per la facilità con cui ha superato ogni ostacolo. Le sospensioni lavorano egregiamente nel tratto pietroso di fiume asciutto, nonostante inforcata velocemente la moto, non abbia nemmeno apportato alcuna modifica personalizzata sul mio peso per compressione e ritorno rispetto agli altri piloti. La sensazione di stabilità trasmessa dal comparto sospensioni si traduce anche in una maggiore confidenza nell’affrontare in piedi le salite, stessa confidenza che con la RR 350 X-PRO mi ha messo maggiormente a mio agio nella discesa che più mi intimoriva con la leggera Xtrainer 300 my25.

La nostra giornata di prova è purtroppo giunta al termine e ringrazio personalmente Betamotor per l’opportunità di testare e conoscere più approfonditamente tutti i modelli e le relative novità della gamma RR X-PRO My25, in modo da poterle meglio raccontare attraverso le nostre impressioni.

Testo e tester: Manuel PiacentiElisa Gallorini
Foto: Massimo Di Trapani – Beta Press

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

condividilo con i tuoi amici

Articoli correlati

EICMA

EICMA 2024: 110 ANNI CHE LASCIANO IL SEGNO

EICMA 2024 – Con il ritorno di tutte le Case costruttrici più importanti e una ricchissima offerta d’intrattenimento, l’edizione numero 81 dell’Esposizione internazionale delle due ruote celebra il suo anniversario e si prepara a stupire: in scena da 5 al 10 novembre prossimi a Fiera Milano-Rho

Leggi di più >