Rally delle Marche 2022

La parola “adventouring” è un termine evocativo, soprattutto quando si associa al mondo delle moto e quando ogni volta ci prepariamo a un nuovo evento, la mente ci porta verso paesaggi, percorsi e luoghi inesplorati, da attraversare con le nostre amate cavalcature, percorrendo chilometri di strade impervie e sentieri pietrosi!

È accaduto anche alla vigilia della partenza del secondo Rally delle Marche, organizzato dal Moto Club Riding Marche A.s.d. con i patrocini di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro e Terra di Piloti e Motori, che si è tenuto nei giorni 15 e 16 ottobre 2022.

Un evento adventouring che ha visto come luogo di partenza Piazzale della Libertà sul lungomare di Pesaro. Magnifica location, ai margini di un giardino che si affaccia direttamente sul mare. 

Calda l’accoglienza, belle le tante moto schierate (ben 250 partecipanti) belli gli espositori, ma ciò che è stato veramente bello, epico ed evocativo, e che ha superato tutte le migliori aspettative come dicevo sopra, è stato il tratto di spiaggia di ben 5km che abbiamo percorso alla partenza, sia  il sabato che la domenica.

https://youtu.be/2fQ4yEXJSF8

L’adventouring che si trasforma in Rally Africano, e che per pochi minuti ti fa vivere le emozioni dei raid sul deserto

Andiamo per ordine: dicevamo “accoglienza”. Questa manifestazione, che è solamente alla sua seconda edizione, ideata dal simpaticissimo Alex Tamburini, personaggio da “terra del mutur”, ha già la connotazione dell’evento di “primo livello”, complice una macchina organizzativa fatta di grande professionalità.

Lo si capisce non solo dalla qualità degli espositori e sostenitori, ma anche dallo sforzo profuso in ambito di sicurezza: l‘organizzazione schiera furgoni e carrelli per il recupero mezzi, personale sparso lungo tutto il percorso, ambulanze al seguito e, soprattutto, consiglia l’utilizzo dell’applicazione WHIP che permette di tracciare in tempo reale il posizionamento dei motociclisti, oltre a offrire le tracce di navigazione.

Quattro tracce: andata e ritorno del sabato e della domenica, suddivise per livello di difficoltà in adventure, discovery e touring.

Operazioni di accreditamento velocissime, perché ben gestite con il sistema online. Con l’amico Mauro, che mi accompagna nella partecipazione all’evento, mi avvicino al banco iscrizioni e, in pochi secondi, otteniamo tabelle, gadget e  programma.

Quindi tutto pronto!

Casco in testa, passaggio sotto il gonfiabile e via: pochi metri di asfalto prima di immergersi nell’emozionale passaggio sulla spiaggia. E se, data la poca pratica, all’inizio eravamo un po’ titubanti, abbiamo lasciato presto l’incertezza alle spalle per poi aprire il gas e galleggiare, letteralmente, su quella lunga lingua di sabbia, con il mare alla nostra sinistra, un sole meraviglioso e una temperatura perfetta.

Sensazione unica, divertimento al massimo, qualche jolly ben giocato e poi fuori dalla sabbia, verso il percorso vero e proprio.

Percorso che, a dire il vero, nella prima parte, ho trovato al di sotto delle aspettative.

Il primo motivo è perché dal territorio marchigiano ci si aspetta sempre qualcosa di ben più “estremo”, forse la denominazione “Rally” mi portava a pensare a qualcosa di più impegnativo; fatto sta che i primi 80/90 km si sono snodati tra stradoni sterrati e molto asfalto…

…Poi la cosa è cambiata

Ci siamo avvicinati alla parte montuosa (dove il paesaggio e i sentieri sono radicalmente mutati). Sassi, passaggi sotto bosco… Non troppo tecnici, ma molto belli da guidare.

Ci siamo poi imbattuti nella prima sosta ristoro. In località Acqualagna siamo stati ospitati in una graziosa struttura ricettiva dove abbiamo trovato una eccellente apparecchiatura, fatta di prodotti tipici locali in grande abbondanza e di ottima qualità. Ripartiti e rifocillati, abbiamo affrontato la seconda parte del percorso, che devo dire mi ha appagato sia dal punto di vista paesaggistico sia, soprattutto, dal punto di vista della guida, e che ci ha permesso di impegnarci in lunghi tratti di mulattiere incastonate tra bellissimi scorci dei tipici panorami marchigiani!

Il ritorno al paddock è avvenuto in tutta tranquillità e nel primo pomeriggio eravamo già in piazza a Pesaro; quattro chiacchiere con gli organizzatori e i partecipanti, poi doccia e cena, organizzata e inclusa nel “pacchetto” iscrizione.

Una cena eccellente, tutta a base di pesce e di alto livello. L’iscrizione prevedeva un costo totale di 250 euro per i due giorni, e devo dire che, considerato lo sforzo organizzativo, la qualità delle soste ristoro e della cena, li valeva tutti!

La domenica

Il giorno seguente ci siamo presentati ancora una volta al paddock e, ancora una volta, la giornata è partita con la parte più “libidinosa” di tutta la cavalcata: il passaggio sulla sabbia. Un po’ più consapevoli di cosa ci aspettasse, lo abbiamo percorso con più scioltezza e con maggiore divertimento!

Come per il sabato la prima parte è stata scorrevole, ma meno noiosa. Il livello dei percorsi era semplice (considerando che noi avevamo optato per la traccia adventouring), ma inserito in una zona collinare molto panoramica.

Gli stradoni sterrati ci hanno fatto divertire, potendo mantenere un ritmo leggermente più alto, tra traversi e gustose accelerazioni… insomma io e Mauro ci siamo sollazzati, nonostante un discreta dose di polvere che inevitabilmente abbiamo mangiato!

Anche la domenica ristoro all’altezza del livello generale della manifestazione, ottima cucina e bel posto, precisamente in località Pergola.

Il secondo tratto è stato sicuramente il migliore dell’intero evento (a esclusione, ovviamente, della spiaggia che non si batte).

L’itinerario si è snodato tra tratti di mulattiere in alcuni passaggi anche abbastanza impegnative, in zone di alta collina molo suggestive, tratti di sottobosco e strade divertentissime da affrontare.

Tanto che nell’impegno di guida diverse volte sono andato fuori traccia. E devo dire con molto piacere, perché mi sono divertito due volte!

Le zone che abbiamo attraversato hanno interessato il territorio del Metauro, abbiamo costeggiato le zone di Urbino, Urbania, Fossombrone, Furlo… oltre 480 km in due giorni.

Facendo le giuste considerazioni…

Ammetto che la prima parte doveva necessariamente essere più “soft” poiché la partenza da Pesaro attraversa territori molto pianeggianti, il che impone passaggi ovviamente poco tecnici. E, soffermandosi anche sul livello della manifestazione, con il senno del poi, devo dire che in effetti è stata abbastanza centrata: con 250 iscritti di vario livello non ci si può permettere di spingere troppo oltre e portare i motociclisti su tratti che potrebbero rivelarsi insidiosi e anche pericolosi… quindi bene così.

Ci siamo divertiti e abbiamo attraversato porti degni di nota!

I complimenti vanno a tutti i ragazzi del  Moto Club Riding Marche, ad Alex Tamburini, alle istituzioni locali  e a tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgimento di una così bella manifestazione, all’insegna del divertimento, del paesaggio, della buona cucina e della bella compagnia!

Bravi ragazzi! Ci vediamo alla prossima!

Testo: Edoardo Tommassini
Foto: Mauro Pagliacci

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